Chapter 1

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Finalmente dopo un lungo viaggio di 5 ore ero arrivata a destinazione. Direzione? California.
Pagai il taxi che mi aveva portato dall'aeroporto al mio appartamento e scesi portando con me tutte le valigie. Suonai al campanello e subito qualcuno mi rispose

x: si? Chi è ?

Io: sono aria, la nuova coinquilina

X: ah sì, entra.

Il cane velo d'ingresso si aprì e mi addentrai nell'enorme villa.
Cazzo, non avrei mai pensato fosse così grande, tra l'altro l'abitazione si trovava anche abbastanza fuori dalla città. La villa era immensa, chissà quante feste ci facevano lì dentro e io non avrei saputo come pagarmi l'affitto.
Dopo aver percorso il violetto centrale, circondato da giardini, bussai alla porta d'entrata ed un ragazzo con un paio di pantaloncini e a petto scoperto venne ad aprirmi. Rimasi a bocca aperta, chi si sarebbe mai aspettato di trovare una tale meraviglia di fronte.

X: Oddio sei ancora più bella dal vivo, piacere io sono Louis

Io: piacere mio, sono Aria.

L: vieni, accomodati, ti mostro subito dov'è la tua camera.

Io: questa casa è enorme

L: è uno sfizio che ci siamo voluti togliere

Io: io mi perderò qua dentro

L: no, è semplice. Ragazzi, Aria è arrivata.

Sentii dei passi provenire da tutte le direzioni ed altri 3 ragazzi presentarsi davanti a me in boxer.
Va bene che faceva caldo, ma così mi stivavano gli ormoni a mille. I loro addominali mi facevano eccitare. Per non parlare dei loro addominali e del loro culo sodo.

X: piacere, io sono Niall, e sei davvero bella

Io: grazie biondo, anche tu non sei male

X: io sono Zayn

J: è io sono Liam

Io: il piacere è mio

Lo: su ragazzi, una valigia per ciascuno ed aiutiamo questa povera donzella a portare le sue cose in camera.

Mi fecero strada, facemmo 2 rampe di scale e andammo al piano superiore

N: allora questa è la tua stanza, con questa porta puoi accedere al tuo bagno personale. Nelle altre stanze ci sono le nostre camere.

Io: sicuri che non mi perdo ?

Z: prima o poi ti ci abituerai, alla fine non è tanto grande

Io: no, ci sono solo 4 piani, ma non è grande

Lo: il piano sotto serve per quando diamo le feste, sai non vorrei mai trovare due sconosciuti che scopano nella mio letto

Io: hai ragione. Vabbè ragazzi vado a fare una doccia.

Lasciarono le valigie in camera e uscirono.
La mia stanza era enorme, le pareti erano fucsia, c'era un letto matrimoniale al centro della stanza e una scrivania sulla destra, la cabina armadio era enorme e i miei vestiti potevamo starci tranquillamente. Inoltre c'era anche un mega terrazzo che si affacciava sul giardino. Non avrei potuto chiedere di meglio. Feci una doccia veloce e poi decisi di mettere un po' apposto le cose, così iniziai a sistemare i vestiti negli armadi. Quando finalmente ebbi sistemato tutto, tornai giù e mi misi seduta sul divano con i ragazzi.

Z: quindi tu da dove vieni?

Io: sono originaria dell'Italia, ma all'età di 3 anni i miei genitori si sono trasferiti a New York.

N: cazzo, l'Italia dev'essere bellissima

Io: l'Italia è stupenda, c'ho passato giugno, luglio e agosto.

Li: e perché non hai continuato gli studi in Italia?

Io: perché laureandomi in America ho più possibilità di trovare lavoro

Lo: e perché ti chiami Aria? Sai è un nome al quanto insolito

Io: i miei genitori volevano che fossi uno spirito libero, come l'aria appunto. Dicevano che l'aria può andare dove vuole e nessuno la può fermare, se trova un ostacolo cerca di superarlo anche sbattendoci contro molte volte. Anche io sono così, potrò commettere lo stesso sbaglio centinaia di volte, fino a quando non raggiungo quello che voglio.

Z: beh ragazzi è giunta l'ora di andare a prepararsi. Aria andiamo

Io: cosa? Perché ? Dove?

N: stasera c'è una super festa.

Io: a che ora

L: tra 1 ora

Io: cosa? Non ce la farò mai a prepararmi per quell'ora

N: dai andiamo

Mi prese per mano e mi portò in camera

N: allora..

Apri il mio guardaroba e tirò fuori un vestitino corto, tutto nero, con le spalline e stretto stretto stretto

N: tieni, metti questo. Devi fare una buona impressione, soprattutto se stai con noi che siamo i 'vip' della scuola

Io: quindi voi siete i più fighi della scuola e tutte vi sbavano dietro?

N: già.

Io: allora sarà un onore per me fare un'entrata trionfale

N: se serve aiuto chiama

Io: va bene

Mi cambiai, mi piastra i i capelli, mi truccai e misi le mie amate all stars. Appena uscii dalla stanza mi ritrovai gli occhi dei quattro ragazzi puntati addosso. Tutti indossavano dei pantaloni stretti a sigaretta e una camicia a tre quarti. Cazzo quanto erano fighi.

N: cara mia, via a mettere i tacchi

Io: cosa? Ma io odio i tacchi

N: mi dispiace, ma tu non esci conciata così da questa cosa. Su su forza a cambiarti.

Niall mi obbligò a mettere un paio di tacchi neri altissimi. Poi con la macchina di Zayn andammo alla festa che si trovava in una mega villa con piscina. Appena arrivammo rimasi a bocca aperta. Questo mondo già mi piaceva. Amavo le feste ed il divertimento, amavo trovarmi al centro dell'attenzione.
Parcheggiammo e scendemmo dalla macchina, poi ci indirizzammo verso l'entrata della villa e facemmo un entrata trionfale scendendo dagli scalini. Mi ero letteralmente aggrappata a zayn per non cadere dagli scalini. Avevamo tutti gli occhi puntati contro, mi sentivo una vera diva.

Io: bene, io propongo di andare a bere

Lo: ottima idea, io vengo con te

Andammo tutti al bar che si trovavano nel giardino della villa e prendemmo dei cocktail , poi ci sedemmo su dei divanetti.
Dalla sala centrale si poteva sentire il rumore assordante della musica, anche vicino alla piscina c'era un dj che invece metteva musica più commerciale.
Stavamo parlando quando arrivò un gruppo di oche.

Lo: oh cazzo, ci mancavano solo loro

Io: chi sono?

Per me non era solo sessoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora