25° Storia: Senza pietà

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Sono in dovere di raccontarvi una storia, se non avete alcuna intenzione di sentirla siete pregati di mettere le vostre dita sul mouse e cliccare sulla freccia per tornare indietro cosí da ritrovarvi alla vostra lista di storie paurose senza alcun filo logico.

Ma torniamo a noi, questa storia parla di James. Un normalissimo ragazzo che ama la musica hip hop e sta sempre al computer e le poche volte che non sta a sonnecchiare o a poltrire è a scuola. Molti di quelli che stanno leggendo questa creepypasta sono cosí, abbiate il coraggio di negarlo. Comunque questo James una domenica tornó a casa dopo una giornata di bowling e non trovò i suoi genitori che solitamente stavano a litigare o a fare i lavori di casa ma non se ne fregó molto di quel fatto. Come al solito si diresse verso il portatile ma non si accendeva, qualunque pulsante spingesse non si accendeva, era inutile, eppure il giorno prima lo aveva attaccato alla presa. Allora si diresse verso la televisione ma successe la stessa identica cosa. Cosí andò al piano di sopra per riposarsi e prima che potesse chiudere le palpebre sentí qualcuno che apriva la porta, era sua madre, 'Amore,sono a casa' 'Che strano' pensó James con fare insospettito, sua madre era sempre nervosa ma dal modo di parlare sembrava stranamente rilassata. Scese in cucina ma non vide nessuno solo delle patatine con un biglietto:

'Solo per te'

Quella frase lo inquietó non poco ma non poteva lasciare li un bel piatto di patatine fumanti. Ne diede subito un morso e appena inghiottí il suo corpo cadde a terra ormai morto ma prima che la sua vita si dissolvesse nella fresca aria serale si ricordó di una cosa:

I suoi genitori la domenica erano al lavoro.



Creepypasta - Parte 2Where stories live. Discover now