Capitolo 2

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-Miller.- Sento una voce chiamarmi. -Azure.- Continua, non smette. -Cazzo Azure, sveglia!- All'urlo riprendo conoscenza, notando con piacere che tutti gli sguardi sono rivolti a me. Incluso quello della professoressa.
-Grazie Baker. Non saresti potuto essere più silenzioso di così.- Lo guardo male.
L'insegnante fa finta di niente e continua la lezione, senza badare al solito chiacchiericcio di sottofondo.
-Dormito bene?- Ridacchia Haner.
-Molto simpatico, Testa D'ananas.- Lui smette di ridere e riflette sulla mia battuta, per poi guardarmi scioccato.
-Hai osato insultare la mia capigliatura?-
-L'ho fatto davvero?...mh, si.- Questa volta rido io, e l'espressione sul suo viso non fa che peggiorare la situazione.
Mi dà un pugno sulla spalla, che io ricambio con un schiaffo sul petto, che a sua volta viene ricambiato da uno scappellotto.
Veniamo interrotti dalle grida della professoressa: -Miller e Haner, nell'ufficio del preside!-
Fisso Brian, che si offre come guida per il tragitto verso l'ufficio. Deve essere una sua abitudine andare dal preside, vista la sua spensieratezza.
-Prego, principessa.-
-Non so se ringraziarti o picchiarti.-
-Mi ringrazierai presto.- L'ultima frase la sussurra, quasi per non farmi sentire.
L'uomo calvo di ieri si gira, rivelando un volto stupito al mio ingresso.
-Miller, ti sei già fatta trasportare da Haner?- Esordisce, guardandolo male.
-In realtà ha iniziato lei.- Ribatte.
-Ma sei stato tu a darmi il pugno!-
-Però hai cominciato tu a prendermi in giro per i capelli!-
Il preside ci guarda, proprio come si guardano due bambini, e batte forte la mano sul banco.
-Smettetela! Non tollero questo comportamento da dei ragazzi della vostra età! Oggi pomeriggio rimarrete qui per pulire i bagni. Chiaro?-
All'ultima affermazione io e Haner ci fissiamo.
-Io non passo il pomeriggio chiusa qui, con lui per di più.-
-Vedrai che ti piacerà, bambolina.- Il nuovo soprannome mi fa venire un conato.
Bambolina? Sul serio?
-Queste effusioni amorose scambiatele altrove. Il mio ufficio non è un luogo opportuno; e adesso, fuori.- Ci butta fuori dalla piccola sala.
Non posso credere che sarò rinchiusa a scuola con lui...per pulire i bagni!
-Dai, sarà divertente. Convincerò James e Matthew a rimanere...- Le sue parole rimbalzano nella mia mente.
Sono ancora troppo scombussolata per capire.
Arriviamo in classe, dove troviamo solo Jonathan e Zachary. Probabilmente stavano aspettando Brian.
-Io e la principessina dobbiamo rimanere qui a pulire i bagni, dopo l'orario scolastico.- Ride.
I suoi amici gli battono il cinque, e si lasciano sfuggire qualche battuta di cattivo gusto.
-Bene, adesso andiamo a mangiare!- Esordisce Zacky, facendo ridere anche me.
Mentre sto uscendo dalla porta, sbatto al ragazzo con gli occhi verdi, Matt, che è seguito a ruota da Jimmy.
Lo ignoro e mi avvio verso l'aula di letteratura. Quanto meno, lì non dovrò sopportare nessuno di quei cinque caproni.

Brian's Pov

Azure sbatte goffamente contro Matt, che viene subito spostato dalla piccola ragazza assieme a Jimmy.
Che carattere.
-Amico, ci sei?- Zacky mi sventola una mano davanti alla faccia, facendomi smettere di sorridere come un cretino, probabilmente.
-Si.- Rispondo.
-Ma dove andava così di fretta?- Mi domanda poi il gigante.
-Probabilmente a mangiare, da come ha riso quando Zacky ha parlato di cibo.- Sghignazzo.
-Mi sembri di buon umore...è successo qualcosa?- Jimmy mi assesta un pugno sulla spalla.
-Se ti dico che devo rimanere qui con Azure, dopo la scuola, che mi rispondi?-
-Ti rispondo che non devi fare il coglione!-
Lo fisso e scoppio a ridere.
Usciamo anche noi dall'aula, dopo esserci resi conto dell'assenza dei nostri amici.
Ci dirigiamo verso la mensa e incrociamo le due gemelle, Valary e Michelle.
-Buongiorno, Brian.- Michelle mi rivolge un languido sorriso. Credo proprio che si senta troppo importante nei miei riguardi.
Il fatto che ci sia andato a letto un paio di volte, non la giustifica ad auto eleggersi come mia fidanzata...o qualcosa del genere.
-Ciao. Addio.- In questo momento mi sento molto Azure.
La bionda mi squadra e se ne va, sculettando per attirare la mia attenzione, seguita dalla sorella.
-Sinceramente, non so chi sia più troia tra quelle due.- Mi sussurra Rev, ridendo.
Rido anche io e faccio spallucce.
Entriamo nella grande sala, e subito sento leggeri sghignazzi da parte delle ragazze al mio passaggio.
-Ciao Haner.- Una rossa mi saluta, e io ricambio con un gesto di mano.
Aguzzo lo sguardo e subito riconosco i capelli di Azure. Quei capelli scoloriti.
-Dove vai? Gli altri sono dall'altro lato.- Rev mi ammonisce, facendomi rendere conto del fatto che mi sto dirigendo verso il tavolo semivuoto.
-Non fa niente; digli di venire da noi.-
Altri dieci passi e arrivo dalla ragazza.
-Buon appetito principessa.- La sorprendo da dietro, e quando si volta noto della salsa all'angolo della sua bocca, che subito mi appresto a levare con il pollice.
La ragazza mi fissa, finisce il boccone e mi risponde: -Ciao. Devi rompere anche qui?- Un leggero sorriso si forma sul suo viso.
-Già.- Mi siedo vicino a lei, mentre dal lato opposto viene bloccata da Jimmy.
Le prendo di fretta il panino dalle mani e strappo un gran morso.
-Ma che schifo!- Esclamo dopo aver mandato giù.
-Già.- Ridacchia.
Passano al massimo cinque minuti, e ci raggiungono anche gli altri.
-Ma come ti è venuto in mente?- Esordisce all'improvviso Vee.
-A fare cosa?- Risponde Azure.
-A tingerti i capelli di azzurro.-
-Tu mi stai chiedendo questo? La stessa persona che ha i capelli rosso fuoco?- Ride ancora.
Che bella risata.
I nostri discorsi poco intelligenti, vengono interrotti da una vocina stridula che conosco fin troppo bene.
-Ragazzi, cosa ci fate con quella nuova?- Michelle mi poggia una mano sulla spalla, e poi si prende la libertà di sedersi sulle mia gambe.
Subito la sposto, costretto ad avvicinarmi ad Azure.
-Piacere, comunque.- Scocciata, la bionda rivolge la parola alla piccola ragazza al mio fianco, che in risposta la squadra da capo a piedi, o almeno ci prova.
-A casa mia si risponde.- Michelle continua.
-Si, ciao.- Azure riversa gli occhi al cielo e si alza dalla panca.
-Direi che è ora di andare, a domani.- Si affretta ad allontanarsi, per poi uscire dalla sala ingombra di studenti.
Mi soffermo sulle sue gambe magre, fino ad arrivare verso il fondoschiena.
Perché deve ancheggiare così tanto? Cazzo, mi fa impazzire così.

***

-...quindi la canzone spiega cosa ci ha insegnato la strada!- È almeno mezz'ora che siamo chiusi nei bagni della palestra, e James non smette di buttare giù idee per nuove canzoni.
Strano che la professoressa non abbia mandato nessuno a cercarci.
-Brian, mi stai ascoltando?- Urla nel mio orecchio e sobbalzo.
-Ragazzi, l'abbiamo ufficialmente perso!- Zacky mi posa una mano sulla spalla, ma non capisco subito a cosa si riferisce.
-Eh? No! Non sto pensando ad Az...- Sbotto, rendendomi conto troppo tardi delle parole uscite dalla mia bocca.
-A me pare proprio di sì.-
-Come mai?- Domando al rosso tinto.
-Nessuno l'aveva nominata.- Ride.
Rifletto ancora sull'accaduto e mi sento andare a fuoco, nonostante io non arrossisca mai. Merda.
-Dai, è una ragazza carina, ma non mi sembra proprio il tuo tipo...sembra più interessata a Jimmy.- Matt lancia uno sguardo complice al nostro amico, che improvvisamente arrossisce, proprio come me.
Ma come ci sta conciando questa ragazza?
-Sei impazzito per caso? Si vede da un miglio che stravede per Zacky!- Il gigante ribatte, e Vee diventa come i suoi capelli, furente.
-Credo proprio che non abbiate notato le occhiate che lanciava a Matthew...-
Continuiamo a discutere per parecchio tempo, fin quando non blocco tutti.
-Zitti, cazzo!- Gli altri mi fissano. -Non vi rendete conto che stiamo litigando per una ragazzina?-
-In effetti...- Johnny annuisce.
-Adesso calmiamoci e torniamo a comporre musica. Tra qualche anno sfonderemo i palchi americani!- Alla mia affermazione, tutti e quattro saltano e urlano, specialmente James.
Sentiamo il suono della campanella, che determina anche la fine delle lezioni.
Ora cominciano i giochi.

Azure's Pov

Arrivo davanti l'entrata dell'istituto, dove vedo Brian che saluta i suoi amici.
Si gira e mi saluta: -Quanto tempo, principessa.- Solleva il sopracciglio.
-Smetterò di essere acida con te, quando tu smetterai di chiamarmi così.-
-Davvero?-
-No.- Sorrido. -Adesso sbrighiamoci a pulire i bagni che voglio andare a casa!-
-Come mai tanta fretta? Non ci corre dietro nessuno, sai?- Si avvicina e io mi allontano, diretta verso lo stanzino del bidello.
-Non c'è tempo per chiacchierare, riempi questo.- Gli lanciò il secchio. -Tu pulisci il bagno dei ragazzi, ed io quello delle ragazze. Poi passiamo al piano di sopra e alla palestra!-
Sparisco dalla sua visuale, entrando nella camera contenente i WC.
Che puzza.
Prendo lo straccio e mi inginocchio, per pulire a fondo il pavimento appiccicoso di chissà quali schifezze.
Passano dieci minuti, quando un colpo di tosse mi fa girare.
-Si può sapere che cosa ci fai qui?- Domando ad Haner, che è poggiato allo stipite della porta con il suo straccio tra le mani.
-Ammiravo il panorama.- Ridacchia.
-Non ti starai riferendo a...-
-Esatto.- Mi interrompe.
Arrossisco e mi fiondo su di lui, armata di secchio colmo di acqua e sapone.
Glielo rovescio in testa, inzuppandolo per bene.
-I capelli, cazzo!- Urla, guardandosi allo specchio.
-Ti sta bene.- Rido.
Il moro esce dalla stanza, quindi torno a fare il mio lavoro, fin quando una sensazione di gelo mi pervade la schiena.
-Haner!-
-Si chiama vendetta, principessa.- Ride.
Mi volto verso di lui, e mentre si avvicina a me scivola, cadendomi sopra.
-Ma quanto pesi?- Esclamo, tentando di calmare il respiro affannoso per l'accaduto.
-Abbastanza per tenerti ferma in questa posizione quanto voglio.- Sorride.
Avvampo, quando avvicina il suo viso sempre più al mio, mentre mi blocca i polsi ai lati della testa.
-Haner, che cosa sta facendo?!- Una voce femminile lo fa voltare.
È la professoressa di Matematica.
-Io...sono scivolato. Stava pulendo, le volevo fare uno scherzo ma le sono caduto addosso!-
Si alza da me e si sistema i pantaloni.
Crede di nascondere l'erezione?
-Penso che domani pulirete anche la palestra. Ma dove credete di essere? Al bar? A casa vostra?- È arrabbiata, furiosa.
-Professoressa, io non ho fatto nulla...- Provo a giustificarmi.
-Miller, prima che le cose peggiorino, chiudi il becco. Sei in questa scuola da due giorni, e stai già pulendo i bagni assieme al peggior alunno dell'istituto!- Urla, esasperata.
Guardo Brian e scoppio a ridere, lui con me.
-Non ridete, ragazzini. Domani verrò a controllare io stessa il lavoro in palestra, verso sera.- Si ferma. -Detto questo, arrivederci.- La donna in carne gira i tacchi e se ne va, ancheggiando come se fosse in passerella.
-Io non ce la faccio a passare un altro pomeriggio assieme a te.- Esclamo, passandomi una mano tra i capelli.
-Vedi di farcela!- Sembra stia riflettendo.
-...visto che porterò anche i miei amici.- Sghignazza non appena vede la mia faccia a dir poco sconvolta.
-Giuro che ti ammazzo.-
-Certo, come no!- Mi fa l'occhiolino, per poi sparire dalla mia visuale.
Questo ragazzo mi farà morire prima del tempo.

Piccolo angolo me:

So che questo capitolo è corto, scusatemi ma sto studiando molto :c

Trashed and ScatteredWhere stories live. Discover now