Vita

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Nonstante tutte le previsioni catastrofiche che ci eravamo immaginati passano sette anni di tranquillità.
Sette anni di incubi per Drake vorrei aggiungere visto che il piccolo Zack non lo lascia respirare un secondo.
Ormai i bambini sono grandi, i gemelli fin da subito hanno dimostrato di avere due caratteri molti differenti, Zack è sempre vivace e spesso ci ritroviamo a sospirare dalla disperazione perché non perde mai le energie.
Joseph invece è molto tranquillo, se fosse per lui dormirebbe tutto il giorno con il viso nel mio seno, in confronto al gemello non è molto legato al resto della famiglia, con Drake parla poco e con gli altri non dice neanche una parola, lo hanno sentito parlare solo perché si rivolgeva a me.
Intanto Nicholas ormai ha raggiunto la maggiore età con Tom e per ora sono indecisi se avere un branco tutto loro oppure entrare in quello di Drake o di Alex.
Ora io sono sdraiata sotto un albero nel bosco, Joseph è tra le mie braccia mentre tiene tra le mani un fiore, Drake invece sta aiutando Zack a salire su un albero.
-Attento ometto o cadi-
Lui annuisce distratto mentre afferra un ramo con la mano.
-Drake fallo scendere dobbiamo tornare a casa ora-
Lui mi sorride dolcemente e porge le braccia al nostro cucciolo.
-Dai Zack vieni da papà-
Lui subito sorride e si lancia tra le braccia del più grande che lo afferra al volo.
Io accarezzo lentamente la testa bionda di Joseph e gli do un bacio sulla tempia.
-Andiamo piccolo-
Lui mi guarda tristemente e mi porge il fiore che ha tra le mani.
-Ora riposi un po' poi torniamo a vedere altri fiori ok?-
I suoi occhi si riempiono velocemente di lacrime.
-Dai Joseph poi ti faccio vedere anche gli uccellini ok?-
Lui fa una piccola buca nel terreno e ci mette il fiore in modo che non cada poi mi stringe le braccia al collo facendosi trascinare su con me.
Raggiungo Drake e cominciamo a camminare verso casa.
-Non ti senti un po' vecchia in questi momenti?- mi chiede il mio compagno sorridendo.
-Poco, abbiamo comunque la stessa energia di un tempo, se non fosse per i nostri figli nemmeno me ne accorgerei-
-Mamma...- guardo Jo curiosa e lui mi indica un punto imprecisato alle mie spalle.
-Dove piccolo?-
Lo metto a terra e comincio a seguirlo fino ai piedi di un albero.
A terra davanti a questo c'è un nido d'uccello con dentro tre piccoli uccellini.
Jo li guarda curioso e poi si avvicina lentamente.
-Non dovrebbero stare su?- ci chiede lui.
Drake mette a terra Zack e prende il nido in mani.
-Già, ora lo mettiamo apposto-
-No aspetta-
Jo si inchina a terra verso qualcosa poi torna da noi mostrandocela.
Tiene tra le mani un altro uccellino, ma questo purtroppo è morto probabilmente a causa della caduta.
Io mi abbasso alla sua altezza e guardo Joseph tristemente.
-Piccolo lui non ce l'ha fatta. Non possiamo rimetterlo sul nido-
Il mio cucciolo mi guarda tristemente mentre i suoi occhi si riempiono di lacrime.
-Ma non vale. Non è stata colpa sua-
-Lo so piccolo, ma ormai non possiamo fare più niente-
Mentre Drake rimette il nido sopra i rami che probabilmente lo sostenevano io e i bambini formiamo una piccola buca dove mettiamo l'uccellino, poi lo ricopriamo.
-Mamma...- Jo torna tra le mie braccia mentre comincia a singhiozzare.
-È ingiusto-
-Lo so piccolo, ma non possiamo farci niente. È la vita-
-Non mi piace la vita mamma-
-Tutti ogni tanto odiano la vita. Ma poi su va avanti. Gli essere viventi sono forti-
Lui mi guarda tristemente mentre Drake gli bacia dolcemente la testa.

A casa Zack prende un peluche e lo lancia per aria sorridendo.
-Giochiamo!- quasi urla.
Drake lo guarda disperato.
-Ora riposiamo un po' ok?- gli risponde stanco.
Il piccolo però non è della stessa idea e sale sul tavolo guardandolo male.
-Voglio giocare!-
Io me la ridacchio mentre tengo Jo tra le braccia che si è già addormentato.
-Per favore... ora papà è stanco-
Il mio povero compagno si siede e mi guarda in cerca di soccorso.
Io non posso fare niente purtroppo visto che Zack è più testardo di un mulo.
-Sei l'alfa no? Gli alfa non si stancano mai!-
Drake lo guarda con un sopracciglio alzato.
-Chi ti ha detto una cosa del genere? Proprio perché sono l'alfa mi stanco più facilmente-
-Quando prenderò il tuo posto conquesterò tutto il mondo e ogni essere vivente quando mi vedrà sarà felice e mi dirà "buongiorno alfa"-
A questo punto scoppio a ridere guadagnandomi un'occhiataccia molto buffa da Zack.
Cos'è questa dittatura?
-Vuoi prendere il mio posto piccolo indisciplinato?- ridacchia Drake.
-Certo. Tu sei vecchio-
Io mi trattengo con una mano per non svegliare Joseph, ma se potessi penso che lacrimerei dalle risate.
-Io vecchio? Vuoi vedere come sono vecchio?- dice Drake alzandosi dalla sedia e sporgendosi pericolosamente verso Zack.
Lui scende dal tavolo e scappa con le braccia in aria mentre il mio compagno lo rincorre.
Passano minuti di risate finché il piccolo non si addormenta di botto tra le braccia del mio compagno.
Succede sempre così, quando meno te lo aspetti chiude gli occhi e si addormenta senza lasciarti il tempo di dire "se" o "ma".
Portiamo i bambini nella loro camera e andiamo nella nostra, visto che siamo stanchi anche noi.
-Allora vecchietto vuoi che ti faccia un massaggio?-
Lui mi guarda male, ma io non riesco a trattenere le risate.
-Anche tu sei vecchia eh-
Lo guardo con un sopracciglio alzato.
-Tu sei il mio compagno Drake, sai quanti anni ho veramente, ma nessun bambino mi ha mai detto che sono vecchia-
Senza rendermene conto finisco con la schiena sul materasso mentre il mio compagno mi sovrasta completamente.
-Vuoi sentire come sono vecchio amore?-
Comincia a baciarmi il collo mentre con una mano mi alza di poco la maglietta su un fianco.
-Non vale, avevi detto che eri stanco-
Lui mi sorride forbo.
-Ma io lo sono. Solo, ammettiamolo, nessuno è mai stanco per questo-
E detto questo mi bacia appassionatamente impedendomi di rispondere.

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