Capitolo 6

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La giornata era continuata calda e sollegiata esattamente come era iniziata. Il pomeriggio continuava lento, ma non con la stessa lentezza con cui era iniziato.

Clary aveva cercato, per ore, di togliersi dalla mente Jace.  Aveva provato di tutto: a leggere un romanzo, a guardare il cartone animato manga che piaceva tanto a lei e Simon, ma qualunque cosa facesse, i suoi pensieri erano andati al ragazzo che le aveva spezzato il cuore. O meglio, lo aveva preso, triturato in tagliacarte e ci era passato sopra con un monster truck. Ripetutamente.

Non si spiegava in nessun le motivazioni di quel gesto. Era stata colpa sua? Aveva fatto qualcosa di male? Aveva ripercorso mentalmente le loro ultime settimane ma non le venne nulla in mente per una simile azione.

Col passare delle ore la sua tristezza si trasformò in rabbia, illogica e violenta , nei suoi confronti. Il sangue dei Morgestern iniziò a ribollirle dentro, ma stavolta non volle trattenerlo. Si infilò un maglio, le scarpe, prese il cappotto e uscì di casa con l'unica intenzione di prendere una boccata d'aria, ma i suoi piedi, come mossi da una forza superiore, si diressero verso la fermata della metropolitana.

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Clary svoltò l'angolo e si ritrovò di fronte all'Istituto. Non sapeva perché era andata lì, forse in cerca di conforto. Entrò nell'edificio e posò a terra l'ombrello zuppo di pioggia. Alzò lo sguardo e notò che l'ascensore stava scendendo  verso di lei. Si aspettava di vedere Marilyse o Izzy, o chiunque altro sulle cui spalle potesse piangere sneza dover dare troppe spiegazioni. Anche perchè di spiegazioni non ne aveva proprio.

Ma quando le porte si aprirono davanti a lei non c'era nessuna delle due.

Davanti a lei si stagliava la figura del suo meraviglioso fidanzato biondo naturale.

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