NON SI CHIAMA GERRY YEY!

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Billie's pov

Mi appuntai alcune informazioni sulla mano in modo da non dimenticarle ma, essendo una giornata calda come le fiamme dell'inferno l'inchiostro si sciolse lasciando solo una macchia nera deforme.

"Andiamo Billie! Non ti ricordi l'indirizzo, la tua mano è nera e hai cominciato anche a tingerti la faccia, camminiamo sotto il sole da due ore, torniamo a casa!". Si lamentò Mike.

"No, Mike, dobbiamo andare in fondo a questa storia. Credo, anzi, sono sicuro che ci sia scritto "E81 St. Jimmy Boulevard" uhm... potrei scriverci una canzone... non è il momento, Billie!". Dissi parlando con me stesso.

"ECCOLO!!!". Urlò Trè che era più avanti di noi, forse erano le banane a dargli tutta quella energia.

Marciai fino alla porta, salii sul portico e sbattei il mio pugno sulla porta di legno.

"Mi scusi, lei chi è?". Mi chiese un'anziana signora in vestaglia e bigodini.

"Ehm... io sono Billie Joe Armstrong, stavo cercando un mio amico, Gerry Yey". Dissi cercando di sembrare il più disinvolto possibile.

"Non conosco nessuno con questo nome, giovanotto". Rispose la signora.

"Non si chiama Gerry Yey, Billie!". Mi corresse Mike facendo facepalm.

"Allora parla tu, professore!". Sbuffai incrociando le braccia.

"Cerchiamo Gerard Way, signora". Sorrise Mike.

Che spaccone!

"Oh, si, sta in fondo alla strada". Rispose sputando la dentiera che cadde sulla scarpa di Trè.

"Toglila, toglila, toglila, toglila, toglila!". Mormorò Trè terrorizzato e immobile.

Restituimmo la dentiera alla signora e ci incamminammo verso il campo di battaglia.

"SO CHE SEI LI DENTRO, YEY, ESCI FUORI!". Urlai dalla strada.

"Way, Billie, WAY! Vuoi lo spelling?". Urlò Mike.

Ma che gli prendeva?

"Sai, la gente normale bussa". Disse una ragazza davanti alla porta.

"Salve, cerchiamo... Mike, come si chiamava?". Chiesi cercando di non fare ancora brutta figura.

"GERARD FOTTUTO WAY, BILLIE!". Urlò istericamente Mike mentre Trè gli passava un pacchettino blu.

"Per quale ragione hai un assorbente con te?". Chiesi.

"Mike ne aveva bisogno e ho pensato che gli amici condividono tutto, anche gli assorbenti". Rispose Trè con tono ovvio.

"Io dovevo aprirmi un bar non suonare in questo gruppo!". Mike si mise le mani tra i capelli dondolando avanti e indietro.

"Scusate, cosa volete?". Chiese la ragazza con una voce davvero inappropriata per una donzella.

"Sei la fidanzata di...". Dimenticai ancora il nome.

"GERARD WAY!". Urlò Mike nonostante il suo stato di coma.

"Di Gerard Way?". Conclusi.

"Veramente... sono io Gerard Way". Rispose irritato.

"Oh, Bè, Abbiamo alcune cosette di cui discutere..."

"Wooooo, è la tua versione alta!". Mi interruppe Trè.

"Sta' zitto mangia banane! E tu! Come ti permetti di spodestarci?!". Dissi arrabbiato.

Mike aveva cominciato a fare strani versi e a sbavare ma lo ignorai.

"Non so di cosa stiate parlando". Rispose confuso.

"Sono IO la regi... volevo dire... il re dell'eyeliner!". Dissi indignato. "Tu e i tuoi compari siete un chiaro plagio a noi!". Continuai.

"NOI STIAMO CERCANDO DI DORMIRE QUI! SANTA PACE!". Urlò qualcuno da dentro la casa.

"Sentite, siamo stanchi, possiamo parlarne quando non saranno le 3 di pomeriggio?". Chiese il/la ragazzo/a.

"No! Diglielo anche tu Mike!". Interpellai il mio amico.

"Ehhhhhhhhhh". Rispose lui continuando a sbavare.

"Mike...". Lo chiamai scuotendolo.

"Ahhhhhhhh". Continuò.

"Mike, dì qualcosa!". Dissi scuotendolo insieme a Trè.

"Frerard". Rispose ancora in trans.

Quando il nostro nemico sentì quel nome ci chiuse la porta in faccia.

Tornammo a casa, io arrabbiato, Trè sudato e Mike in trans.

Me l'avrebbero pagata!


Ho i procioni in testa al posto del cervello! Scusatemi.

The Black Parade

Eyeliner is the weapon! The sassy war: Billie Vs. GerardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora