First day

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Mi sveglio. Guardo l' ora, quasi le nove.
Sono in ritardo!
Mi alzo e mentre cerco di infilare i jeans mangio una brioche.
Scarpe, maglietta , chignon, borsa e via verso la biblioteca.
Esco.
Le chiavi!
Lascio perdere le chiavi del portoncino e corro al lavoro.
Entro.
《Signorina Scott puntialissima!》 Esclama il proprietario, un signore anziano con capelli bianchi.
Amo questo posto.
Penso mentre mi mostra i vari reparti.
Ci sono enormi scaffali pieni di libri.
《 la lascio al suo lavoro》 dice allontanandosi.
Mi siedo alla scrivania e inizio a leggere un libro.
Sento la porta venire aperta.
《 salve》saluto il ragazzino appena entrato.
《 Mi chiamo Josh Anderson》 annuisco e cerco il suo nome nel registri della biblioteca.
《 Io sono Astrid la nuova bibliotecaria. Dimmi vuoi un libro?》 Chiedo 《 si è intitolato "Moby Dick"》 strabuzzo gli occhi.
Quel libro è una palla al piede.
Per un ragazzino delle superiori poi...
Mi alzo e vado a prenderlo.
《 Ecco! 》 dico porgendogli il tomo appena registrato.
《 grazie!》 Esclama uscendo.
Sospiro.
Una lunga giornata si è conclusa.
Registra i libri prestati, riordinare, mantenere ordine...
È stancante.
Una volta a casa mi ricordo di non avere le chiavi.
Perché ho una memoria così pessima?
Guardo i campanelli.
Ma chi vuole essere disurbato a quest'ora?
Tra tutti opto per Alexander.
《 Chi è? 》 chiede attraverso il citofono.
《 Alexander sono...》 inizio 《 ma guarda hai dimenticato le chiavi?》 Dice ridendo.
《 Vengo subito》che figuraccia. ..
La porta viene aperta ma non da lui bensì da un ragazzo biondo,alto e muscoloso.
《 Oh devi essere Astrid! Vieni Alex si è appena fatto una doccia》 dice con tranquillità.
Arrossisco pensando ad Alex senza vestiti.
《 grazie. ..ora vado!》 Esclamo.
Vado in casa e mi appoggio alla porta.
Ma perché penso ad Alex?
È solo il vicino di casa più carino del mondo...
Sospiro.
Questo è meglio non riferirlo a Mary...
Bussano.
Apro e vedo Alex.
《 ciao》 saluto imbarazzata.
《 Scusa per il poco tatto di mio fratello》 oh era suo fratello.
《Entra pure》 dico mentre sistemo la borsa e mi tolgo le scarpe.
《Ti piace la pizza?》 Chiedo.
《 si...》risponde, gli sorrido.
《 Bene un attimo e arrivo》mi chiudo in camera.
Perché l'ho invitato a cena?

Ringrazio I lettori!

Quando la fedeltá amò l'ingannoWhere stories live. Discover now