Capitolo 29

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Ero ancora lì..
Una parte di me, voleva andarsene via, di corsa!
Un'altra, voleva restare, perchè lì, c'era Brad e non volevo lasciarlo solo!
Mi avvicinai all'auto, ma mi fermai quando sentì delle urla..
Tornai indietro e mi guardai intorno.
Svoltai l'angolo della casa, continuai a camminare e, tra gli alberi, trovai un piccolo rifugio.
Avvicinai l'orecchio..
Sentì il pianto disperato di una donna.
Avvampai, andai nel panico.
Non potevo andarmene!
Feci, la prima cosa che mi venne in mente e che l'istinto mi spinse a fare.
La porta, era coperta da spazzatura.
Tirai via tutto.
Vidi la porta.
Staccai, un pezzo di legno che bloccava la serratura.
Esausta, misi i capelli dietro l'orecchio e con il respiro affannoso e il cuore a mille, misi un piede sulla porta e tirai forte.
Tirai, tirai forte e dopo pochi tentativi, vidi la porta aprirsi!
Caddi all'interno, alzai il viso.
Era un vera discarica, piccola, buia, sporca.
Lì, seduta su della spazzatura, c'era una ragazza di circa 25 anni, in lacrime.
Mi guardava stupita.
"Chi sei?" disse spaventata
"Shh, shh!" le feci segno di tacere!
"Dobbiamo andare, ma devi essere veloce, altrimenti ci scopriranno!" continuai a sussurrare.
"Credevo fossi uno di loro, non puoi immaginare cosa mi hanno fatto, sono animali!" disse piangendo.
"è tutto finito!"
Le presi le mani e la aiutai ad alzarla.
Appoggiò un braccio, intorno alle mie spalle, cercai di farle strada.
Non riusciva a camminare bene..
Ero terrorizzata, se mi avessero vista, avrebbero preso me, lei e... chissà cosa avrebbero fatto a Brad.
No, Brad no!
Mi guardai intorno e cercai di accellerare.
"Veloce, veloce!" sussurrai, tenendo parte del suo peso sulle mie spalle.
Raggiunsi la macchina, la ragazza si sdraiò dietro, mentre io mi misi alla guida.
Le chiavi non c'erano.
Per un attimo, pensai fosse la fine, fino a quando mi ricordai di averle in tasca.
Sospirai e velocemente le inserii, partimmo!
Non ero eccellente alla guida, ma volevo solo allontanarmi da lì!
"Chi sei tu?"
"La tua salvatrice!" dissi terrorizzata.
"Grazie, grazie mille! Mi hai salvato la vita!"
"Non farne parola con nessuno chiaro? Stiamo rischiando la vita, entrambe!" dissi, capendo solo adesso, cosa stavo veramente facendo.
"Perchè lo stai facendo?"
"Perchè sono umana. Non piangere più.." dissi guardandola per un attimo per poi riprendere a guidare.
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Estate CriminaleWhere stories live. Discover now