Uno. -"Ti prego. Scendi."

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Mi sento uno stalker, la sto guardando da circa venti minuti. Sto diventando psicopatico, devo darmi una calmata. Ma è così fottutamente bella che non ci riesco.
Mi siedo sul bordo della finestra e guardo in basso, così alto. Trovo che l'altezza sia qualcosa di affascinante, non quanto me ma si è affascinante.
Una goccia di pioggia mi bagna la punta del dito medio, piano piano iniziano a cadere numerose goccie bagnandomi completamente le mani e lentamente anche i pantaloni. Scoppio in una rumorosa risata e sporgo la testa per prendere un pó d'acqua, tenendomi ben saldo alla finestra per non cadere. Allungo la lingua e assaporo le goccioline che scendono velocemente ridacchiando. Alzo lo sguardo verso il cielo e lascio che le goccie mi bagnino la testa.

||Elly||

Messaggio da: Lorenzo mio.
Se potessi ora ti bacerei.

Oh quanto mi manca.

-Lauren! Smettila di tirare le mie felpe ovunque!
-Mar sento freddo! E ho bisogno di una felpa che si abbini al mio pigiama!
-Prendine una e basta.
-Che palle, va bene. Ma chiudi la finestra!
-Hai paura che lo spirito di Lorenzo ti guardi?
-Zitta e chiudi.
Le tiro un cuscino in faccia ridendo e cammino verso la finestra, sento Lauren sbuffa ma la ignoro. Prima di chiudere, guardo oltre la finestra. Il mio cuore inizia a battere più velocemente del solito.
Com'è possibile che in tre mesi sia diventato più bello di prima?
Oh dio. Quei capelli bagnati. Non respiro.
Improvvisamente mi guarda e i suoi occhi incontrano i miei. Ho bisogno di buttarmi tra le sue braccia.
-Hey!
La sua voce.
-Hey Lorenzo..
-Come stai?
Male, ho bisogno di te.
-Bene, tu?
-Oh bene. Anzi no.
-Eh?
-Ti prego. Scendi. Ho bisogno di te Elly.
Quelle parole fanno esplodere un numero infinito di emozioni, sento tremare ogni parte del mio corpo. E come tre mesi fa, seguo l'istinto. Chiudo la finestra e corro fuori dalla stanza precipitandomi fuori, non importa in quali condizioni sono ora, non importa.
Mi fermo nel punto in cui finisce il mio giardino e inizia il suo, tiro un piccolo urletto sentendo la pioggia che mi bagna. Sciolgo la treccia lasciando i miei lunghi capelli liberi bagnarsi. Guardo avanti, ed eccolo là. Con il suo sorriso correre verso di me.
Mi avvolge tra le sue braccia e, quando avvolgo le braccia intorno al suo collo, mi tira su stringendomi più forte.

StalkerJar|| Lorenzo Paggi Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora