Teen Wolf || Always Up For A Fight

Alway Up For A Fight

Emma era seduta ai piedi del letto, il cellulare in mano, osservava lo schermo come se la sua vita dipendesse da quel piccolo apparecchio. La camera era semi buia intorno a lei, solo una piccola lampada accesa sul comodino illuminava quel poco che bastava per distinguere i contorni delle cose.

Era stanca, annoiata e abbastanza seccata. Sapeva di non poter fare molto, non essendo l'unica umana, oltre Stiles, del branco. Ma odiava come suo fratello l'avesse lasciata indietro come se non contasse niente. Si era rivelata utile in più di un'occasione. Era stata lei, insieme a Stiles, a progettare il piano per salvare Lydia. Certo non si era rivelato poi un così ottimo piano, ma erano riusciti a cavarsela tutti, e cosa più importante avevano salvato Lydia.

Emma era sempre stata d'aiuto, nonostante fosse senza poteri sovrannaturali, ma quella volta Scott aveva impuntato i piedi, sentenziando che non voleva doversi preoccupare di lei mentre cercavano di salvare Mason, e per quanto la cosa l'avesse ferita, capiva perché il fratello le avesse impedito di andare con loro. Non per questo, però, ne era felice. Quando il giorno prima avevano finalmente scoperto chi fosse la Bestia, la sua testa aveva cominciato a lavorare a cento all'ora, cercando una soluzione per salvare il migliore amico di Liam. Avevano progettato tutto nei minimi dettagli, sperando veramente che questa volta il loro piano riuscisse. Scott aveva deciso che lui e Liam sarebbero andati a cercare la Bestia nei sotterranei di Beacon Hills. Lydia e Stiles sarebbero stati alla stazione di polizia, al sicuro. Malia sarebbe rimasta con Breaden a casa di Emma e Scott, al sicuro dalla Lupa del Deserto.

- E tu andrai da Brett – aveva sentenziato Scott, Emma non lo aveva mai visto così serio.

- Cosa? – aveva risposto automaticamente lei, non capendo. – Come mai potrò tornare utile da casa di Brett? –

- Non voglio che tu ti renda utile, non per questa volta, voglio che tu sia al sicuro! – aveva ribattuto, sicuro di se, il fratello.

- Andiamo Scott, posso servire a qualcosa ... fammi fare qualcosa! –

- Non sappiamo cosa ci aspetta, e non voglio dovermi preoccupare per te ... quindi non ribattere, tu andrai da Brett! – Emma si era limitata a fissarlo, ma quando aveva capito che non l'avrebbe avuta vinta, aveva sbuffato ed era salita in camera sua sbattendo la porta.

- Andrà tutto bene ... - Emma alzò lo sguardo dal suo cellulare, guardando Brett appoggiato allo stipite della porta. Indossava un paio di normalissimi jeans e una maglietta grigia.

- Lo spero – si lasciò scappare un sospiro, posando il cellulare e osservando il ragazzo.

- Sai ... - Brett si avvicinò al letto sedendosi accanto a lei. – So che in questo momento ce l'hai con Scott, perché so che ti piace renderti utile, nonostante tu rischi più di tutti noi ... - le afferrò delicatamente una mano e intrecciò la sua dita con quella della ragazza. – Però io sono felice che tu sia qui con me ... odio saperti lì fuori ... -

- Ci saremmo potuti rendere utili entrambi ... - commentò lei guardando le loro dita intrecciate.

- L'ultima volta che ti sei resa utile sei finita in ospedale – le ricordò lui.

- Si beh è stato un incidente di percorso –

- Vuoi sempre avere ragione non è vero? – si lasciò scappare una risata, portandosi le loro mani alle labbra e lasciando un bacio sulle nocche della ragazza.

- Dovresti averlo imparato ormai – lo guardò, rapita dagli occhi azzurri del ragazzo.

- No la tua testardaggine non smetterà mai di stupirmi ... - Brett la guardò, indossava un paio di jeans neri strappati, e una maglietta bianca con le maniche leopardate. I piedi fasciati in dei calzini neri, le scarpe, un paio di anfibi neri, erano abbandonate poco lontano sul pavimento. I capelli della ragazza erano sciolti e le ricadevano sulle spalle, incorniciandole il viso. Aveva un accenno di trucco, che le marcava gli occhi verdi. Brett guardò l'orologio sulla parete, opposta al letto, segnava mezzanotte passata. Fu il cellulare di Emma a interrompere il silenzio nella stanza, la ragazza saltò in piedi e rispose, nel panico quando vide il nome sullo schermo.