capitolo 11

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-stai calma Syria, ci deve essere qualche spiegazione!- Eravamo in quella dannata camera da piu di 2 ore e ancora non avevamo trovato la spiegazione al mio improvviso cambiamento.

- dobbiamo assolutamente trovare una soluzione, conciata cosi non potro' di certo tornare a casa- lo fulminai con lo sguardo.

-bhe mi sembra ovvio, non tornerai all'inferno fino a che non sistemeremo questa cosa-

- ho i giorni contati genio- alzai gli occhi al cielo sbuffando.

- in realta' ci sarebbe un modo per sapere piu informazioni- disse grattandosi il mento e fissandomi.

- e quale sarebbe?- chiesi incuriosita

- dobbiamo parlare con un arcangelo, un mio amico di vecchia data- feci una smorfia, "amico di vecchia data mmm questa cosa mi puzza". Adrian mi fisso' con piu intensita' e sorrise.

- sta tranquilla, non ti accadra' niente-

-non ho paura, e di certo non ho bisogno di te se non per questo problema- dissi tagliente. Lui sembro' offeso ma si riprese subito.

-bene allora andiamo- per tutto il traggitto non smettevo di pensare a questo suo amico.. Mi suonava familiare, ma pensandoci bene io non ho incontrato mai un arcangelo apparte Michele, ma non credo che sia lui. Allora perche sento che il mio cuore e' stretto in una morsa? perche sento come se stessi facendo la scelta piu sbagliata di tutto questo casino?

-Syria? Mi stai ascoltando?- chiese Adrian fermando la sua ferrari davanti a una piccola casetta in mezzo al bosco.

- siamo arrivati?- chiesi ignorando la sua domanda.

- si siamo arrivati. Ma mi raccomando comportati bene- " ma dico io sono un cane?" Lo guardai male e mi limitai a scendere dalla macchina. Stavo per suonare il campanello quando Adrian mi si affianco' e mi precedette. Pochi secondi dopo ci apri' un ragazzo. Era moro con gli occhi smeraldo, aveva i lineamenti decisi, la sua carnagione era un po abbronzata, ma quello che mi destabilizzo' del tutto furono i sentimenti che trasmettevano suoi occhi: dolcezza e un amore infinito. Probabilmente ero rimasta imbambolata a fissarlo perche poi Adrian mi diede una gomitata. E il ragazzo sorrise dolcemente. "oddio credo di poter tranquillamente svenire...No svegliati Syria e' solo un ragazzo e tu sei piu forte"

- Possiamo entrare Uriel? e' urgente- e' questo il nome del ragazzo? Uriel? a questo nome avvertii una fitta al cuore. Il suo viso... i suoi occhi.. mi erano tremendamente familiari. Ma sono sicura che non l'avevo mai visto.

-si certo scusatemi- "oookaay se prima potevo svenire adesso sono ufficialmente morta. La sua voce e' cosi.... sexy... cosi calda e profonda. Okay adesso basta con questi pensieri ed entra dentro quella maledetta casa" Cosi mi imposi di camminare ed entrai seguita da Adrian e ehm Uriel.

- a cosa devo questa visita?- chiese guardandomi. Il suo sguardo era cosi intenso che mi costrinse a distogliere il mio. Questo mi destabilizzo' un po, nessuno era riuscito a farmi distogliere lo sguardo, lo facevano sempre gli altri.

- come avrai capito, questo problema ha a che fare con Syria- disse Adrian indicandomi. Uriel percorse con lo sguardo tutto il mio corpo e la sensazione era come se fossi nuda. Sentii che il mio viso stava andando a fuoco, probabilmente stavo arrossendo... "cheee!?!?! ma ti senti quando parli? Tu non arrossisci mai! e togliti quel sorriso ebete dalla faccia, ti ricordo che e' un arcangelo. Un tuo nemico!" per una volta la mia coscienza aveva ragione. Cosi gli diedi ascolto.

- si infatti l'avevo capito...- cercai di non far scontrare i miei occhi con i suoi. Ma una domanda compari' nella mia testa. Perche questo ragazzo mi fa questo effetto?.

- hai qualche risposta o spiegazione?- la voce di Adrian era impaziente e invece quella di Uriel era calma e dolce.. " frena gli ormoni Syria!"

- bhe la risposta e' una sola. Si e' parzialmente trasformata- io a quel punto sollevai lo sguardo verso di lui e mi scontrai contro l'intensita' dei suoi occhi. Un sorriso mi usci' spontaneo e non so nemmeno il perche. Cosi mi affrettai a toglierlo.

-cosa vorrebbe dire?- chiesi sussurrando. Lui mi sorrise e si avvicino' di un passo a me.

- vuol dire che la tua parte angelica si stava per manifestare completamente ma tu l'hai respinta all'ultimo momento, ma ora la tua parte buona possiede meta' del tuo cuore e ha dato vita a questi cambiamenti- spiega pazientemente

- come si fa a toglierla? o perlomeno ad allontanarla?- chiesi

- non si puo. Possono solo che aumentare questi cambiamenti- e immediatamente mi compari' una frase nella mia testa "il bene vince sempre sul male"

-cazzo- borbottai. Uriel scoppio' a ridere e un brivido percorse la mia schiena e sorrisi anche io.

-quindi che faccio? non posso ritornare all'inferno- mormorai. Uriel misi avvicino' e mi mise le dita sotto al mento costringendo i miei occhi a incontrare i suoi.

-puoi sempre rimanere qui. Se vuoi ti posso ospitare in questa casa- disse dolcemente.

- grazie Uriel- sussurrai perdendomi in quegli occhi verdi.

- bene allora io mene posso pure andare. Grazie Uriel alla prossima.- disse Adrian uscendo dalla porta. Ora eravamo solo io e Uriel e non so perche ma la cosa mi imbarazzo' molto. "saranno giorni moolto lunghi"



LA DEMONE DAGLI OCCHI AZZURRIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora