-11- Bloody Mary

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«Credo conosciate la storia di Bloody Mary.

Ma sono sadica, perciò ve la racconto lo stesso.

Avete presente quelle storie che parlano di bambini morti dopo aver fatto un giochino con uno specchio?
Si dice che se a mezzanotte tu spenga le luci del bagno, a casa solo, accenda una o due candele (fattore facoltativo) e dica tre volte (ad aumentare il volume della voce) "Bloody Mary", davanti allo specchio, troverai oltre che al tuo riflesso e a quello dello sfondo, quello di una ragazzina. Bloody Mary.
Non parlo di The Ring, o una ragazza satanica con sangue addosso e capelli di fronte alla faccia.

Una semplice ragazzina.

Sono le 23:57. Vuoi fare quella sfida. Ma perché? Vuoi e basta. Magari ti ha convinto qualcuno, magari sei solo curioso. Ci pensi.
Sono le 23:58. Hai deciso. Vuoi farlo. Niente spiegazioni.
Sono le 23:59. Aspetti un minuto. Accendi due candele di cera con un accendino, vai in bagno e le poggi ai lato dello specchio. Forse accanto al lavandino. Non lo sai. Non capisci nulla, stai riflettendo a cosa fare dopo. Ma perché?

Sono le 00:00.
Spegni le luci del bagno.
Ti piazzi davanti allo specchio. Quasi ti piace, quest'atmosfera che crea la fievole luce delle candele.
Lo dici, poco convinto.
"Bloody Mary" ti trema la voce.
"Bloody Mary" hai alzato il tono della voce.
"Bloody Mary" hai detto infine in tono deciso.

Nello specchio appare una figura. Una bambina. È lei. Appare come se fosse dietro di te.

Sei spaventato, non la vedi bene in volto perché sei davvero impanicato. Ma l'hai voluto tu.

Sei bianco, sudi freddo.
Ti accorgi che lei è con te solo nel riflesso, il che ti rassicura.
Ma perché, aspetta: è nel riflesso e non nella realtà?

Nel panico più totale urli più forte che puoi, ma nessuno ti sente, sei solo a casa.

Sei pietrificato, pensi a dove poter scappare ma è proprio un problema. Non puoi andare da nessuna parte, specie a quest'ora.

Prendi coraggio. Ti giri dietro di te: non c'è nessuno.

Ti rigiri verso lo specchio.

È lì. Ancora lì. Sei ancora più spaventato.

Il tempo di sbattere le palpebre, e però, la bambina non c'è più. Il vetro è spaccato a forma di sagoma di persona.

E ora chi glielo dice a tua madre, quando è a casa, che lo specchio del bagno è spaccati a forma di ragazzina?

E chi glielo dice, che ti ha ucciso un attimo dopo esserti svegliato da questo orribile, tremendo incubo l'indomani mattina, con la faccia scuoiata e il vetro dello specchio del bagno spaccato?

Non io. Ho impegni. Ho ancora pezzi di vetro addosso.»

HORROR STORIES - CREEPYPASTA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora