capitolo 12

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Erika's pov

Mi svegliai sul lettino di un ospedale, indossavo uno strano camice verde, come quelli che si vedono nei film. Cercai di alzarmi ma subito un dolore lancinante mi percorse la testa. "Ferma, ferma! Non ti alzare, potresti avere un forte calo di pressione!" mi disse subito Greta. "Finalmente ti sei svegliata! Era da ieri all' Itatube che stavi dormendo!" esclamò con voce preoccupata la mia amica. "Come sta Matt?" chiesi con voce flebile. Greta strinse le labbra in una linea severa e disse "Quel bastardo l'ha fatto svenire perché l'ha colpito proprio alla tempia, a momenti dovrebbero dirci le sue condizioni, ieri l' hanno caricato su una barella e l'hanno portato via, non abbiamo sue notizie da quel momento". Il cuore prese a martellarmi nel petto, se gli fosse successo qualcosa a causa mia, non me lo sarei mai perdonato! Greta chiamò un'infermiera per farmi fare degli accertamenti, non era successo nulla di grave, ero solo svenuta a causa dello stress. Dovevo rimanere almeno altri due giorni in ospedale, perché dovevano tenermi sotto controllo. Qualche ora dopo la visita dell'infermiera, un medico entrò nella stanza. "Voi siete le signorine Greta Menchi ed Erika Peppermint?", chiese il medico "Sì, siamo noi" rispose Greta. "Sono qui per darvi notizie riguardo il signor Matteo Tiberia". A quelle parole mi alzai di colpo e prestai più attenzione possibile. "Allora, il signor Tiberia ha subito un grave trauma cranico, se non si sveglierà entro le prossime 48 ore, purtroppo entrerà in coma. Le probabilità che non si svegli sono molto alte" disse lui. quelle poche parole mi rimasero imprese in testa per alcuni secondi, poi realizzai il loro significato. Calde lacrime iniziarono a solcarmi il viso, Greta fece uscire il medico e corse ad abbracciarmi. "Greta non me lo perdonerei mai se entrasse in coma a causa mia..." sussurrai tra i singhiozzi. "Stai tranquilla Erika, si sveglierà..." cercò di tranquillizzarmi, ma si sentiva che anche lei fosse preoccupata. Passai tutta la notte tra le lacrime, cercando invano di non pensare a quello successo in quei due giorni.

*UN MESE DOPO*

Matt non si è ancora svegliato. Da quando ci hanno dato la notizia che fosse entrato in coma ho smesso di parlare con tutti, persino con Greta. Non riesco a mangiare, ogni volta che ci provo mi si forma un nodo alla bocca dello stomaco, e se ingoio qualcosa, dopo neanche 15 minuti la rigetto. Oggi dovrei andare in ospedale a controllare le sue condizioni, non so proprio se riuscirò ad andare lì senza aggravare ancora di più le mie condizioni. Mi alzo dal letto di casa mia, sposto lentamente le lenzuola calde dalla mia pelle e appoggio lentamente i piedi sul pavimento freddo. Come ormai d'obbligo negli ultimi giorni, mi vesto con una maglia nera ed un jeans dello stesso colore. Nero. Ormai questo colore rappresenta la mia vita. Sospiro ed indosso le mie Vans. Scendo lentamente le scale, mia madre ormai conosce la mia destinazione, così non si preoccupa neanche di chiedermelo. Iniziai a camminare lentamente verso la fermata dell' autobus, cercando di farmi coraggio. Dopo aver preso l'autobus ed essere arrivata davanti a quell'edificio che tanto odiavo, mi fermai un attimo a pensare a Matt. Come al solito decine di lacrime calde incisero la mia pelle come carboni ardenti, mi inginocchiai a terra e piansi tutte le lacrime che avevo in corpo. Mezz'ora dopo trovai la forza di rialzarmi ed entrare in quell'ospedale. Mi faceva male la testa per le troppe lacrime, ma non mi interessava più di tanto, volevo solamente rivedere Matt. Mi diressi verso la sua stanza. Aprii la porta più lentamente del dovuto. Lo trovai come sempre sdraiato su quel maledettissimo lettino, pallido come un fantasma. Il cuore mi si strinse in una morsa, non sarei riuscita a perdonarmelo mai se non si fosse svegliato da quel lunghissimo sonno. Mi sedetti accanto a lui e strinsi lentamente la sua mano. La sua pelle era fredda a contatto con la mia. Nonostante fosse lì da più di un mese, rimaneva perfetto come sempre, i suoi lunghi capelli ribelli gli incorniciavano il viso, le sue labbra morbide erano leggermente più chiare ma ai miei occhi era stupendo. Mi chinai lentamente e gli lasciai un casto bacio su quelle labbra che tanto mi erano mancate. Lo ammetto, sperai che si svegliasse, o che mi stringesse la mano, ma purtroppo non vivo in una fanfiction... (Dopo questa mi butto da un ponte...). Cercai in tutti i modi di non piangere, ma non ci riuscii, così, lentamente, mi stesi accanto a lui e dopo un lungo mese, iniziai a raccontargli tra le lacrime quanto mi mancasse. "Sai, Matt, da quando sei su questo dannato lettino non parlo con nessuno, è la prima volta dopo settimane che parlo, e penso che sarà l'ultima fino a quando non ti sveglierai... Mi manchi da morire, non hai idea di quanto io mi senta in colpa.. se non fosse stato per me tu a quest'ora saresti a casa, magari registrando un video con quel malato di Lorenzo. A volte mi chiedo come sarebbe stato se non ci fossimo mai incontrati, ma poi smetto subito, perché se non ti avessi incontrato ora non saprei cos'è l'amore, ebbene sì Matt... Io ti amo, ma tu purtroppo sei in coma, ed ogni giorno che passa io sento che una parte di me muoia lentamente. Se tu non dovessi svegliarti non so cosa potrei fare... Molto probabilmente smetterei di vivere, diventerei acida e stronza, ma non mi interessa, perché tu ti sveglierai, TU DEVI SVEGLIARTI!" Le ultime parole le dissi talmente tanto forte che un'infermiera, che ormai mi conosceva, mi chiese se fosse successo qualcosa. Scossi la testa e quando lei uscì mi chinai lentamente su Matt e gli lasciai un ultimo bacio prima di tornare a casa.
*spazio meee*
Ciao miei piccole caprette! Come va? Io sono sempre più felice, davvero, mi fate sentire così fiera di me....
Questo capitolo, come penso abbiate capito, è dedicato a Matt ed Erika 😏😁💕. Coooomunque, oggi i miei parenti mi hanno chiesto come va con la storia (loro sanno che io scrivo), e mi hanno detto "Erika, dicci un dove possiamo leggere la tua storia!", ed io ero tipo"whattt? Ma anche no, è troppo imbarazzante". In sintesi, immaginate la scena con una scimmietta *io* che si nasconde sotto le coperte tutta rossa in viso.... Anyway! Ho una febbre altissima che mi tormenta da stanotte.... STO MALEEEE! magari voi potreste farmi gioire con qualche commento in più 😏. Come al solito commentate e lasciate tante stelline. Vi mando un grosso bacio, da Erika è tutto eeeee
Dubai!

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