Capitolo 26 - Prigioniera

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L'uomo annuisce. "Dai quindici anni all'ergastolo."

"L'ergastolo?" Lisa si gira verso Liam. "E tu sei d'accordo con... la mia incarcerazione?"

Trattengo il fiato aspettando la risposta di Liam.

"Il mio capo ha le sue motivazioni."

Liam sembra sul punto di mettere una mano sulla spalla di Lisa o di fare qualcosa, ma alla fine resta fermo. Forse capisce che lei lo avrebbe preso a pugni. "E ti tratterà bene - probabilmente meglio di... Ascoltami, se vuoi andar via, puoi farlo, ma il mio capo ha il video di tuo padre e lo consegnerò alla polizia."

La ragazza guarda il padre e lo supplica con lo sguardo.

"Starai meglio qui." Lui le prende la busta dalle mani. "Questa la prendo io."

E senza salutare, sparisce, sbattendosi la porta alle spalle. Lisa rimane in piedi a fissare il vuoto al posto del padre.

Liam dice: "Prego, accomodati. Hai avuto una giornata difficile, anche se sono solo le dieci. Vieni. Ti farò vedere le tue stanze."

"Stanze? Con la e?"

"Sì, signorina. E sono bellissime. Il signor Adrian - il ragazzo per cui lavoro - ha faticato parecchio per essere sicuro che ti piacessero. Mi ha chiesto di dirti che se c'è qualcosa di cui hai bisogno - qualunque cosa che non sia un telefono o una connessione internet - non hai che da chiedere. Vuole che qui tu sia felice."

"Felice?" La voce di Lizzy è inespressiva. "Il mio carceriere pensa che potrò essere felice? Qui? È pazzo?"

Nella mia stanza, rabbrividisco nel sentire la parola carceriere.

"No, signorina." Liam allunga un braccio e chiude la porta a chiave. Solo una formalità. Conto sul fatto che rimarrà per proteggere il padre. Eppure il suono delle porte che si chiudono mi sembra terribile.

Sono un rapitore. Non volevo rapirla, ma è l'unico modo per farla restare.

"Io sono Liam. Anche io sono al tuo servizio. E anche Magda, la domestica, che vedrai di sopra. Andiamo?"

Le offre un braccio. Lei non lo accetta ma, lanciando un'ultima occhiata riluttante alla porta, lo segue di sopra.

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Guardo Liam guidarla su per le scale e aprire la porta. Le guance e gli occhi di Lisa sono venati di rosso per le lacrime.

Sussulta nell'entrare e nel vedere mobili, decorazioni e pareti dipinte dello stesso giallo delle rose nei vasi di cristallo. Guarda il letto matrimoniale con le raffinate lenzuola. Va alla finestra.

"Troppo alto per saltare, giusto?" chiede, e tocca il vetro spesso.

Liam, dietro di lei, dice: "Giusto. E le finestre non si aprono del tutto. Sai, magari non sarà così terribile abitare qui. Forse ci potresti provare."

"Non sarà terribile? Sei mai stato prigioniero? Adesso lo sei?"

"No."

La studio. Ricordo com'era il giorno del ballo. All'epoca l'avevo trovata bruttina, coi suoi capelli rossi, le lentiggini e i denti storti. I denti non sono cambiati, ma non è così brutta.

Sono contento che non sia una bellezza, come ha detto il padre. Se lo fosse, non accetterebbe mai la mia bruttezza. Ma forse questa ragazza ci riuscirà.

"Io lo sono stata" riprende. "Per sedici anni sono stata prigioniera, ma mi sono scavata un tunnel. Da sola, ho fatto domanda alla migliore scuola privata della città e sono riuscita ad entrare. Prendevo un treno tutti i giorni.

I ragazzi ricchi mi ignoravano perché non ero una di loro, pensavano fossi feccia. Forse avevano ragione. Ma ho studiato duramente, arrivando al liceo. Sapevo che era solo un modo per sfuggire alla mia vita, avere un diploma, entrare all'università, scappare.

E invece, per evitare la galera a mio padre, devo essere prigioniera qui dentro. Non è giusto."

"Capisco" dice Liam. So che il modo in cui ha parlato l'ha colpito.

"Cosa vuole da me?" urla la ragazza. "Farmi lavorare per lui? Usarmi per fare sesso?"

"No. Se fosse stato così non l'avrei aiutato."

"Sul serio?" Sembra un po' sollevata, ma aggiunge: "E allora cosa?"

"Credo..." Liam si ferma. "So che è solo."

Lei lo fissa senza dire una parola.

Infine Liam dice: "Ti lascio riposare e guardare la tua nuova casa. A mezzogiorno Magda ti porterà il pranzo, così la conoscerai. Se hai bisogno di qualcosa, sono a tua disposizione."

Esce e si chiude la porta alle spalle.

Guardo Lisa aggirarsi per la stanza, toccando i vari oggetti. Gli occhi si fermano su uno dei vasi di rose. Prende tra le dita un bocciolo giallo che trovo sia il più bello. Lo porta al viso per un istante, annusandolo, poi se lo preme contro la guancia. Infine, lo rimette nel vaso.

Continua a vagare per l'appartamento, aprendo porte e cassetti. L'elaborato guardaroba non sortisce alcun effetto, ma nell'aprire la porta della biblioteca sussulta e si ferma.

Alza la testa di scatto, guardando le fila di libri che arrivano al soffitto. Ho fatto attenzione ai compiti che fa a casa ed ho cercato di comprare cose che le piacciano, non solo romanzi, ma libri di fisica, religione, filosofia, procurandomene una copia di ognuno anch'io per leggere qualsiasi cosa potesse interessarla.

Ho iniziato ad archiviare tutti i libri in un database, scrivendo titolo, autore e argomento, come in una vera biblioteca, ma ancora non ho finito.

Sale sulla scala a pioli e sceglie un libro, poi un secondo. Se li stringe al petto, come la coperta di Linus o un guscio in cui nascondersi. Almeno questo è stato un successo.

Si porta i libri in camera, posandoli sul comodino, poi crolla sul letto singhiozzando.

Vorrei rincuorarla, ma so di non poterlo fare, non adesso. Scapperebbe da me al solo vedermi. Spero che un giorno capirà.

Beastly || Zayn Malik [INTERROTTA] Where stories live. Discover now