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/Pyper/
Mi svegliai svogliatamente e andai in bagno, mi lavai velocemente e vidi che ero già in ritardo. Non avevo sentito la sveglia, ottimo per iniziare una giornata che sarebbe dovuta essere perfetta.
Decisi di fare una piccola colazione, erano le 8:00, non mi avrebbero fatto entrare in classe a metà ora, quindi ritardai ancora di più.
Finita la colazione decisi cosa mettermi, scelsi degli skinny neri strappati sulle ginocchia, una canotta nera e la felpa bordeaux, poi misi le vans nere.
Uscii di casa e mi diressi a scuola.
Erano le 9:00, aspettai dieci minuti e poi entrai in classe.
"È in ritardo signorina Smith!" Urlò il prof di matematica.
"Lo so, signor Canyon" gli porsi la giustifica e mi andai a sedere vicino a Cam.
Le ore passarono in fretta e io ero sempre più agitata per l'uscita con Cam.
Mancava sempre meno e mi iniziai a preparare. Misi un crop top nero semplice e dei pantaloncini a vita alta, poi indossai le vans. Mi truccai leggermente con un po' di mascara e l'eyeliner, non misi il rossetto per sembrare più naturale.
Alle 3:30 uscii di casa e mi diressi al parco, quando arrivai lo vidi già lì, seduto sulla panchina. Lo salutai con un bacetto sulla guancia e mi sedetti.
"Sai Pyp, è da un po' che ci penso, quando siamo usciti l'ultima volta ci siamo baciati, quel bacio ha significato molto per me, spero pure per te..."
"Cam anche per me ha significato molto, ma non vorrei affrettare le cose, possiamo continuare ad uscire e conoscerci meglio, ci conosciamo solo da tre settimane, poi potremmo stare insieme."
Cam non si arrese e mi portò in una spiaggia, era tranquilla e silenziosa, perfetta per stare noi due soli.
/Cameron/
La portai nella mia spiaggia preferita, ci andavo sempre quando dovevo pensare. Avevo con me un piccolo asciugamano, lo distesi per terra e ci sedemmo sopra.
"Questa spiaggia sa tutto di me, vengo qui quando voglio stare da solo, in pratica quasi sempre" mentre le parlavo della mia piccola spiaggia segreta lei mi guardava come se in quel momento esistessimo solo noi, sapevo di piacerle e lei sapeva di piacermi, non intendevo aspettare, la voglia di averla tutta per me era troppa, così le misi una mano sulla guancia, mi avvicinai e la baciai, lei ricambiò il bacio. In quel momento sentivo che eravamo noi due, nel mio piccolo mondo, lei era mia e io ero suo.

you're all that matters to me || Cameron DallasDonde viven las historias. Descúbrelo ahora