Capitolo 3

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Quel giorno rimasi a casa, non mi sentivo molto bene, probabilmente a causa del braccialetto... Aveva degli strani poteri...
(Almeno non andando a scuola ho saltato la verifica!!)
Passai un po' di tempo stesa sul mio letto, finchè dopo un po' mi addormentai.
Aprii gli occhi.
Sempre quel posto dell'incubo di ieri notte.
Ma stavolta...
Un ragazzo stava camminando abbastanza lontano da me.
Era alto, capelli rosso scuro e aveva gli occhi color rosso sangue con delle occhiaie.
Non mi aveva visto evidentemente.
"H-hey..." Azzardai io.
Non appena mi vide si precipitó verso di me.
Mi afferró per il collo.
"Chi sei tu?" Chiese con tono brusco.
Le sue mani erano sottili ma molto forti.
Mi iniziava a mancare l'aria.
"I-io sono Martina, u-un angelo." Dissi io.
"Certo, e vorresti farmi credere che un angelo è finito proprio nella terra degli incubi?" Disse lui.
Le sue mani si strinsero ancora di più sul mio collo.
Una lacrima di dolore mi rigó il viso.
Non appena scivoló giù dal mio mento, la lacrima emanó un rumore di cristallo, e una luce bianca molto fievole si accese.
Lui mi lasció andare.
"Tu... Tu hai dei poteri strani... Comunque... Mi spiace di essere stato brusco, sai qui la legge è non fidarti di nessuno!" Disse lui. "Mi chiamo Maku."
Io respirai affannosamente per riprendere fiato poi parlai.
"C-che posto è questo? Cosa ci faccio io? E soprattutto..." Guardai il mio braccio color carbone con il braccialetto. "Cos'è questo?"
Lui mi sorrise e poi...
Delle grosse ali nere apparvero e racchiusero in loro Maku e dopo poco si volatilizzó.
"Ma cosa?"

Angelo degli incubiWhere stories live. Discover now