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"Il vero amico é colui che dopo la festa rimane con te a riordinare casa."

***
Terzo giorno.

Kat e Harry non si parlarono più dopo la litigata avvenuta a scuola, in casa si evitarono e ognuno cenò per conto proprio.
La mattina successiva quando Kat si svegliò con soli dieci minuti di ritardo trovò la casa deserta.
"Harry é già uscito." Si disse la ragazza mentre controllava fuori dalla porta se ci fosse la macchina del ragazzo.
Kat non pensava che Harry si potesse arrabbiare così tanto per il piccolo scherzo, era addirittura uscito prima per non doverla incontrare.
Questo feriva leggermente la ragazza, ma sicuramente non l'avrebbe fatto notare.
Kat si preparò ed uscì di casa, arrivò a scuola camminando come al solito per dieci minuti.
Davanti il grande portone della scuola c'erano vari gruppi di studenti che chiacchieravano tra di loro, Charlot era seduta su un gradino con una sigaretta tra le labbra mentre osservava il cellulare.
Kat si avvicinò "Buongiorno fiorellino" prese in giro la ragazza.
"Buongiorno a te stronza".
Le due amiche risero, loro non erano quelle classiche ragazze che si chiamavano con nomignoli dolci, ma piuttosto si insultavano, delle volte esagerando anche, ma nessuna delle due se la prendeva mai veramente.
Kat si sedette vicino all'amica.
"Dammene una anche a me".
"Ma come Kat? Tu non eri quella del fumo uccide ? E altre cazzate varie? ". La canzonò l'amica.
"Zitta e dammene una."
Charlot sbuffando prese il pacchetto di sigarette dalla borsa e lo tirò sul grembo dell'amica.
Kat prese una sigaretta e l'accese.
Non era dipendente dal fumo, ma ogni tanto quando era molto tesa l'aiutava ad alleviare lo stress.
Kat si sentiva osservata e mentre aspirava avidamente si guardò in torno trovando due occhi verdi molto famigliari fissarla.
Harry la guardava quasi schifato scuotendo la testa.
Kat sbuffò e spostò lo  sguardo altrove.
Le due amiche finirono di fumare e poi entrarono nella scuola, le ore passarono e Kat non incontrò più Harry.                  Charlot e Kat dopo le lezioni decisero di passare il pomeriggio insieme.                            "Andiamo a fare shopping?" propose Charlot, i suoi occhi si illuminarono e quindi Kat non potè fare altro che annuire.           Le due ragazze arrivarono al centro commerciale, precipitandosi immediatamente nei negozi che più amavano, Charlot amava provarsi qualsiasi cosa mentre Kat andava a occhio con le taglie, la infastidiva il fatto di doversi spogliare e rivestire un miliardo di volte.                        Dopo tre ore,mille vestiti provati da Charlot, e due buste piene di ogni genere di abbigliamento le due ragazze si ritennero soddisfatte e decisero di prendersi una pausa.                      Andarono nel solito bar, dove andavano ogni volta che si trovavano al centro commerciale, le due amiche si sedettero a un tavolino e ordinarono due caffè.                      "Dovresti provare a usare anche alcuni colori nei tuoi vestiti" Disse Charlot.                                     "Il nero mi piace, e poi uso altri colori, tipo il grigio."                     "il nero non è un colore, '  Il nero può essere definito come l'impressione visiva che viene sperimentata quando nessuna luce visibile raggiunge l'occhio, che combina tutti i della luce che stimolano in maniera uguale i tre tipi di recettori sensibili ai colori.'Ti ricordi la lezione di arte?"                
 kat iniziò a ridere seguita da Charlot.                                              "Sei proprio una secchiona Charl". Disse Kat mentre cercava di prendere aria per poi riprendere a ridere. Le due amiche continuarono a chiacchierare fincchè Kat guardò il suo cellulare notando che si erano già fatte le otto di sera.         "Charlot è meglio se torniamo a casa, devo ancora studiare per domani".                                            "E poi la secchiona sarei io, vero?". Chiese Charlot alzando le sopracciglia, e beccandosi un pugno amichevole sulla spalla da parte di Kat.  
 Le due amiche si avviarono alla macchina, salirono e iniziarono a cantare ogni canzone che passava alla radio, in poco tempo arrivarono davanti casa di Harry, lo sguardo di Kat era rivolto inizialmente a casa sua, tutte le luci spente e silenziosa, le mancava  e non avrebbe mai perdonato Margot per averla fatta andare da Harry.
Ma poi il suo sguardo si posò proprio sulla casa di quest'ultimo e rimase molto sorpresa da quello che vide.
Davanti il portico un gruppo di ragazzi chiacchierava, con una birra in mano, e sul lato destro una ragazza,molto poco vestita, piegata in due stava vomitando vicino  a un cespuglio. Tuttele luci della casa erano accese e una musica martellante era diffusa.
Kat sbatte le palpebre più volte e poi si girò a guardare Charlot che come lei era rimasta a bocca aperta guardando la scena.
"Lo stronzo ha dato una festa" sussurrò Kat.
Charlot annuì, poi dette una pacca sulla spalla di Kat e disse " Buona fortuna".
"Grazie stronza" Kat diete un bacio sulla guancia all'amica prese la sua busta e si avviò in quello che aveva l'aspetto di essere un inferno.
Non è che Kat odiasse le feste, ma sapeva benissimo che Harry non si regolava mai,invitava sempre troppe persone, e la maggior parte delle volte le sue feste finivano con la polizia che bussava alla sua porta.
Kat si fece spazio tra le persone che si trovavano davanti la porta principale ed entrò.
Come si aspettava la casa era un disastro, la musica era molto forte, le persone ballavano con in mano drink o bottiglie di birra. C'era puzza di sudore mischiato con fumo, e non solo fumo di sigarette.
La ragazza si guardò un pò in torno e riconobbe alcuni visi familiari, tra cui quello di Niall Horan.
Kat aveva una sorta di fissa per quel ragazzo, aveva il classico aspetto da bravo ragazzo con gli occhi azzurri e i capelli biondi, ma dentro non era così. Questo si poteva già dedurre dal fatto che fosse amico di Harry.
Kat andò verso Niall, e richiamò la sua attenzione toccandogli la spalla, il ragazzo si girò e quando la vide sorrise.
"Ehi Kat, é una bomba questa festa, vero?" chiese il ragazzo, i suoi occhi erano lucidi per colpa del alchol o del fumo, o forse per colpa di entrambi.
"Si una vera bomba-sorrise Kat prima di aggiungere con una voce molto dolce e falsa- Sai dove posso trovare Harry?"
Niall sembrò pensarci un pò sù, poi annuì e con un ghingno che Kat non riuscì ad interpretare disse "É in camera sua, con una ragazza."
"Grazie Horan" Kat diete una pacca sulla spalla del ragazzo e sgattaiolò via.
Salì le scale e andò dritta davanti la porta della camera del ragazzo, mise la mano sulla maniglia e con un colpo sicuro aprì la porta trovandosi davanti una scena disgustosa.
Harry era in piedi davanti al letto e una ragazza era in ginocchio davanti a lui mentre gli ciucciava il cazzo.
I due sentendo la porta aprirsi si girarono verso essa trovando Kat con una mano sulla sua bocca.
Kat sentì il vomito salire per la gola, e una strana sensazione prendere posto in lei.
Sapeva che non avrebbe trovato Harry a chiacchierare con la ragazza, ma una parte di lei sperava di trovarlo da solo.
"Che cazzo fai Kat?-Urlò Harry dopo essersi ripreso dallo shock iniziale - Si bussa ,cazzo."
"S-Scusa io-" Kat per la prima volta balbettò, si chiuse la porta alle spalle e andò in camera sua.
Kat non era quel tipo di ragazza che scappa dai problemi, ma per qualche ragione si era bloccata davanti la scena di Harry e quella ragazza.
Kat si mise sul letto, prese le cuffiette ed iniziò ad ascoltare della musica, degna di essere chiamata come tale e non un suono martellante che si ripete coma la musica che riecheggiava in tutta la casa.
Kat si addormentò, senza neanche rendersene conto.
Si risvegliò verso mezzanotte  le cuffie erano ancora nelle sue orecchie, così le levò aspettandosi dei suoni venire dalla casa, invece regnava il silenzio.
Kat si alzò e scese in salotto, la casa era deserta e se non fosse stato per la confusione non si sarebbe mai detto che lì fino a qualche ora prima c'era stata una festa.
La ragazza trovò Harry intento a raccogliere bicchieri dal pavimento.
"Harry?" Lo chiamò lei.
"Ti sei svegliata - il tono non sembrava affatto quello di una domanda quindi Kat annuì appena- É arrivata la polizia, chiamata dalla merdosa famiglia Jams, per il troppo frastuono."
"Sapevo sarebbe successo- disse Kat iniziando ad aiutare Harry a ripulire- Mi dispiace per prima, sai nella tua camera".
Harry guardò la ragazza, i suoi occhi ancora leggermente lucidi per l'alchol, le sorrise e poi disse "a me dispiace per quello che hai visto."
Kat annuì.
I due rimasero in silenzio a sistemare la casa e poi andarono a dormire scambiandosi un sorriso prima di entrare ognuno nelle rispettive camere.
Forse Kat poteva veramente provare a non odiare Harry per il resto di quelle due settimane.

                                                                                                                            


Neighbor. ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora