capitolo 9

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ADRIAN'S POV

Guardavo impotente la figura immobile di Helena o dovrei dire Syria... Dopo quello che era successo la scuola si svuoto', ma alcune persone li presenti mi impedirono di usare i miei poteri angelici e cosi la portai in infermeria. Erano passate due ore oramai e l'unica cosa che vedevo ora era il corpo pallido della demone. Pareva che non respirasse, ma la cosa che mi incuriosi' era l'enorme potere che aveva dentro di se...

FLASHBACK

-perche sei diventata cosi?- chiesi guardandola.

-cosi come?- chiese guardandomi negli occhi... e ammetto di essermi perso un secondo in quelle pozze azzurre.

-cosi maligna. So chi eri Serena, e so che eri una persona gentile non cosi- oramai ero deciso a farla ritornare dalla parte giusta...

Lei abbasso' la testa e poi la rialzo' e la prima cosa che notai fu il colore degli occhi... da azzurri erano diventati blu scuro, sembravano neri.

-tu non sai niente!- mormoro'. Ma non mi feci intimidire dopotutto lei doveva tornare dalla parte nostra.

-oh si che so. Di piu di quello che sai tu- lei mi guardo' male ma continuai -so che qualcuno ti ha cancellato dei ricordi importanti- lei assotiglio' gli occhi, oramai divenuti neri e ebbe degli spasmi. Percepivo il suo calore e la sua rabbia e poco dopo anche l'intero corridoio si surriscaldo'. Era come se delle fiamme lo stessero bruciando, e infatti anche gli allarmi antiincendio suonarono e rilasciarono l'acqua. Ma il mio sguardo era puntato su Syria e sulla sua pelle.... l'acqua rilasciata dai sensori a contatto con la superfice di Syria evaporarono in un istante. Poi lancio' un urlo cosi forte da rompere i vetri e spaccare tutto quello che stava intorno a se. Gli occhi della demone erano bianchi e una luce accecante si propago' dal suo corpo andando a inondare l'intero corridoio. Ma fu questione di pochi secondi dopodiche cadde a terra,mentre i ragazzi correvano verso l'uscita.

FINE FLASHBACK

Decisi di parlarle certo che..ovunque lei fosse con la sua mente l'avrebbe ascoltato.

-hey Syria, so che non e' un buon momento per parlare... pero' ti devi svegliare,comincio a preoccuparmi. Lo so che un angelo non dovrebbe preoccuparsi di una demone pero' so che dentro di te hai ancora la tua parte angelica, e giuro su tutto quello che ho di piu caro che riusciro' a fartela emergere..- Fisso' il suo viso cercando invano di scorgere qualche segno di vita, o di veder aprire quegli occhi che tanto gli piacevano.... Gli prese la mano fra le sue e continuo' a parlarle

-Syria mi senti? so che stai li dentro..- un ringhio fuoriusci' dalle labbra di Syria, e lentamente apri' gli occhi e li fisso' in quelli di Adrian. Mi resi subito conto del colore degli occhi della demone: erano celestini quasi bianchi.

- Adrian- mormoro' lei.

-ehi come stai?- lei lo ignoro' e sposto' lo sguardo sulle mani intrecciate alle sue.

- lasciami la mano- sussurro' guardandolo negli occhi. annui' e Syria si alzo' dal letto.

-sei troppo fragile adesso.. dove credi di andare?-

- a casa- e una risatina gli usci' dalla bocca. Subito dopo si prese la testa fra le mani e barcollo'. Mi materializzai subito accanto a lei e gli misi le mani sui fianchi per sorreggerla.

-n-non mi s-sento t-tanto bene- e sveni'. "cavolo di nuovo! ma cosa sta succedendo?"

SYRIA'S POV

Mi ritrovai in uno spazio bianco. Poi vidi una figura in lontananza che si avvicinava rapidamente.

-chi sei?- Urlai. Ma la figura non rispose e in men che non si dica mi fu davanti ai miei occhi. Era una ragazza incredibilmente bella. Aveva i capelli biondi lucenti, la carnagione bianca, e gli occhi verdissimi. Indossava un vestito anch'esso bianco che gli arrivava a meta' gamba. Non avevo mai visto una donna cosi, ma dentro di me quella figura mi era familiare... Stava li a fissarmi con quei grandi occhioni verdi...

- chi sei?- chiesi un altra volta. Lei scoppio' a ridere, una risata cristallina che mi fece venire i brividi lungo la schiena.

-mia cara... io sono te- e sorrise facendo emergere dei denti bianchissimi. Ma la cosa che mi spavento' e che forse risuono' alquanto ridicola era la frase che aveva detto. "mia cara... io sono te"

- non credo- Lei continuo' a sorridermi e si fece un passo avanti piu vicina.

- Mi chiamo Serena giovane demone- "serena...oddio" mi misi una mano sulla bocca e soffocai un grido.

-si proprio cosi, e sono qui per farti ricordare- comincio' ad illuminarsi..

- e sentiamo cosa dovrei ricordare?- la sua voce muto' e si fece piu profonda e delicata, i suoi contorni cominciarono a sparire

-tu devi ritornare com'eri- All'improvviso compresi quello che stava per fare..

-tu non farai un bel niente. Sto bene cosi- ringhiai allonatanandomi.. ma per quanto potessi allontanarmi la luce si fece piu vicina.

- Il male perde sempre mia cara e non appena avrai accettato questo nel tuo cuore diventerai completamente cio' che eri- Prima che potessi replicare la luce mi raggiunse e mi avvolse. Sentii improvvisamente caldo e un forte dolore al petto mi fece piegare in due dal dolore. Urlai ma per quanto potessi urlare nessuno mi senti'...


LA DEMONE DAGLI OCCHI AZZURRINơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ