Un altro e nuovo arrivo.

Começar do início
                                    

Lasciamo Wanda davanti casa e ce ne andiamo a casa nostra.
Gaetano vá in cucina a prendere da bere mentre io riprendo a studiare per gli esami, non posso permettermi di perdere tempo.
< Prendi, bevi piano, c'è il ghiaccio > dice porgendomi un bicchiere di coca Cola
< Grazie > dico e ne bevo un sorso
< Cosa studi? >
< Letteratura, più che altro sto ripassando, preferisco stare tranquilla di ricordare tutto >
< Vuoi che ti aiuti? > mi chiede mettendomi una mano sul ginocchio
< No, non voglio essere avvantaggiata,sarebbe troppo facile se ad aiutarmi fosse proprio un mio insegnante >
< Beh è vero, però possiamo fare così: tu ripeti ad alta voce e io ti ascolto, non ti correggerò, almeno non parli al muro >
Porto una mano al mento e ci penso.
< Proposta accettata, però non interrompermi eh > dico strofinando il mio naso con il suo
Si siede sul puf difronte a me, incrocia le braccia e annuisce
< Può andare signorina Mazzini >
< Subito prof > dico seria, o almeno, ci provo

Dopo una buona mezz'ora ho finito
Sono le 19:30 e Fabio ci ha mandato un messaggio dicendoci che Rosy non è ancora " pronta "
< Chissà quanto tempo ci vuole ancora > chiedo preoccupata
< Non so proprio che dirti, aspettiamo qui, effettivamente non ha senso andare lì, è un momento così intimo, saremmo solo d'intralcio, l'importante è che ci sia Fabio >
< Infatti, quando partorirò non voglio nessuno all'in fuori di te > dico sorridendo
Si alza e viene a sedersi vicino a me allegro.
< Preparo la cena? > mi chiede
< Non ho fame,te? >
< No, per nulla.. cosa propone di fare signorina Mazzini? >
< Non lo so Professore... anzi, un'idea ce l'avrei > gli sussurro all'orecchio
< Ah che brava alunna, e cioè? Cosa intende fare? >
< Lo vedrà presto prof > dico e gli sbottono la camicia.
Lo bacio mordicchiandogli il labbro inferiore.
Emette un lieve gemito che soffoco baciandolo con foga.
Gli accarezzo il collo,prendo la pelle tra le labbra e la tiro leggermente.
Mi inginocchio davanti a lui, gli divarico un po 'le gambe e gli accarezzo il petto possente.
Mi intrufolo tra le sue gambe e lo guardo, ha quello sguardo di ghiaccio, così intenso, così piacevole. Gli tolgo la cintura e sbottono i jeans. Inarca la schiena permettendomi così di sfilarli più facilmente.
Mi siedo su di lui e lo bacio, mi alza il vestito e mi accarezza i fianchi.
Mi prende per la vita e mi alza un po', mi sfila completamente il vestito e prende tra le mani un seno.
Chiudo gli occhi e butto la testa all'indietro.
Con la lingua disegna dei piccoli cerchi intorno ad un capezzolo che sotto il suo tocco diventa duro.
Sento una " protuberanza " sotto di me.
Affondo le mani nei suoi capelli morbidi dal profumo d'ambra.
Mi tiene ancora alzata, poi dolcemente mi abbassa tenendomi per i fianchi.
Sposta un po' il merletto degli slip e affonda dentro di me una, due, tre volte, lentamente.
< Claudia... guardami > dice ansimando
Apro gli occhi e lo guardo. Ha i capelli arruffati, mi sta sorridendo. Non si ferma, continua e continua ancora, lentamente.

Noi non facciamo mai sesso, noi facciamo l'amore, ed è ben diverso.

Abbasso gli occhi, il suo sguardo di ghiaccio quasi m'intimorisce.
Affonda le mani ancora di più nei miei fianchi.
< Claudia, guardami. Non aver vergogna del tuo corpo, sei così bella, così perfetta. Non devi. > dice e mi bacia dolcemente
Come fà a saperlo? Come sà che mi sento imbarazzata? Come fà a conoscermi così bene?
Tolgo le mani dalle sue cosce e lo abbraccio tenendolo per la nuca, con la mano destra che affonda nei suoi capelli appoggia la sua testa sul mio petto e continua, continua ad affondare lentamente dentro di me.
Inarca la schiena e si riversa dentro di me gemendo.
Mi fà stendere sul divano e mi alza le gambe, me le fà mettere sulle sue spalle e affonda il suo viso tra le mie gambe.
Sento la sua lingua calda colpirmi il punto dove tutte le mie energie stanno convogliando.
Inarco la schiena e come d'istinto vengo su di lui, sul suo volto.
Mi bacia il ventre e mi guarda sorridendo.
Vedo il suo volto bagnato.
Mi succhia il labbro inferiore e mi bacia.
Rimaniamo abbracciati sul divano a lungo, fino a quando non arriva un messaggio sul cellulare di Gaetano.
È Wanda, Rosy ha partorito.
In fretta e furia ci vestiamo e corriamo all'ospedale.

Nel corridoio vediamo Gianna che sta mettendo un cerotto sulla fronte di Fabio.
< Fabio! Ma cosa hai fatto? > chiedo allarmata mentre Gaetano corre nella stanza di Rosy portando con sé la torta di pannolini con scritto
" Benvenuta Rebecca "
< Non ho retto alla vista di tutto quel sangue e sono svenuto cadendo in avanti sbattendo la fronte >
< Ma ti fà male? >
< Un pochino, ma sto meglio di Rosy, le stanno mettendo i punti >
< Che dici, vado? >
< Ne sarà felice, Sara è già venuta, ora è andata giù al bar a prendere dell'acqua >
< Vado allora > dico allegra
Busso ed entro.
Vedo Gaetano con in braccio la bambina, Rebecca.
Rosy sta piangendo dolorante mentre Paola, la stessa ostetrica di Sara le mette i punti.
< Rosy, auguri > dico abbracciandola
< Grazie Claudia > dice singhiozzando
< Come stai? >
< Questi maledetti punti mi stanno uccidendo > dice piangendo.
Le accarezzo la fronte.
< E la bimba come sta? >
< Bene, pesa 3,200 kg ed è in ottima forma, almeno lei > dice tentando un sorriso
Vado vicino Gaetano e lo vedo comosso, sta cullando Rebecca.
La prendo in braccio e le bacio la fronte.
È un piccolo batuffolino dai capelli neri, ha il volto rosso, le mani piccole piccole e un graffietto sulla guancia.
Paola và via e Rosy mi chiede di darle in braccio la bambina.
Gliela adagio sul petto e la stringe a sé piangendo, non só se per il dolore o per la gioia; forse entrambe le cose. Arriva anche Fabio, ha un cerottone bianco sulla fronte, si siede sul bordo del letto e abbraccia Rosy e la bimba
< Andiamo, lasciamoli soli > dico prendendo Gaetano per mano
Andiamo via così, senza dir nulla, non vogliamo rompere questo momento così magico.
Usciamo fuori, sulla terrazza dove incontriamo anche Sandro e Wanda.
< Claudia, Gaetano, andate via? > ci chiede Sandro abbracciandoci
< Si, andiamo, è meglio farli stare da soli, saremmo solo d'intralcio > dice Gaetano
< Ah beh, è vero.. tra poco ce ne andiamo anche noi. Ma voi? Cosa mi dite? Tutto bene? > chiede guardandomi
< Apparte questo caldo soffocante va tutto bene > dico
Sandro scoppia a ridere mettendomi una mano sulla spalla
< Si, fà molto caldo e poi a te ne farà sicuramente di più, solitamente le donne incinte soffrono il caldo più degli altri, anni or sono Wanda stava sempre davanti al ventilatore > dice guardando la moglie

Andiamo via e come sempre Gaetano mi prende la mano.
Né io né lui avremmo immaginato di poter essere così, così " romantici ", forse non è il termine più adatto, ma l'amore ha così tante sfaccettature che è impossibile coglierne ognuna.
Arriviamo all'auto e mi apre la portiera con un segno di riverenza, mi guarda sorridendo.
È sempre stato molto protettivo con me, sin dall'inizio, sin da quando mi spiegò di Giada, secondo lui dovevo stargli lontana perché non mi meritava e invece ora siamo qua, più uniti che mai.
< Sono proprio belli i tuoi genitori sai? Nonostante si conoscano da anni si comportano come due fidanzatini, chissà se anche noi saremo così >
< Puoi contarci, non ci faremo di certo fermare dall'età che avanza, anzi ci ameremo sempre di più e ameremo tutti e cento i nostri bambini > dice baciandomi la mano

Ancora una volta il suo modo di fare così delicato mi stupisce, è sempre come la prima volta che abbiamo parlato.

La nostra vita ci riconduce sempre alle nostre prime volte ed è sempre, semplicemente meraviglioso...

Un pezzo di noi dueOnde histórias criam vida. Descubra agora