CAPITOLO 9

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È sera.
Shot voleva sapere cosa mi piacesse fare di sera.
Gli ho detto delle serate a film e il sushi.
Lui ha detto che adora la cucina giapponese ed eccoci qui, seduti davanti ad un tavolino strappieno.
Mi ricorda drake.
- dov'è tua cugina?- chiesi.
- é tornata dal suo compagno- disse.
Guardo un film horror mentre lui finisce di masticare.
- quindi avrai un branco?- chiesi.
Lui arrosì. La luce è di una lampada in un angolo e la luce basta per far trasprire le sue orecchie che diventano rosso fuoco.
Era tenerissimo.
- mio padre é indeciso tra me e mio fratello quindi se sceglie lui sarò un beta- disse.
- tu cosa ne pensi?- chiesi.
- essere un beta non é male, meno lavoro, più tempo con la mia compagna e importanza nel branco- disse- perché non ti piacciono i beta?-. - non m'importa della posizione del mio compagno- dissi.
Lui rimase a guardarmi.
Lo ignorai e tornai al film.
Sentì il campanello.
Sussultai e lo guardai.
Lui si alzò per andare ad aprire.
Sentì la voce di chillian.
Un secondo dopo vennero sia lui che miscel entrarono in salotto.
Mi alzai per abracciare chillian.
Lui mi porse un borsone.
Sbuffai.
- per quanto?- chiesi.
- una settimana- rispose chillian con un ampio sorriso.
Sarei stata ospite lì per una settimana?
Potevo farcela.
- restate per cena?- chiese shot.
Chillian e miscel annuirono.
- abbiamo poco tempo, dobbiamo ripartire- disse chillian.
Ci sedettimo sui divani e shot gli passò un paio di scatole in più di spaghetti cinesi.
- allora, come va?- chiese chillian.
- bene- rispose shot.
Presero a parlare di sport e io e miscel presimo a guardare il film.
Qualche minuto e miscel prese parola con shot.
- sai che odio questo genere di cose- mi sussurrò chillian- potresti provare a convincerlo a promuovermi-.
Inarcai le soppraciglia.
Sbuffai ma annuì.
Io al contrario adoro giocare al gatto e topo.
In molti lo fanno senza accorgersene.
Succede quando mirate a qualcuno o sapete di piacere a qualcuno.
- è ora di andare- disse chillian.
Si alzarono e li accompagnai alla porta.
- se sei stanca, andiamo a dotrmire, se no torniamo al film- disse.
- io vado a dormire, tu fai come vuoi- dissi.
Presi il borsone e andai al piano di sopra.
Entrai in camera e mi cambiai.
Era bello riavere le mie cose.
Mi sdraiai sotto il piumone a pensare ad un piano.
Shot non sembra un bastardo come Drake. Anzi, sembra dolce che vuole davvero una relazione seria.
Mi ricordai di raptor e luxa, il moro e la rossa, i suoi seguaci.
Era la coppia che lo seguiva.
raptor e luxa sembravano una coppia molto felice insieme.
Vorrei avere un compagno tutto mio
da amare.
Pensando a questo, lentamente scivolo nel sonno.

SHOT

Volo sopra il mio territorio.
È ampio e molto fertile.
Non riesco a portare la mia mente altrove.
Penso sempre a quella ragazza che dorme nella camera degli ospiti.
Non resisto più e aterro.
Entro e salgo i gradini.
Mi sento come una mandria di elefanti in una cristalleria.
Giro il pomello ed entro.
Il corpo troppo magro di kate sta lì, abbandonato al sonno.
Mi avvicino e mi inginocchio. Le accarezzo un braccio con un dito, attento a non svegliarla.
Si muove.
D'istinto mi allontano.
Si gira semplicemente dalla parte opposta.
Faccio un sospiro di sollievo e decido che è meglio uscire.

KATELYN

Mi sveglio che è alba.
Faccio una doccia e mi cambio poi in silenzio scendo in cucina, convinta che alle sei del mattino shot sta dormendo ma mi sbaglio.
É in cucina a preparare i pankake.
- buongiorno- disse con un ampio sorriso.
- giorno- dissi fermandomi sulla soglia.
Lui mise sul tavolo un piatto di pankake e un bicchiere di aranciata.
Dopo la colazione uscì a farmi un giro.
Guardai l'esserino.
Un piccolo sta giocando con un topo.
Risi mentre cercava di prenderlo e il topo saltava.
Sembrava un gattino.
Mi sdraiai e piano mi avvicinai per sorprenderlo.
Stavo per saltare fuori ma un'ombra mi coprì interamente.
Mi voltai, convinta di vedere una madre molto arrabbiata di tre metri, invece vidi shot.
Mi guardava interrogativo.
Risi per la figuraccia e indietreggiai.
- che stai facendo?- chiese.
- i miei hanno un cucciolo e mi piace giocarci- dissi- per cominciare lo prendo di sorpresa-.
Lui fece una faccia del tipo " mi prendi in giro?".
Risi.
Vidi le sue orecchie farsi di fuoco.
- arossisci sempre?- chiesi.
Lui alzò gli occhi al cielo.
- tra poco c'é il ritrovo del branco- disse- andremo a caccia, se vuoi puoi unirti a noi-.
- odio il sapore di carne cruda- dissi.
- si ma noi le facciamo al barbeque- rispose.
- allora ok ma come cacciatrice sono pessima- disse.
- per questo cacciamo in branco- rispose- saranno qui tra poco, se hai bisogno lì c'è un ruscello-.
Sbuffai e andai nella direzione che indicava.
Tramutai.
Avevo bisogno di una lucidata alla pelliccia.
Mi immersi nell'acqua tiepida del ruscello.
È coperto dai pini e la luce é poca.
Esco e mi scrollo, facendo andare le goccioline ovunque.
Alzai lo sguardo.
Un lupo castano scuro mi fissava.
Notai la coda muoversi a destra e sinistra.
Sbuffai e uscì, sedendomi.
Presi a leccarmi la peliccia sulla spalla.
Sentì qualcosa sfiorarmi.
Mi voltai.
Shot mi stava annusando.
Mi sfiorava appena.
Gli ringhiai e lui si allontanò.
Vidi un paio di lupe avvicinarsi.
Guardai shot perchè puntavano a lui.
Lui si sedette, come se niente fosse.
Decisi di ignorarli, tornando a leccarmi la peliccia ma lo tenevo d'occhio con la coda dell'occhio.
Le lupe presero ad avvicinarsi.
Lui rimase seduto a guardarle.
Vidi diversi lupi spuntare fuori dai ceapugli.
Presero a sfregare i fianchi.
Era uno scambio di odore tra membri del branco.
Mi fermai e rimasi a guardarli.
Una lupa venne per sfregarsi su di me ma io ringhiai piano, alzandomi di scatto.
Lei guaì, forse convinta che attaccavo. Tutti mi guardarono e alcuni vennero avanti ringhiando.
Mi sedetti dritta e li guardai.
- tu chi sei?- chiese la lupa che ha guaito.
- kate- dissi.
-zoey- disse shot.
Ci guardammo. Abbiamo detto contemporaneamente due nomi diversi.
- basta che vi decidete!- disse un lupo.
Notai quatro lupi bianco e griggio.
Erano fratelli, è ovvio.
Ci sono le due lupe di prima e io e shot.
- noi abbiamo fame!- disse un altro lupo.
- andiamo- disse shot poi si rivolse a me- tu resta qui, ci pensiamo noi-.
- già, le perdenti restano in panchina- disse una delle due lupe. Una dalla peliccia rossa.
- vero- disse quella con la peliccia griggio scura.
- sei la nuova cortigiana del capo?- chiese la rossa.
Guardai shot che mi guardò.
Abassò le orecchie e vidi molti indietreggiare.
- non ti difende neanche!- aggiunse la griggia.
- sei la nuova anche del branco?- chiese la rossa- noi abbiamo bisogno di combattenti, non di cortigiane-.
- allora che ci fate qui?- chiesi a mia volta.
vidi diversi lupi trattenere le risate.
- hai mai combattuto?- chiese la griggia.
- ho battuto perfino l'alpha del branco del texas- dissi.
- allora fatti sotto- rispose la rossa.
- non osare!- disse shot.
- dai, non é niente!- disse la griggia.
Presero a ringhiare.
- zoey, fallo e sarai nei guai!- sbottò shot.
Troppo tardi.
la rossa mi morse a poco dal mio orecchio e sentì le sue zanne schioccare.
fu questione di un attimo perché le saltai adosso per atterrarla.
Mostrai le zanne.
- zoey torna dentro!- ringhiò shot.
Mi spinse giù dalla lupa.
- ma..- dissi.
- torna dentro!- ringhió lui.
Sbuffai e tornai dentro.
C' é un cancello ed ora é aperto.
Entro dentro.
Tramuto e corro dentro di corsa.
Entro nella doccia e mi do una ripulita.
Mi vesto ed esco, asciugandomi i capelli bagnati.
Vidi shot entrare.
- si può sapere cosa ti ha preso?- chiese gelido.
- mi hanno sfidata e...- dissi ma non finì.
- e cosa?!- sbottó interrompendomi- non hai diritti in questa casa e non osare sfiorare i miei amici!-.
- e tu quelle le chiami amiche?- chiesi.
Vidi una scintilla di rabbia atraversargli il viso- pensavo di farti passare una serata con noi invece te ne resterai qui!- urlò- non osare uscire da questa porta!-.
Lui uscì, sbattendola forte.
Andai alla finestra per chiudere la taparella e mi buttai sul letto.
Almeno a casa mia non ci sarebbero stati questi problemi!
Sentì delle risate provenire dal piano di sotto.
Presi il pc dalla borsa.
Navigai un po su internet, vagando per i siti poi controllai la posta.
Chillian mi chiedeva come stavo.
Gli scrissi il casino di prima.
Non avevo niente da fare.
Mi sentivo in colpa e volevo farmi consigliare.
Sentivo un senso di solitudine crescere.
Succedeva quando mi sentivo nei guai e l'unica cosa che facevo era correre da chillian a parlarne.
Lui mi abracciava, calmandomi.
Sento la porta aprirsi.
Guardo l'ora.
Sono le sette di sera.
Mi volto verso la porta.
Shot ha in mano un vassoio di costolette e carne di cervo.
- tieni- disse mettendolo sul tavolo.
-grazie- risposi tornando al pc.
Stavo guardando trailer di un film.
- cos'è?- chiese.
- niente- risposi chiudendo di scatto il pc.
- avevo in programma di uscire per una corsa- dissi- o è vietato anche quello?-.
- no vai- disse.
Riaprì per spegnere il pc e lo seguì.
Vidi con la coda dell'occhio il salotto dove loro festeggivano, mangiando e bevendo.
Uscì velocemente e andai fuori.
Saltai il cancellone, tramutai e corsi via.
Andai a sud, verso il territorio di drake.
Sentivo il suo odore in lontananza.
Il vento odorava di lui.
Ad occhio e croce era a sette ore di corsa.
Vagai per la foresta.
Decisi di fermarmi sotto ad una quercia possente.
Presi a finire di lucidarmi la pelliccia.
Sentì più ululati.
Riconobbi la voce di shot.
Lo ignorai.
Sono passate tre ore e non credo proprio che siano rivolti a me.
Riabasso la testa, poggiandola sulle zampre anteriori.
Sentì un calpestio di rami secchi.
Alzai la testa e guardai un maschio del branco di shot.
Lo vedo alzare la testa e ululare.
Qualche secondo e vedo shot con il resto del branco.
Le due lupe ghignano.
- lui si fida e lei lo delude- disse la rossa.
- dove sei stata?- chiese shot.
- qui- risposi calma.
- perchè non rispondevi?- chiese.
- non sapevo che mi stavi chiamando- risposi.
- ora torniamo e tu te ne starai in camera- disse.
Loro si voltarono ma io rimasi lì.
- muoviti!- disse la griggia.
- se non chiudi quelle fauci ti faccio muovere io!- sbottai.
Alcuni tratennero una risata e vidi una furia sul muso di shot.
- non osare parlarle in questo modo!- ringhió lui- chi ti credi di essere?-.
- una ragazza che vuole godersi la serata- risposi.
- ti voglio come mia compagna- disse.
- quindi essere tua compagna vuol dire essere trattata così?- chiesi- allora mi rifiuto!-.
Lui venne avanti, ringhiando.
Ora basta fare la cucciola paurosa.
Sfoderai le zanne e ci morsimo a vicenda le spalle.
Finì avvinghiata a lui, cercando di morderlo.
Diversi si misero in mezzo.
Lo vidi indietreggiare.
Non capivo la sua espressione.
- e con questo ti credi migliore di drake?- chiesi.
Lui indietreggiò mentre gli altri lo guardavano interrogativi.
- aspetta, mi dispiace- disse.
La sua espressione sembrava disperata.
- sei uguale a lui- dissi- prima attacchi e poi ti scusi ma continuerete a ripeterlo all'infinito!-.
Mi voltai e corsi via.
Balzai nel ruscello per non far riconoscere il mio odore, poi corsi il più velocemente possibile.



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