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In poco tempo era riuscito ad avere fama e soldi quanto lui, solo per altre ragioni, adesso lo guardava e vedeva una persona spregevole, non era piú la parte mancante del suo animo, quello dolce della coppia, tutt'altro sembrava aver preso parte anche lui al meraviglioso mondo del sesso e della ricchezza, Tony cercó di chiamarlo, di attirare la sua attenzione in qualche modo, ma Steve era troppo occupato a firmare gli autografi, a mettersi in posa per le foto.
Poi, dopo il flash della Canon di un giornalista, un bagliore gli colpì in pieno gli occhi, dovette mettere una mano sopra la fronte per capire che quella luce che dava tanto fastidio, proveniva dalla Stark Tower, gli Avengers e Pepper in cima si cimentavano a fare qualcosa che da lontano com'era lui, non si capiva bene. Chiamó a sè l'armatura per raggiugerli, ci volle un pó prima che quei pezzi che ne rimanevano si accasciarono ai suoi piedi, rottami.
"Jarvis" chiamó
"Jarvis cosa é successo all'armatura"
"Jarvis"
si sveglió di colpo nel cuore della notte, sudava freddo e a stento respirava, aveva appena fatto un incubo e credeva che a momenti dal troppo veloce battito del cuore, sarebbe morto d'infarto.
Mentre ancora cercava di calmarsi, guardó Steve che accanto a lui dormiva tranquillo, pensó che se c'era lui al suo fianco quella notte avrebbe dormito. Ma non gli bastó, era troppo spaventato per riprendere sonno e aveva bisogno ancora di lui, quasi gli dispiaceva svegliarlo, ma lo fece.
«Ho.. ho biso.. Steve»
Aprì gli occhi
«Tony» gli rispose con la bocca impastata
«Steve.. aiutami»
Steve si riprese dal sonno quando notó che Tony era in uno stato completamente confusionale, gli poggió una mano sulla spalla
«Tony cosa succede?»
Aveva gli occhi sbarrati, sembrava fatto di LSD
«Tony stai cominciando a spaventarmi adesso»
Tastava le lenzuola con i palmi, cercava la sua mano, quando la trovó la strinse forte, non capiva se stava ancora sognando o se adesso era tutto reale.
«Tony, Tony lasciami la mano, va tutto bene adesso ok?»
Tony si fermó, il respiro adesso aveva ripreso ad essere regolare, mollò la presa e si mise una mano fra i capelli
«Ho bisogno di prendere un pó d'aria» gli disse alzandosi, ma Steve lo precedette e gli si avvicinò mettendogli le mani sulle guance, a tre millimetri dalla sua faccia Tony sprofondó nei suoi occhi azzurri e lasció cadere il viso sulle sue mani calde e enormi
«Tu non vai da nessuna parte» gli sussurrò

Tony cercò di togliergli le mani dalla faccia ma decise all'ultimo minuto di non farlo, appoggiandogli la testa sul petto e sospirando.

Steve e TonyWhere stories live. Discover now