Un altro e nuovo arrivo.

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Mi risveglio tra le braccia di Gaetano.
Guardo la sveglia, sono le 16:32, abbiamo dormito poco più di due ore, sembra sia passata un' eternità.
Alzo la testa dal suo petto e lo guardo dormire beato.
Mi alzo lentamente e scendo in cucina, non abbiamo neanche pranzato e ho una fame incredibile.
Riscaldo il pollo, mi siedo al tavolo e ne mangio una fetta enorme.
Sarà il movimento ma ho davvero fame, eppure stamattina ho fatto una colazione più abbondante del solito.
Prendo il piatto vuoto e lo porto nel lavello, sparecchio e vado in bagno a lavarmi i denti.
Gaetano ha comprato un nuovo colluttorio della Listerine, è blu, ovviamente. Ama il blu in tutte le sue sfumature.
Io invece amo il nero e il bianco, direi che in generale amo gli estremi.
Mentre la mia bocca brucia a contatto con il colluttorio sento il mio cellulare vibrare, è sulla mensola.
In fretta e furia sputo il collutorio e prendo il cellulare.
Smette di vibrare.
Ci sono varie chiamate perse, tre di Sara, due di Fabio e cinque di Wanda.
Cosa sarà successo?
Richiamo Wanda, è stata l'ultima a telefonarmi.
" Claudia finalmente! Ho chiamato sia te che Gaetano ma nulla. Che fine avevate fatto? "
" Wanda, scusa solo ora ho visto le tue chiamate. Ehm, stavamo dormendo, è successo qualcosa? "
" Eh si! Sono all'ospedale, Rosy è in Travaglio da un paio d'ore e voleva farvelo sapere "
" Oddio, sveglio Gaetano e veniamo al più presto "
" Beh tranquilli,l'importante è che lo sappiate,qui si va per le lunghe "
" Ne parlo con Gaetano e ti faccio sapere "
" Va benissimo. Un bacione cara "
" Grazie Wanda, un bacio. Ciao "
Chiudo la telefonata.
Corro sopra, Gaetano è in piedi, nudo.
Si volta di scatto e vedo tutto quel ben di Dio.
< Come mai corri? Non ti sei stancata? > chiede malizioso
< No, ne avrei ancora voglia, però abbiamo altro da fare. Mi ha chiamato tua madre, Rosy è entrata in Travaglio >
< Oddio! Dobbiamo andare? > chiede mettendosi i boxer
< Ha detto che non c'è fretta >
< Preferirei andare > dice mettendosi i jeans
< Vengo anche io , dammi solo qualche minuti per cambiarmi > dico aprendo l'armadio.

Gaetano e Rosy sono parecchio legati.
Gaetano è di cinque anni più grande e sin da piccolo la proteggeva, facevano anche il bagno insieme, ovviamente crescendo si sono persi un po' di vista ma sono comunque in contatto tutti i giorni.
Metto un vestito di cotone nero e bianco a righe,aderente, mostra per bene la pancia e devo dire che mi piaccio in versione " panciuta ".
Gaetano mi prende per mano e mi fà fare una piroetta.
< Ma quanto sei bella? A volte penso di non meritarti > dice baciandomi la fronte
< Io penso il contrario. Sono io a non meritarti > dico mordicchiando il suo labbro inferiore
< Ah Claudia Claudia, ma che dici? > dice strofinando il suo naso con il mio, poi si piega e mi bacia la pancia.
< Andiamo? > chiede prendendomi la mano
< Si Signore > dico scherzando
< Uhm, Signore? Non male come termine > dice toccandosi il mento e ridendo
< Andiamo va che è meglio > dico baciandolo

Arriviamo all'opsedale, Wanda ci ha chiamato circa mezz'ora fa.
Ci fermiamo a guardare la panchina dove quel giorno, all'uscita dall'ospedale Gaetano mi propose di trasferirmi da lui.
Lo vedo sorridere, mi lascia la mano e prende la mia faccia tra le sue mani.
Mi bacia come se ne avesse bisogno. Sento la sua lingua calda intrufolarsi tra le mie labbra. La sua lingua mi avvolge. Una danza lenta e passionale. Gli cingo le braccia alla vita. Si stacca da me e mi abbraccia.
Saliamo al quinto piano, l'ascensore è vuoto. Mi tiene un braccio intorno alla vita, stretta stretta a lui.
Nel corridoio vediamo Gianna e Wanda parlare
< Ragazzi, tutto bene? > ci chiede Gianna
Annuiamo e le sorridiamo.
< Rosy? Come sta? > chiede Gaetano
< Parecchio dolorante, è a soli tre centimetri, penso ci voglia ancora parecchio. Comunque, scusate ma devo andare, ho una paziente da visitare >
< Vai pure e grazie > dico io
Wanda mi abbraccia e mi bacia una guancia
< Cara Claudia, come stai? Tutto bene? >
< Tutto bene, grazie > dico timida
< E il mio nipotino come sta? > chiede accarezzandomi la pancia
< Di sicuro meglio di me. Ho la nausea ogni mattina >
< Ti capisco benissimo, quando aspettavo Gaetano ho passato i primi cinque mesi a vomitare di continuo > dice accarezzandomi una guancia.
Sentiamo dei lamenti, dei pianti provenire dalla stanza numero 7.
< È Rosy, sono ore che si lamenta, è distrutta >
Entriamo nella stanza di Rosy, c'è Fabio che le sta massaggiando la schiena.
< Gaetano! Claudia! > dice Rosy lamentandosi
Gaetano le và incontro e l'abbraccia
< Come stai sorellina? >
< Una merda, mi sento come se avessi accumulato i dolori di dieci anni di ciclo! > dice piangendo
< Fatti forza, ha detto Gianna che non ci vuole molto, e poi c'è Fabio, c'è la mamma, ci sono io, Claudia.. a proposito, Sara dov'è? >
< Mi ha accompagnato lei qui, poco fa è tornata dalla suocera per prendere i bambini > dice stringendo il lenzuolo con una mano.
Gaetano si siede su una sedia e le tiene la mano per un po'.
Io sono ferma in un angolo, terrorizzata. Wanda mi tiene per la vita e mi consola dicendo che non tutti i travagli sono così.
Provo a crederci, l'idea di passare tutte queste sofferenze mi sconvolge.
< Claudia, mi sa che è meglio se esci un po', sei bianca come un cero > dice Fabio
Gaetano si gira di scatto.
< Infatti amore, dai usciamo un po' > dice alzandosi,bacia la fronte di Rosy e mi viene vicino, mi accarezza una guancia e mi prende la mano.
Usciamo dalla stanza e ci avviamo verso la terrazza che è in fondo al corridoio.
Ci sediamo su una panchina, mi mette un braccio sulla spalla e mi stringe a sé.
Appoggio la testa sulla sua spalla sinistra.
< Non ti senti bene? > mi chiede premuroso
< Non molto, più che altro è che vedere Rosy in quelle condizioni mi fà pensare a quello che succederà a me tra qualche mese >
< Quello che succederà a noi Claudia, lo sai che ti starò vicino, ti aiuterò, ti permetterò di stritolarmi la mano e di sgridarmi > dice ridacchiando alla fine della frase
Mi volto, lo guardo e scoppio a ridere, lo abbraccio forte e mi bacia la testa ispirando il profumo dei miei capelli.
Vediamo Wanda venirci incontro.
< Ragazzi, ma perché non ve ne tornate a casa? Qui purtroppo non potete fare nulla, anche io ora vado, Rosy vuole rimanere sola con Fabio, e mi sembra normale, no? >
< Non so mamma, se succede qualcosa vorrei saperlo subito >
< Lo so, però ha detto Fabio che ci avviserà appena sarà arrivato il momento, tranquillo su > dice abbracciandolo
< E come faccio mamma? Mi dispiace vederla così e non poter fare nulla > dice.
E pensare che sta per nascere suo nipote e non suo figlio, chissà cosa combinerà quando sarò in sala parto.
E Wanda, come leggendomi nel pensiero gli dice < E pensare che si tratta di tua sorella! Non oso immaginare cosa farai quando a partorire sarà Claudia >
< Preferisco non pensarci > dice ridendo per sdrammatizzare
< Mi date un passaggio fino a casa? >
< Certo mamma > dice prendendola sotto braccio.

Un pezzo di noi dueDove le storie prendono vita. Scoprilo ora