Nuova Casa

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Ed eccomi qui arrivato finalmente nella mia nuova casa. L'arrivo è stato molto tranquillo e io ho sempre adorato i miei zii e il luogo dove vivono. E' un posto bellissimo vicino alla città ma allo stesso tempo vicino ai boschi. La casa dove starò è molto grande, i miei zii non hanno mai potuto avere figli e mi hanno sempre considerato come tale da quando ho memoria; mio zio sopratutto è quello con cui ho un un legame più forte.

"Vedrai, ti piacerà qui, è sempre stato un posto tranquillo e sono sicuro che ti adatterai perfettamente nella scuola" mi dice mio zio dopo essersi seduto comodamente sul mio letto. "Parliamo già di scuola? Zio ti prego, sono ancora in vacanza, fammi godere queste ultime settimane di libertà" evito facilmente l'argomento 'farsi nuovi amici per dimenticare i vecchi' e mio zio capisce che non ne voglio ancora parlare. "Bhè, allora diciamo che per fortuna ho già pensato ai tuoi libri, non ho assolutamente intenzione di vederti stravaccato tutto il giorno su questo letto, che però, ad essere sincero è veramente comodo adesso che me lo fai provare, quasi quasi potrei stare io tutto il tempo qui ad oziare e magari potresti occuparti del giardino, della pulizia della casa....." hai capito lo zio, prima ti dice di non fare una cosa e poi lui fa tutto il contrario di quello che dice.. come si fa a non trovarlo simpatico? Sto per ribattere quando entra mia zia con delle buste della spesa "Alberto, dai lascia stare nostro nipote in pace" Mio zio Alberto si alzò dal letto in modo scattante e mentre risponde fa un saluto militare verso mio zia"Agli ordini generale, arrivo subito ad aiutarla", io rido perchè non ridere sarebbe da apatici.

Sono in giro per la città dei miei zii, mi sono preso un po' di tempo per gironzolare nel centro. Prima di tutto voglio cercare la scuola, poi una libreria e un cinema. Conoscere dov'è la scuola è la priorità perchè tra poco inizierà e arrivare significa farsi notare, cosa che devo evitare, la libreria mi serve perchè i libri sono tutto per me e il cinema mi serve perchè adoro i film. Ecco quello di cui avrò bisogno, ci sarebbe anche un'altro posto ma penso di averlo già trovato...

Dopo un po di fatica trovo la scuola, mi appunto la via e procedo verso la libreria. Potrei chiedere indicazioni a qualcuno ma esiste internet, se qualcuno ci ha messo un sacco di energia nel crearlo mi sembra un peccato non usarlo....

Cercare scuola: fatto, cercare libreria: fatto, cercare cinema: fatto, ripasso velocemente i punti che mi ero prefissato mentre mi incammino verso la fermata dell'autobus. Un momento... questo incrocio non me lo ricordo, e nemmeno quella statua in fondo alla strada, mi do una rapida occhiata intorno a me prima di arrivare alla triste conclusione: mi sono perso. Va bene questa non ci voleva però come mi sono perso posso anche ritrovarmi, spero.... Svolto a destra, a sinistra, okay questa strada me la ricordo. Dopo 5 minuti non so ancora dove mi trovo, devo chiedere a qualcuno.... all'improvviso sento un rumore provenire da una strada laterale, svolto l'angolo e rimango allibito da quello che sto vedendo; due ragazzi stanno pestando un terzo ragazzo ridotto a uno straccio coperto di sangue. "Ehy, che diavolo state facendo?" mi stupisco della forza con cui mi sono uscite le parole di bocca i due bulli mi guardano, quasi increduli di quello che io ho appena fatto, interromperli. "E' meglio che tu te ne vada, non sono affari tuoi questi" a parlare era stato il più grande dei due con la faccia da carlino. Il ragazzo che veniva pestato è ancora appoggiato al muro, ha un occhio nero ma sul suo viso compare un sorriso molto strano, come se fosse divertito. Un attimo dopo Faccia da Carlino e Dumbo (potrei chiamare così l'altro ragazzo visto che le sue orecchie sono le più a sventola che io abbia mai visto) "Se non vuoi andartene con le buone puoi sempre andartene con le cattive" a parlare è stato Dumbo, non sembra molto più grande di me, l'unico problema è che lui ha in mano un tirapugni. Faccio per indietreggiare ma un rumore sordo e un'imprecazione mi fanno sussultare, Faccia da Carlino cade a terra cercando di toccarsi un punto sulla schiena. Dietro di lui, il ragazzo che solamente cinque secondi fa sembrava senza coscienza.

Sembra incredibile, il ragazzo che solo poco fa sembrava k.o. ora se ne sta dietro a Faccia da Carlino e a Dumbo con un'espressione completamente normale, quasi come se non si rendesse conto dello stato del suo volto. "Ahhhh, che noia, tutto qui quello che sapete fare? Avevate una reputazione migliore a scuola... ahhhh che noia" Cosa?! Ha veramente detto quello che ha detto? Come sarebbe a dire che è una noia essere picchiati a sangue?! Anche Dumbo evidentemente la pensa come me, la sua faccia è lo stupore allo stato puro, non riesce nemmeno a esprimersi se non usando pochi monosillabi. "Ahhh che noia, Federico, da te soprattutto, mi sarei aspetto qualcosina in più" Continua a dire quella parola NOIA, sono quasi stregato da quello che sta accadendo davanti agli occhi, il più debole il più forte.

Dumbo fa l'unica cosa che un bullo può fare: tira fuori un coltello a serramanico. Alla vista del coltello inizio a sudare freddo e la vista mi si annebbia, l'altro ragazzo invece fa una cosa senza senso.... RIDE, ma non una risatina anzi, inizia proprio una risata quasi isterica che lo fa piegare in due. Il bullo è sempre più sconcertato; una persona sana di mente alla vista di un coltello non salta di gioia come se avesse appena ricevuto un regalo. "AHAHAHH, oddio, aspetta un attimo, ahhahaha, okay ora torno serio.... Federico, davvero? Hai veramente tirato fuori quel giocattolino? La tua cara mammina non ti ha insegnato che non si gioca con i coltelli? Potrebbe venirti la bua" Okay fermi tutti, quel ragazzo ha veramente insultato qualcuno con un coltello in mano? "Tu, piccolo pezzo di merda che non sei altro!" Dumbo con il coltello in mano si lancia verso l'altro ragazzo, disarmato e visibilmente annoiato della situazione. Tutto accade in poco tempo, Dumbo si scaglia contro il ragazzo il quale non solo ferma l'affondo del bullo ma gli rompe anche il polso... Si avete capito bene, gli spezza il polso.

Non sono in grado di dire chi sia più stupito tra me e Dumbo che ormai è a terra e strilla come un bambino, bhè, lo posso capire, non deve essere molto piacevole come operazione quella che ha subito. Il ragazzo che ha steso i bulli mi guarda, mi sorride, prende un fazzoletto dalla tasca dei jeans e inizia ad asciugarsi il sangue che ha sul viso, poi lentamente, quasi come se avesse tutto il tempo di questo mondo si siede per terra vicino a Faccia da Carlino "Ahh Daniele, che grande errore che avete fatto oggi, anche se devo ammetterlo, siete proprio i più gradi idioti della città, sono onorato di avervi conferito questo titolo" Faccia da Carlino in tutta risposta mugugna qualcosa, un insulto o magari è solamente un rantolo di dolore, è Dumbo a parlare "Tu, piccolo verme schifoso, ti odio Antonio" Antonio, ecco il nome del ragazzo "Verme? Sinceramente? Eddai Federico, ti facevo veramente più intelligente di così. Non vedi che sei tu quello che sta strisciando per terra? Verme...." Riccardo era esterrefatto, poteva essere quel ragazzo così stronzo? Antonio si alzò e mi si avvicinò "Hai bisogno di una mano? Non sembri un ragazzo di qui" "Io, veramente stavo cercando la fermata numero 32.... penso di essermi confuso con gli incroci" "La 32?.... Sempre dritto lungo questa strada poi gira a destra, la fermata sarà davanti a te" Antonio che un attimo prima avevo visto spezzare il polso di un ragazzo ora sembrava essere la persona più disponibile di questo mondo......

Lo ringrazio e me ne vado, anche un po di corsa visto che ho paura che possa aggredirmi alle spalle, quasi quasi me lo aspetterei.... invece no, arrivo sano e salvo alla fermata, salgo sul primo autobus e nel giro di un quarto d'ora arrivo a casa ancora un po scosso da quello che è accaduto. I miei zii sembrano notare la mia tensione ma riesco a mascherarla velocemente. Appena sono le nove filo dritto a letto usando come scusa della mia stanchezza il viaggio in aereo.

Sono sul letto, comodamente stravaccato a contemplare il soffitto, senza maglietta. Mi capita di farlo a volte, togliermi la maglietta e iniziare a toccarmi le cicatrici disegnandoci sopra linee immaginarie. Ripenso a quello che ho visto oggi, a come Antonio è riuscito a mettere k.o. i suoi aggressori, provo a immaginare cosa sarebbe successo se mi fossi comportato come ha fatto Antonio.... E' diverso, una cosa sono dei pugni ma un'accoltellata è tutta un'altra cosa.... Leggere fitte iniziano a farsi sentire, iniziano a crescere d'intensità.... Calmati Riccardo, calmati, ricorda... Nuovo posto, Nuova Vita, non pensare a quello che è successo. concentrati sul presente.... Chiudo gli occhi, respiro profondamente e mi addormento, mezzo svestito sul mio copriletto scacciando i brutti ricordi



"Buon Salve gente! Allora, prima di tutto mi scuso per il capitolo lungo come la fame ma vi avevo promesso dell'azione, ed eccola a voi. Mi sono molto divertito a scrivere questo frammento, frammento che ho scritto tutto d'un fiato quindi non escludo che ci siano errori grammaticali.... Per questo chiedo venia! Ho un'altra richiesta da farvi, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensate di quello che sto scrivendo, non siate quindi timidi e scrivete anche un piccolo commentino buono o cattivo che sia così riesco a capire se il mio prodotto vi sta piacendo. Con questo vi saluto. Alla prossima!"

Ferita ApertaWhere stories live. Discover now