Capitolo 11

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James è dovuto andare via, i dottori lo hanno mandato a casa perché l'orario di visita era finito. Ho chiesto se poteva rimanere ancora ma hanno detto che ho bisogno di riposo, che devo stare da sola.
Ho provato a dormire ma non ci sono riuscita, ho paura che quella psicopatica venga qua e mi uccida.
Appena chiudo gli occhi la mente si invade di mille Olivia con mille attrezzature diverse per potermi uccidere. Ditemi voi come si fa a dormire in questo modo.
Se ci fosse stato James, sarei stata più tranquilla.
Ho provato di tutto, ma niente. Non riesco a dormire. Chiedere a James di venire è troppo rischioso, potrebbe essere con Olivia e sarebbe un problema, allora per non rischiare invio un messaggio ad Edward.
"Ed, ho bisogno che tu venga qui. Non riesco a dormire, nonostante il sonno infinito. Lo so che è notte fonda ma ti prego vieni."
Sono passati dieci minuti e non mi ha risposto, forse sta dormendo. Mi fa quasi invidia, forse svegliarlo non è proprio la soluzione migliore ma non ho scelte. Se voglio uscire da questo posto devo dormire di conseguenza ho bisogno che venga qui.
Digito il suo numero, al terzo squillo risponde.
«Pronto?»
«Ed... Scusa il disturbo...»
«Viky! Lo sai che è notte fonda? Lo sai che se non c'è un valido motivo...»
«Ed. Ascolta. Io non riesco a dormire, ho troppa paura che Olivia possa venire qua ad uccidermi. Ho bisogno di te qui.»
«Sai che non mi faranno entrare?»
«Tu entrerai. Che lo vogliano o meno.»
«Va bene Viky. Faccio il più veloce possibile.»
«Grazie Ed. Ti adoro.»

***
«Mettiti qui.»
«Viky, non posso. Starò qui sulla sedia.»
«Chi ha detto che non puoi?»
«Lo dico io per te.»
«Ma ho solo una fasciatura.»
«Viky. È meglio se sto qui. Quando ti dimettono dormiremo insieme. Te lo prometto. »
«Uffa. Almeno vieni qui vicino a me.»
Prende la sedia e la sposta accanto al letto, mi prende la mano e ci lascia un bacio. Chiudo gli occhi e dopo poco finalmente mi addormento.

La mattina mi sveglio, Edward mi sta ancora tenendo la mano.
«Buongiorno, hai dormito bene?»
«Buongiorno Ed. Direi di si, tu?»
«Si dai.»
«Meglio così.»
Si alza dalla sedia, lasciandomi la mano, si sgranchisce e poi si avvicina a me lasciandomi un bacio sulla guancia.
«Mi dispiace per tutta questa storia.»
«Non ti preoccupare.»
«Viky, è in ballo la tua vita.»
«Basta che io stia lontana da James.»
«Ma non potrete stare lontani per sempre.»
«Nessuno ha detto che sarà per sempre. Io ho intenzione di farla rinchiudere. Non può essere lasciata così in libertà. So anche che sarà difficile, ma o si fa in questo modo o vivi nella paura. E io caro Edward non ci voglio vivere nella paura, voglio vivere la mia vita.»
«Viky, io non so se sia una buona idea.»
«Ma se stiamo uniti sarà facile.»
«Io non so, se poi scappa?»
«Allora dovresti ucciderla Ed. Ma credo che sia peggio, no?»
«Sì, hai ragione. Allora possiamo provarci.»
«Io ho sempre ragione!»
«Però dobbiamo mettere a punto un piano, nei minimi dettagli.
«Certamente, ma prima devo uscire da questo ospedale.»
«Giusto. Ma pensando ad adesso, che ne dici se prendiamo una bella colazione?»
«Non so, se ti scoprono potrebbero mandarti via.»
«Posso rischiare, al massimo torno dopo.»
«Va bene, cerca di non farti scoprire.
»
«Farò il possibile.»
Dopo svariati minuti torna Edward con due paste fumanti e due succhi di frutta. Una perfetta e dolce colazione.
«Ti adoro.»
«Anche io Viky.»
Dopo aver fatto colazione Edward va via, vuole evitare che qualche medico si arrabbi con me, ma ha detto che tornerà più tardi insieme a James.

Spazio personale
Scusate se il capitolo è corto e anche per il ritardo ma tra una cosa e un'altra mi stavo dimenticando di aggiornare.
Xx

Is It Only Sex? (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora