This is love?

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Grace Pov:
Mio fratello era incorreggibile: eravamo andati a mangiare da Mc Donald, ma dopo aver finito era stato chiamato da qualcuno e si era fatto subito riaccompagnare dove aveva lasciato il motorino.
"Allora come farai con la mamma?" Gli avevo chiesto prima di arrivare nei pressi della Charleston.
Lui alzò le spalle: "Gli dirò una contorta verità e sperando che non abbia il ciclo alla peggio mi sequestrerà il telefono."
"Non dire che sono venuta io mi raccomando." Gli chiesi.
"Sì sì, non ti preoccupare. Sai i West hanno un certo talento nel mentire..." Mi fece l'occhiolino.
"Lo so brother, ancora auguri." Sbatté la portiera dell'auto e se ne andò verso il suo amato motorino.
Io mi diressi verso gli appartamenti della Collins Agency. Dovevo fare un sacco di cose eppure mi sembrava di non dover fare nulla.
Per prima cosa dovevo riportare la macchina a Katie. Le mandai un messaggio e lei mi inviò l'indirizzo preciso della sua abitazione. Viveva a due palazzi di distanza dal mio appartamento.
Parcheggiai la macchina davanti a casa sua e suonai al campanello.
Katie mi venne ad aprire. Aveva i capelli rossi raccolti in uno chignon perfetto, io non sarei riuscita a farlo neanche se mi fossi iscritta ad un corso di hairstylist, ma dettagli.
Mi invitò ad entrare e la prima cosa che notai fu un ragazzo dal fascino latino sdraiato sul divano intento a guardare una partita di calcio non in diretta della squadra di Cody.
Katie ci presentò: "Clay, tesoro, questa è Grace una mia amica."
Salutai cortesemente, lui mi squadrò più volte da capo a piedi e ricambiò il saluto.
Non sembrava un ragazzo molto socievole a differenza di Katie che mi trascinò subito in cucina dove parlammo di molti argomenti diversi. Mi stava proprio simpatica quella ragazza!
Dopo un po' andammo in salotto e bevemmo un caffè assieme a Clay. La TV a 50 pollici trasmetteva ancora la partita e in quel momento Harris segnò un goal.
"Fantastico! Che giocatore!" Commentò Clay fissando nello schermo il goal di Cody visto a rallentatore.
Il ragazzo venne inquadrato dalle telecamere ed io distolsi lo sguardo in ricordo della sera prima.
"Ed è anche bello... " Disse Katie beccandosi un'occhiataccia dal fidanzato.
"Ho sentito dire che esce con una." Mi disse e io scoppiai a ridere.
"Che c'è?" Chiese confusa.
"Ci sono più probabilità che un asino voli." Ripresi a ridere.
"L'ho letto su twitter,guarda." Mi passò il suo iPhone 6s rosa.
C'era un articolo di un sito chiamato this is love e parlava di una ragazza avvistata molto spesso con Cody Harris e alla fine c'era una foto mia e di Cody in macchina e una in aeroporto. Chiusi immediatamente l'articolo e ridiedi il telefono a Katie.
"Sul web scrivono tante cazzate... Bene è ora che io vada." Annunciai.
"Aspetta un po'..." Disse Katie maneggiando il telefono e spalancando la bocca. "Oddio ma questa ragazza sei te!"
"Può darsi... Ma certamente non esco con Cody Harris." Dissi prendendo la borsa.
"Com'è Cody Harris... Voglio dire, dal vivo." Chiese Katie e vidi che Clay era diventato ad un tratto molto interessato.
"Stronzo." Affermai semplicemente. " Ora devo proprio andare." Salutai i due ragazzi.
Appena uscita da casa di Katie mi avviai verso il mio appartamento. Mi sentivo... Preoccupata e non sapevo neanche perché. Sul web puoi trovare le peggio cazzate e poi è solo uno stupido sito... Chi è che legge un sito chiamato this is love? Nessuno. Cioè Katie l'aveva letto, ma andiamo quante altre persone l'avevano fatto?
Arrivata a casa e per curiosità andai a vedere le visualizzazioni che aveva avuto quel sito e ahimè erano molte, ma molte di più di quanto immaginassi, o comunque di quanto sperassi.
Ok, niente panico Grace. Mi ripetei più volte nella mia testa. In fondo quel sito non diceva particolare, la qualità della foto non era ottima e solo i miei conoscenti o qualche fisionomista con problemi psicologici mi avrebbe potuto riconoscere. Inoltre non c'erano nomi, quindi non mi sarei potuta trovare una groupie di paparazzi fuori dalla porta, Giusto?
Sarò sembrata una pazza, ma andai a controllare dalla finestra se fuori c'era qualche giornalista di gossip nascosto dietro una siepe.
Per fortuna la via era libera, c'era solo una coppia di ragazzi che camminava per il vialetto davanti a casa mia. Quel quartiere era molto tranquillo e questa cosa non mi dispiaceva, mi sarei trovata maggiormente a disagio in un luogo abitato da collegiali o pieno di pub irlandesi.
Stranamente il mio telefono squillò: era Charlotte.
Risposi.
"Grace? Salve, sono Charlotte. Ieri ti ho detto che oggi ti avrei assegnato il tuo primo incarico ti ricordi vero?" Ops, no, ma come aveva detto Marcus: i West hanno un certo talento a mentire.
"Certamente."
"Bene, ricorda che la diligenza è essenziale in questo lavoro, anzi è essenziale in tutti i lavori. Comunque, stavamo dicendo... Ah già il tuo incarico... Sono riuscita a trovarti qualcosa, forse non sarà il massimo, ma considerando che è la tua prima esperienza è già un buon passo." Mi informò.
"La ringrazio, è già troppo per me il fatto di essere qui." Dissi sinceramente.
"Ci vediamo tra venti minuti nell'edificio nero accanto a casa tua chiamato comunemente Style hall. Porta 168, primo piano. Ti riferirò tutti i dettagli."
Fantastico, anche il programma di svuotare gli scatoloni con la mia roba era andato a puttane. "perfetto, a dopo Miss Collins." La salutai.
Il mio primo incarico, era tutto così emozionante e... Nuovo, ma era un lavoro come un altro no? Chissà cosa avrei dovuto fare...
Mi diressi al luogo indicatomi dalla stilista. Lo Style Hall era un edificio che avevo notato sin dal primo momento che avevo visto questo quartiere. D'altronde era impossibile non notarlo: le pareti rosa si differenziavano dai monotoni edifici color paglia che lo circondavano, inoltre era più alto delle altre case.
Entrai nel palazzo e mi diressi al primo piano, non impiegai molto ad arrivare nella stanza 168 e per la prima volta nella mia vita ero in orario.
Bussai ed aprii la porta trovando il sorriso risoluto e professionale che caratterizzava Charlotte.
"Oh, Grace, che puntualità!" Esclamò la donna. Se l'avesse sentita Rose le sarebbe scoppiata a ridere in faccia e anche a me scappò un sorriso pensando alla scena. "Ci sono un sacco di persone che non la pensano come lei, mi creda." Lei rise facendomi accomodare su una sedia davanti alla sua scrivania.
"Ok, un sorriso non fa mai male, ma passiamo alle cose serie." prese un respiro e continuò "allora, ho mostrato le tue foto ad un mio amico di un sito web molto famoso si chiama this is love, lo conosci?"
Per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva.
"Ehm... Sì, ne ho sentito parlare."
"Comunque hanno detto che vogliono presentare la nuova collezione estate e hanno deciso di farti fare un book fotografico. Poi scriveranno un articolo e lo metteranno sul loro sito. Non è il migliore degli incarichi, ma come partenza è ottima, quel sito ottiene più di un milione di visualizzazioni al giorno."
Non sapevo se sentirmi felice di quelle ultime notizie oppure preoccupata. Diciamo che ero feliccupata oppure preoccelice, insomma diciamo che ero un mix tra le due cose.
Sfoderai un sorriso un po' incerto, la ringraziai e parlammo un po' fino a quando ricevetti una telefonata e mi accorsi che erano già le 6.30. Ero stata con Charlotte più tempo di quanto immaginassi. Risposi. Era Cody stranamente.
Solo allora mi ricordai della macchina e allora decisi di non attaccargli proprio in faccia. Ma poi tutta questa mania di telefonare, insomma esistevano anche i messaggi e social network.
Non volevo vederlo dopo i fatti della sera prima, ma non volevo neanche restare senza la mia macchina un giorno di più.
Mi disse che veniva a prendermi alla Style Hall.
Lo aspettai fuori per una decina di minuti. Davanti a me arrivò una macchina blu metallizzata della quale non riuscii a distinguere la marca.
"Hey." Mi salutò.
"Ciao." Dissi fredda.
Salii.
"Dov'è la lamborghini?" Chiesi curiosa.
"Bo, oggi mi andava di cambiare."
"Viziato del cazzo..." Borbottai.
"Come dici?" Disse lui che a quanto pare aveva sentito le mie parole indistinte.
"Che è una bella giornata." Risposi con un sorriso falso.
"Sì, come no." Disse accendendo l'auto.
Era una bella macchina: aveva i sedili di pelle e profumava di pulito.
Cody accese la radio e il destino volle che tra tutte le canzoni esistenti in questa terra, ci fosse proprio this is love di Will.i.am e Eva Simons.
"Puoi cambiare canzone?" Chiesi irritata a Cody.
"E perché mai dovrei farlo? Mi piace sta canzone mi ricorda di quando ero ancora agli albori della mia carriera." Disse divertito.
"Albori? Ma chi sei, Petrarca? Parla come mangi per favore. Comunque se non la vuoi cambiare tu la cambio io!" Dissi avvicinandomi ai tasti della radio, ma venni bloccata dal suo braccio.
"Senti, è la mia cazzo di macchina quindi ascoltiamo cosa cazzo mi pare, sennò la tua cazzo di macchina col cazzo che la rivedi e te la faccio pagare anche il doppio. Sono stato chiaro adesso?"
Mi buttai di schianto sul sedile facendo il broncio.
"I fill it up and love it, and then I watch it explode. If you love it, like I love it and you feel what I feel inside. If you want it like I want it, then baby let's get it tonight." Ascoltavo le parole della canzone, traducendole mentalmente. Anche per me in fondo quella canzone rappresentava ricordi felici: quando la mia vita era meno problematica ed ero solo un'ingenua ragazzina.
"Can you feel che love?" No, l'amore lasciatelo fare dov'era per carità, io non ne avevo di certo bisogno.
Il telefono di Cody vibrò.
"Sarà Matt, gli avevo chiesto una cosa, puoi vedere cosa dice?"
"Non lo puoi fare te?" Chiesi scocciata.
"Sto guidando e non vorrei andare a riprendere un'altra macchina dal meccanico domani."
"Ok..." Sbuffai.
Presi il suo iPhone 6s plus in mano. Quel telefono era troppo grande, decisamente troppo. Aprii Whatsapp e constatai che non era Matt che gli aveva inviato quel messaggio, ma bensì una certa Melanie salvata con un cuoricino.
Lessi il messaggio: mi sono divertita ieri sera, un bacio. Chiamami se ti annoi.
Insomma ci aveva messo tanto a rimpiazzarmi... Sentii una dolorosa fitta al petto. Ero contenta di avere avuto il buon senso di andarmene, aveva solo voglia di scopare il bastardo.
"Che dice?" Chiese come se niente fosse.
"Non è Matt, è una certa Melanie che ti avverte che ieri sera si è divertita con te e che può fare la tua puttana quando vuoi." Pronunciai quelle parole con disprezzo verso di lui.
Cody rabbrividì. Ma non ebbe il coraggio di dire niente, meglio per lui, per una volta aveva fatto la cosa giusta, perché se avesse osato dire qualcosa non avrei risposto con me.
Provavo odio nei confronti di Cody, ma allo stesso tempo pena per la povera Melanie, ignara del fatto che l'aveva chiamata solo perché io l'avevo rifiutato.
Ma ognuno poteva fare quello che voleva della sua vita.
"Grace..." Iniziò Cody. "Mi dispiace."
Scoppiai in una fragorosa risata. "Perché dovresti chiedere scusa a me? Se fossi in te piuttosto chiederei scusa a Melanie che è troppo stupida o troppo troia per capire di essere stata usata. Ma ognuno della sua vita può fare quello che vuole."
La canzone intanto continuava: "this is love, this s is love, this is love, this is love... Can you feel the love? Can you feel the..." Cody la spense di colpo imprecando.
Fui lieta di arrivare dal meccanico, di recuperare la mia macchina e di andarmene più lontano possibile da Cody. Avrei fatto il possibile per tenerlo fuori dalla mia vita, non avevo bisogno di una persona così intorno a me, non al momento che stavo cominciando a creare il mio futuro.

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