10. Una consunta borsa di pelle

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Il vecchio schiavo iniziò a piangere ed Harry cercò di consolarlo mettendogli un braccio sulla spalla.

" Non preoccuparti, Anturio, io farò del mio meglio per sopravvivere. "

" Le cave...Harry....tutti gli schiavi che vi lavorano muoiono in pochi mesi...."

" Tanto la mia vita non sarebbe durata molto nemmeno qui. Sia il padrone sia la moglie mi odiano e, prima o poi, Louis mi avrebbe ucciso. Lui è sempre violento con me e non controlla la sua ira."

Anturio circondò il viso di Harry con le mani e gli baciò la fronte.

" Pregherò ogni giorno gli dei affinché ti proteggano! "

Dopo aver pronunciato questo augurio, accompagnò Harry alla porta d'ingresso della villa e lo fece salire sul carro che lo avrebbe portato verso la sua nuova vita.

Rimase con lui finché il mezzo non si mise in moto e lo salutò con la mano, fino al momento in cui gli fu possibile distinguerlo in mezzo alla polvere, che le ruote del carro sollevavano.

Con gli occhi ancora lucidi ritornò in casa e, sapendo ciò che il padrone gli avrebbe sicuramente ordinato di fare, si recò nella stanzetta che Harry aveva sempre occupato nella villa.

Raccolse i pochi averi che lo schiavo possedeva e li infilò in una sacca.

Sollevò il pagliericcio per fargli prendere aria e vide, sotto di esso, una consunta borsa di pelle.

La prese in mano rigirandola perplesso e poi, alzando le spalle, la infilò nella sacca.

Uscì quindi dalla stanza e si diresse nello studio del padrone.

Bussò delicatamente alla porta e, quando gli fu detto di entrare, lo fece.

" Padrone, ho sgombrato la camera di Harry, dove metto le sue cose? " chiese Anturio indicando la sacca che aveva in mano.

" Lasciala pure qui...la brucerò insieme ad altre cose più tardi. "

Lo schiavo uscì e Louis continuò a leggere la pergamena che aveva tra le mani.

Come attirati da una calamita però, i suoi occhi correvano ogni due o tre secondi alla sacca che Anturio aveva portato.

Alla fine, vinto dalla curiosità, si alzò, prese la sacca e l'appoggiò sul tavolo.

La aprì e cominciò a guardare al suo interno.

Estrasse due tuniche lise e logore per i troppi lavaggi, un paio di sandali che avevano sicuramente visto giorni migliori e un pettine con ben pochi denti.

Sul fondo trovò una borsa malconcia di pelle, la prese, la slegò e versò il contenuto sulla scrivania.

Quando vide ciò che conteneva una parvenza di sorriso aleggiò sulle sue labbra.

Amici ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora