Capitolo 46

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-"Cameron..ti vuoi calmare?"

-"Calmarmi? Ma stai scherzando? Non riuscivi a respirare ed eri tutta rossa pensavo stessi morendo. Tra l'altro prendi delle pastiglie così, senza sapere neanche se ti fanno bene e se sono adatte alla situazione ma poi fammi capire, questa cosa che ti senti male e poi svieni succede da alcuni mesi e tu ancora non sei andata a fare nessuno controllo? Ci sei con la testa? Potrebbe essere qualc..."

-"Cameron vuoi stare un po' zitto. Se non sono ancora andata a farmi controllare è perché ho deciso che è meglio così, mi passerà."

Sapevo che avrebbe reagito così.

-"Ma sei stupida? E se fosse qualcosa di grave?"

-"Parliamone un'altra volta, ti prego. Ora sto meglio, siamo in ritardo, parliamone dopo." dico e lui mi guarda con un'espressione severa.

Annuisce infastidito e scendo di sotto. Sbuffo, prendo la mia borsa e lo seguo.

Quando arrivo in salotto evita il mio sguardo e apre la porta per poi raggiungere la macchina e salirci.

-"Cam.." mormoro una volta dentro.

-"Che c'è?" chiede freddo facendo partire l'auto.

-"Sei arrabbiato?" sibilo.

-"Non sono arrabbiato, sono incazzato e mica poco. È così difficile capire che mi preoccupo per te? Ho perso abbastanza persone importanti nella mia vita, per favore, cerchiamo di non aggiungerne altre."

-"Va bene." dico.

-"Va bene, cosa?" chiede con lo sguardo fisso sul volante.

-"Va bene, lo dirò ai miei e mi farò controllare." sbuffo.

Non dice niente e si ferma davanti a casa di Cat.

-"Tu vai..io verrò con lei." affermo.

-"Sei sicura?" e io annuisco.

Scendo dalla macchina e suono il citofono, pochi secondi dopo mi apre Cat.

Entro dentro e lei inizia andare in giro per la casa sistemando alcune cose.

-"Ciao tesoro." mi saluta Monica e io le stampo un bacio sulla guancia.

-"Devo solo sistemarmi i capelli e arrivo, tieni le scarpe." dice porgendomi le scarpe e salendo le scale.

In quel momento scende anche suo fratello minore, Harry, e per sbaglio inciampa e le cade addosso, rovesciando il succo sul suo vestito.

-"Ma sei un cretino." urla Cat guardandosi il vestito.

-"Maria Santa, che razza di fratello ho, ma quando inizierai a fare un po' di attenzione ma porca tro.."

-"Trota." la interrompo fulminandola.

È ancora un bambino. Non deve prendersela.

-"Michelle, tu vai, dí a Nash e agli altri che arrivo tra un'oretta." dice e io annuisco.

-"Tu, invece, prendi le tue cose che poi tu e Amber dormite da me." le dico.

-"Va bene." dice e sale di sopra per cambiarsi.

Infilo i tacchi e esco velocemente di casa.

Fortunatamente la discoteca non è lontano e la raggiungo in pochi minuti.

Quando mi avvicino noto che non è per niente un posto per bene. In realtà già lo sapevo, ci venivo l'anno scorso qui, però speravo che in un'anno la situazione fosse migliorata.

How deep is your love? || Cameron DallasWhere stories live. Discover now