Capitolo 31 - Il mio filo rosso.

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Sorride.

"Sai una cosa?" dice. "Alison è proprio stupida, come ha fatto a non amarti?"

Ridacchio.

"Però la ringrazio, perché se l'avesse fatto ora tu apparterresti a lei." aggiunge.

Scuoto il capo.

"Ti sbagli." dico. "Se ti avessi incontrato stando con lei, mi sarei innamorato lo stesso di te." aggiungo.

"Come fai a dirlo?"

"Due persone destinate, si incontreranno sempre in qualsiasi modo, luogo, tempo." dico.

"Io e te siamo destinati a stare insieme quindi?" sorride.

"La leggenda del filo rosso del destino la conosci?"

"No, qual è?" chiede.

"Secondo la tradizione, ogni persona porta, sin dalla nascita, un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega in modo indissolubile alla propria anima gemella. Il filo ha come caratteristica quello di essere lunghissimo, indistruttibile e invisibile e serve a tenere unite due persone destinate prima o poi ad incontrarsi e a stare insieme per sempre.
Può succedere che per la sua lunghezza, il filo possa aggrovigliarsi e quindi creare non poche difficoltà ai due innamorati prima che possano ricongiungersi l'uno all'altra ma è certo che qualsiasi sia l'ostacolo saranno sempre uniti e legati nel cuore e nell'anima." spiego.

Tini sorride.

"Chi ha l'altra parte del tuo filo?"

"Che domanda scontata, tu. Sei tu la mia anima gemella, sei tu quella che ha da sempre l'altra parte del mio filo rosso." dico, avvicinandomi.

"Quasi quasi lo vedo, tra le nostra dita sai?" ridacchia.

"Ma si certo, vieni qui."

La attiro a me, e la bacio, lasciando cadere tutto ciò che ci è passato addosso.

Tutto quello che ha provato a dividerci.

Tutte le lacrime.

Tutte le litigate.

Ogni cosa.

Il destino non si sbaglia mai.


Point of view of Tini

Odio il sabato mattina, non so mai cosa fare.

E odio non saper cosa fare perché papà mi manda a fare la spesa.

E odio andare a fare la spesa, perché le buste pesano troppo.

Si, odio molte cose.

Questo sabato sarà noioso, Jorge non c'è tutta la giornata, va dai suoi nonni in campagna.

Mi sono accorta che da quando l'ho incontrato, affido le mie emozioni a lui, nel senso che se non c'è sto male, se lo vedo sto bene.

Mi basta un suo sguardo per essere felice, e per dimenticare ogni cosa.

Mi basta un suo sguardo per capire cosa prova.

Paradise||JortiniWhere stories live. Discover now