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Tutti erano nel salotto, Clint aveva messo a disposizione sulla tavola tutto il cibo che c'era per fare colazione, Steve ruppe delle uova in un bicchiere e bevve il contenuto sotto lo sguardo incredulo e disgustato di tutti, Natasha spalmó del burro sui toast nel piatto e ne porse uno a Bruce, che stava seduto accanto a lei soffrendo in silenzio.

«Che si fa adesso? Non possiamo allenarci»
«Oh, no, no, potete continuare senza di me»
Disse Bruce, con la voce bassa
«É assolutamente da escludere, o tutti o nessuno.» intervenne Steve
«Non ci vorrà un attimo prima che io possa riprendere a camminare, non perdete tempo ad aspettare me. Sono solo d'intralcio qui, andró via oggi stesso.»
«Beh, a questo punto possiamo dire che l'allenamento é terminato» Intervenne Thor
«Siamo qui da due settimane, e senza offesa Clint, ma io vorrei tornarmene a casa mia.»
Continuó scostandosi il mantello dai piedi
«Dovete parlarne con il Capitano, l'allenamento é stata un idea sua»
Rispose disinvolto mentre si infilava gli stivali seduto sulla poltrona.
Steve era in piedi appoggiato al muro a braccia conserte e li ascoltava, poi Thor si giró verso di lui
«C'é un sacco di spazio qui, abbiamo tutto quello che serve.» disse
«Ieri Verdolino é andato a farsi una scampagnata e ha urlato come un assatanato, qualcuno lo ha per caso sentito?» aggiunse Tony retoricamente per sostenere il compagno.
Tutti erano tesi e nessuno aveva ancora fatto parola di quello che era successo, era un tasto dolente della situazione, per questo forse Tony, bastardo com'era, aveva deciso di aprire quel discorso stuzzicando un pó tutti, a partire da Natasha che lo stava uccidendo con gli occhi, a Bruce, che teneva la testa bassa e non parlava, mangiava e basta.
«No dico, davvero non hai neanche un pò di mal di stomaco dopo tutto l'alcol che hai bevuto?»
«Mi sono svegliato un paio di volte per svuotarmi» ammise
«A quanto pare non é l'unico ad aver dormito male» disse Thor, guardando Tony con un pizzico di sfida in viso, si riferiva senz'altro all'incubo che aveva fatto e Steve pensó che di li a poco avrebbe tirato su con il naso, invece Tony se lo trattenne, ma a discapito senza volerlo un muscolo facciale si mosse con un guizzo.
Steve prevedeva che si sarebbero azzuffati «Ok, credo che possiamo chiuderla qui, ci sono dei bambini» Tony di scatto si giró verso di lui
«Tieniti le paternali per dopo Capitan Ghiacciolo»
Natasha capì che forse era meglio sloggiare da subito, in quel campo minato pieno di insulti e pugni volanti Bruce avrebbe potuto ritrasformarsi, per cui sarebbe stato meglio astenersi da qualsiasi possibile fonte di nervosismo e lo aiutó ad alzarsi per poi sparire insieme nel corridoio.
«Zia Nat!» le corse incontro il bambino
«Ciao Callum, cosa c'é?»
Bruce molló la presa e salì le scale da solo borbottando un «Ce la faccio»
«Vi ho sentiti mentre dicevate che volete andare via» disse mentre corrugava la fronte e assumeva la fase "pianto"
Natasha si chinó sulle ginocchia
«Forse torneremo a casa, per Bruce, hai visto la sua gamba?Bisgogna proprio portarlo in ospedale»
«Ma io non voglio!»
Clint era corso nel corridoio non appena sentì il suo urlo isterico
«Callum lascia in pace Nat» disse prendendolo in braccio e portandolo via, Natasha si rimise in piedi mentre Steve dietro di lei uscì sbattendo la porta.
Sospiró
«Che manicomio».

Steve e TonyWhere stories live. Discover now