-save her-

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Continuavamo a comprimerci una all'altro con le unghie piantate nella pelle per la passione e senza parole per il sentimento.I momenti più belli erano quelli del silenzio,quelli in cui si sentivano solo i respiri affannati e le emozioni ci colpivano sul petto dicendoci di smettere di combattere tutto,ma di vivere il momento.Quello era il tempo di lasciar da parte il passato e vivere il presente.
Arrivò con le mani alla cintura dove tenevo tutte le pistole,la slegò in fretta e la buttò per terra."Volevi uccidermi con tutte quelle?"domandò sorridendo e iniziando di nuovo ad accarezzarmi.Non parlava più,era troppo occupato a cercare di levarmi il vestito e io non riuscivo a porre resistenza,non perchè lui mi costringeva,ma perchè,nonostante tutta la paura,io avrei tanto desiderato eliminare tutto quel terrore e amare quel ragazzo come si doveva.Avrei tanto voluto poter amare senza ripensamenti o senza preoccuparmi di arrivare ad un punto in cui,presa dalla paura,avrei dovuto fermarlo.
"Non essere così tanto tesa,lasciati andare.."disse continuando a pressare i suoi baci ovunque.Non ce la facevo,non ce la potevo fare.Lo spinsi lontano da me e corsi via senza dirgli niente.
Corsi in hotel,ero così fuori di me e totalmente tesa,solo io sapevo il perchè.Volevo scappare lontano da lui e restare un po' di tempo a pensare.Mi sembrava ancora di sentire le sue labbra sul mio collo,mi sembrava di essere di nuovo lì,in quella camera disordinata,bloccata dalle sue braccia e ferma a frugare tra i miei pensieri,a chiedermi il permesso di fare quel passo avanti.Iniziavo a pentirmi di essere andata via in quel modo,avrei tanto voluto impormi di superare quella stupida paura che mi frenava e restare con lui.Restare con lui,fare l'amore con lui,dormire con lui.Addormentarmi abbracciata al suo petto nudo,ascoltando il battito del suo cuore,sussurrargli di amarlo proprio nel momento in cui chiude gli occhi e si addormenta,accarezzarlo e baciarlo fino a stancarmi.Quel ragazzo mi aveva completamente cambiata,neanche io mi riconoscevo più.L'unica cosa che ritornava della vecchia me erano i capi firmati e gli occhi grigi.Per il resto,in meno di tre mesi,mi ero tramutata in una persona completamente diversa,passionale e sentimentale.Io non potevo più essere un'assassina,io volevo essere la sua ragazza e basta.Anni e anni passati rifiutando l'amore,avevo sempre pensato che nessun uomo sarebbe mai stato capace di rubarmi il cuore.Io non ero il tipo di ragazza che spruzzava gioia e amore,io ero pessimista e odiavo tutti,soprattutto gli uomini.Odiavo gli uomini con tutta me stessa,perchè mi avevano distrutto l'infanzia,l'adolescenza e a quanto pareva,anche la mia vita.
Quando arrivai davanti all'albergo,trovai degli agenti,quindi non era il caso di avvicinarmi.
Andai di nuovo sulla spiaggia a sentire le onde del mare che si mescolavano con il suono della musica che ascoltavo.Immergevo i piedi sulla sabbia,giocherellando e non facendo caso al vento che iniziava a tirare.La Luna era l'unica a farmi compagnia,era qualcosa di così misterioso e triste,ci vedevo me.I gabbiani iniziavano a volare via ogni volta che mi ci avvicinavo.Eravamo simili,a parte il fatto che loro vivessero in gruppo,mentre io non avevo amici.Tutti i miei amici erano in Brasile e in quel momento sentivo il bisogno di uno di loro,qualunque di loro,per poter parlare.Avrei tanto voluto abbracciarli e parlare a loro di Logan,dire a loro che,come avevano previsto,era venuto un ragazzo nella mia vita in grado di farmi innamorare.Ma non potevo chiamarli perchè li avrei messi in pericolo,li avrei resi miei complici.In quel caso,preferivo soffrire da sola,in silenzio.

Non stavo piangendo,stavo semplicemente versando delle stupide goccioline provenienti dagli occhi.Non erano lacrime,erano acqua e basta.
Quando mi stancai di camminare avanti e indietro per la spiaggia,mi sedetti vicino alla baia e mi immersi nei miei pensieri,appoggiando la guancia alle ginocchia e coprendomi il viso con i capelli.Quel buio era tutto mio.Mio e delle mie stupide riflessioni.
"Cristal.."qualcuno aveva pronunciato il mio nome,ma io non avevo la minima intenzione di voltarmi per guardare chi fosse.Se proprio avrebbe voluto parlarmi,avrebbe continuato anche senza che io lo considerassi.Asciugai in fretta le lacrime per non far notare il mio pianto e continuai a tenere la testa giù per nascondere il trucco sciolto.
Sentii una mano sulla mia spalla che mi accarezzava delicatamente,quello era Logan.Lo avrei riconosciuto anche mentre dormivo,aveva un modo di sfiorarmi che nessuno possedeva.Lui,in ogni suo singolo modo di essere,era unico."Che vuoi?"domandai cercando di tirare fuori lo stesso tono di voce piatto di sempre.
"Ti ho cercata ovunque per tutta la sera."affermò sedendosi di fianco a me e iniziando anche lui a giocherellare con la sabbia.Io non alzai lo sguardo,sapevo bene che era lui e non volevo mostrarmi debole.
"Perchè?"domandai.Il fatto che mi avesse cercata mi faceva venire ancora più voglia di vagire.Le lacrime salivano fino ai miei occhi,le sentivo come avvertivo il mal di gola che si produceva a tenerle ferme.
"Volevo scusarmi."rispose cercando la mia mano,ma io ero fredda,fredda come il ghiaccio,fredda quanto la brezza di mare che si buttava tra i miei capelli tutt'altro che delicatamente.Non risposi e continuai a tenere la testa giù.Lui sarebbe andato via,perchè,di sicuro,non gli importava di me fino al punto di rimanermi vicino anche se ero così tanto distaccata.
"Non sapevo che avessi così tanta paura di farlo..."disse.Stava cercando disperatamente di dare inizio a un discorso sensato con me,ma toccando quell'argomento,non ne sarebbe mai uscita una conversazione.
"Non ho paura."replicai prontamente,dimenticandomi delle condizioni del mio trucco e alzando lo sguardo.Appena me ne resi conto,nascosi il viso con le mani sperando che lui non avesse visto.

Rimase in silenzio,eravamo come due muti.Il miei singhiozzi da pianto erano sordi,non arrivavano al suo udito,per fortuna.
"Perchè sei così spaventata,Cristal?"insistette.
Alzai di nuovo la testa,rivolgendo gli occhi al mare buio e misterioso.Cercavo la risposta giusta tra quelle onde,ma non potevo averla.Mi sarei confidata con lui,avevo capito che se c'era qualcuno a Los Angeles di cui potevo fidarmi,Logan era quel qualcuno.
"Quando avevo cinque anni mio padre morì e.."non riuscivo più a parlare,non avevo neanche concluso una frase e non riuscivo a parlare.Sembrava quasi che ricordarmi del mio passato fosse veramente qualcosa di impossibile."Mia madre lavorava in un ristorante nel quartiere più pericoloso di Brasilia e.."mi interruppi ancora cercando nuovamente di fermare i sentimenti.Mi afferrò la mano e la strinse forte,quasi come se volesse rassicurarmi,come se volesse dirmi di rimanere tranquilla.Lui dava l'impressione di parlare con una stretta di mano."Quel giorno io ero a casa con la mia migliore amica.Abbiamo visto che un uomo era con lei,stava cercando di mandarlo via,lui ha iniziato a..a.."feci un respiro profondo,lui mi guardava dispiaciuto,continuai il mio discorso."Lui le ha fatto di tutto,ha approfittato del fatto che fosse da sola e l'ha violentata,poi l'ha ammazzata,davanti ai miei occhi.Avevo quattordici anni,la mia migliore amica quindici.Eravamo ferme tutte e due a piangere davanti a lui.Al posto di consolarci ha preso Miranda,lei era veramente bella,molto più bella di me,era perfetta.Ha iniziato a farle le stesse cose che aveva fatto a mia madre e ha ucciso anche lei"la mia voce iniziava di diventare sottile."Poi ci ha provato anche con me,ho preso una pistola e gli ho sparato,ma loro due erano già morte."Gli avevo detto tutto,a quel punto sapeva ogni cosa e poteva usare quei fatti contro di me in ogni modo,ma io mi fidavo di lui,sapevo che non sarebbe mai stato così crudele.
"Mi sento un mostro.."mi proferì appoggiando il suo braccio attorno alle mie spalle per cercare ancora di farmi sentire meglio.
"Tu non lo sapevi,non è colpa tua"lo giustificai posandomi sulla sua spalla,ero distrutta.Il calore del suo braccio,quella volta,non riusciva a farmi riprendere il buon umore,non quella volta.
"Lui ha usato il tuo corpo come se fosse quello di una bambola!"esclamò arrabbiato.
"Lui ha ucciso le persone più importanti della mia vita davanti ai miei occhi."risposi."Se solo avessi preso quella pistola prima,io.."iniziai a piangere,non riuscii a fermarmi.Mi avvolse in un caloroso abbraccio,mi strinse forte accarezzandomi le spalle e ripetendomi di calmarmi."Non sono stata in grado di salvarle!"mi mortificai mangiando le mie lacrime."Non è colpa tua,tu hai fatto del tuo meglio" sussurrava sfiorandomi con delicatezza i capelli e stringendomi tra le sue braccia per coprire tutte quelle urla di disperazione che mi tornavano in mente.Lui tirava un pugno alla violenza che era sempre stata presente nella mia vita,buttandola a terra e facendo nascere dei piccolissimi momenti di tenerezza e di pace.Era per questo che mi aveva colpito il cuore,lui era diverso.
Rimase con me tutta la notte,non riuscivo a smettere di piangere.Quello era uno dei miei problemi più grandi:una volta che iniziavo a confidarmi,non riuscivo più a smettere.Lui,però,era bravo.Lui era un ragazzo che io non meritavo affatto.
Restò di fianco a me fino a quando,per le troppe lacrime,non mi addormentai sulla sua spalla morbida e sicura.

Ciao ragazze!Vi è piaciuto il capitolo?
Secondo voi che farà Justin?Userà tutte quelle cose contro di lei,o le terrà nascoste?
Lasciatemi qualche vostro parere,vi prego.

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