Capitolo 10 Parte 2 'Home'

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Contro ogni mia aspettativa il suo era un piccolo appartamento nella periferia della città.
Mi aspettavo qualcosa di più maestoso dato il suo comportamento da superiore, invece era una modesta casetta con un piccolo giardino diviso da un sentiero che portava all'entrata.
Il tutto era circondato da una siepe molto ben curata ed ad ogni angolo una pianta di rose in piena fioritura.
Louis mi prese per il polso portandomi fino alla soglia e estrasse un mazzo di chiavi per poi aprire la porta.
-Benvenuto a casa- esclamò togliendosi la giacca e invitandomi a fare lo stesso.
Mi guardai attorno, l'interno era ancora più bello. Le pareti erano fatte in legno e grandi quadri che raffiguravano diversi paesaggi le ricoprivano. In fondo alla stanza potevo scorgere un divano di pelle nera mentre di fronte una poltrona bordeaux dall'aria molto antica ma comoda, in mezzo un tavolino da caffè dove erano riposti ordinatamente degli scacchi in vetro.
Dietro c'era un'immensa libreria. C'erano volumi di tutti i tipi e forme anch'essi dall'aria molto vecchia.
Il lampadario appeso al soffitto aiutava la piccola finestra ad illuminare il tutto.

-Niall sono tornato!- urlò il vampiro. In pochi secondi si sentì un rumore di qualcosa che cascava al piano superiore per poi udire dei passi veloci che scendevano gli scalini.

Un ragazzo molto giovane si presentò con il fiatone davanti a noi. Era biondo e occhi celesti, un sorriso caloroso e gentile.

-Harry, ti presentò Niall, lo stregone, nonché mio migliore amico- parlò Louis rivolto a me. Il biondino allungò subito la mano per stringerla e anche se un po' in imbarazzo ricambiai la stretta.

-Louis mi ha parlato di te, anzi non fa altro che parlare di te- disse il biondo tutto allegro dando una pacca sulla spalla al suo amico.

Arrossii a quelle parole. 'Diceva davvero la verità?'

Vidi Louis lanciargli un occhiataccia intimandogli di tenere la bocca chiusa, a quella visione non poté che spuntarmi un sorriso, si vedeva che erano molto amici.

-Allora hai fame Harry? Se vuoi ti offro qualcosa- chiese entusiasta Niall.

-Ma non è troppo presto?- domandai confuso.

-Si lo so, ma mangio sempre da solo. Poi cenare con Louis è disgustoso- rispose come se fosse ovvio e non facendo caso al vampiro che alzava gli occhi al cielo.

-Oh, va bene- sorrisi a quello strano mago. 'Strano ma simpatico'

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Dopo la nostra "merenda" Niall, non prima di avermi salutato, si rifugio al piano superiore senza darci alcuna spiegazione.

-Sapevo che ti sarebbe piaciuto- disse Louis guardando dove poco prima il biondo era sparito.

-Me lo aspettavo più vecchio- fu l'unica cosa ad uscire dalle mie labbra.

-Sicuramente non dimostra i suoi ottantasei anni- rispose calmo -E prima che tu lo chieda, Niall ha preso una pozione fatta da streghe potentissime. Riuscii a prenderla un po' di secoli fa- continuò quando vide che stavo per fargli domande.

Susseguirono minuti di silenzio. Ognuno immerso in chissà quali pensieri.

Colsi l'occasione per guardarmi intorno un altro po'. Solo in quel momento mi accorsi di un letto rinchiuso fra tre muri. Era sotto le scale che quasi passava inosservato. Mi incamminai in quella direzione e Louis mi seguì.

Dovetti fare attenzione a non battere la testa sul legno dei gradini per arrivare in quella... ehm... camera?

C'era soltanto un letto matrimoniale ricoperto da una coperta a quadri rossa e verde e due cuscini bianchi come il latte. Le pareti che lo circondavano era stracolme di libri rilegati in copertine che sembravano molto prestigiose. Potevo sentire l'odore di quelle pagine ingiallite nel tempo.

-Tutti i libri che vedi sono autentici, provengono dall'epoca in cui sono stati scritti. Alcuni sono unici.- spiegò orgoglioso della sua collezione.

-Non pensavo ti piacesse leggere- mormorai ancora stupito di ciò che avevo visto.

-Sono tante le cose che non sai di me- rifaccio, per poi raccontare -Per esempio sono stato un allievo di Manzoni, il migliore se posso dire-

Restai sbalordito. Wow!

Avevo sottovalutato il pregio di poter vivere per sempre. Chissà quante avventure aveva vissuto, quanti cambiamenti a visto e a quante scoperte a partecipato. Mi ritrovai ad invidiarlo per questo.

-Non è così tanto male essere un vampiro- borbottò fra se e se.

E anche se me ne sarei pentito mi ritrovai a dargli ragione.

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Ecco la seconda parte del capitolo.

Spero vi piaccia.

Alla prossima:)

Scusa Per Il Sangue//LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora