CAPITOLO 11

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...E quando sentii la voce della persona che era entrata rimasi a bocca aperta.

Era Lorenzo, proprio lui, il professore. disse solo questo appena entrato:- Sono venuto a trovarti, tesoro-

-T-tesoro?!- replicai io stupita e allo stesso tempo anche un po' arrabbiata per come mi aveva chiamata, in fondo non ci eravamo neppure fidanzati.

Alice prese le mie difese :- Oh Lorenzo, cresci, cambia, questa frase l'ho già sentita troppe volte..., fai almeno il piccolo sforzo di cambiare frase, ti prego- disse con sarcasmo; io non capivo, cambiare frase, cosa voleva dire Alice con questo? Troppe volte aveva sentito quella frase? non capivo, ero perfino un po' spaventata. allora dissi, rivolgendomi a Lorenzo:

-Cosa sei venuto a fare?-

-Te l'ho detto, sono venuto a salutarti, tesoro-

-Basta...Lorenzo- si intromise di nuovo Alice

-Ali per favore puoi lasciarci un attimo soli?- chiesi io

-Mmh...ho paura a lasciarti da sola con lui ...- avvertii un risolino furbo, era Lorenzo. Alice se ne andò in salotto, lasciandoci soli.

-Okay Giulia, ora ascoltami ti  prego, ti ricordi quando l'altro giorno ti ho detto che vengo da tutti considerato un pazzo...?-

-Che suona il suo clarinetto, sì mi ricordo-

-Ecco...- fece una piccola pausa, io lo cercai a tentoni e lo feci sedere sul letto vicino a me.

-è una storia compicata: prima dell'incidente, quando ancora ci vedevo, ero un po' il ragazzo che voleva prendersele tutte, le ragazze. Già vivevo qua perchè te l'ho detto, sono figlio della preside. Avevo diciassette anni, anche Alice era già qua, lo è da quattro anni...sai...ho ingannato anche lei. In questo istituto era pieno di ragazze carine e io...con il mio carattere, beh, hai capito, no?-

-No, non ho capito, Lorenzo. Anzi sì, ho capito, ho capito che sei uno stronzo-

-Ehi, ehi, ehi...calma, ricorda che sono pur sempre un professore- disse ridendo sotto i baffi

-Oh, vai al diavolo- feci per andarmene, ma lui mi trattenne prontamente, quasi ci vedesse

-Non ho finito di raccontare, Giulia- disse -All'inizio ero così, ma poi, dopo l'incidente, sono cambiato...solo che nessuno lo sa, dell'incidente, voglio dire...-

-No, puoi ripetere, perchè, guarda non ho capito-

-Nessuno lo sa-

Mi lasciai, di nuovo, per la seconda volta, cadere sul letto.

-Giulia, sei caduta?-

-No, ma perchè mi dai sempre queste notizie inaspettate? Così, senza preavviso?-

-Mi piace sorprendere le persone, tesoro-

-Oh...- dissi -Ma quindi nessuno sa che sei diventato cieco?- 

-No-

-Ma tu sei pazzo, perchè non lo hai detto a nessuno?-

-Volevo continuare a fare lo stesso il figo-

-Ma sei un caso senza speranza, lo sai?-

-Sì, tesoro-


Nota dell'autrice:

Sono riuscita a pubblicare nonostante sia immersa di verifiche e interrogazioni. spero che capitolo vi piaccia.

la luce del sole (#WATTYS2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora