Capitolo XXIII

1.2K 62 0
                                    

Si asciuga le lacrime, non risolverà niente disperandosi. Deve chiarire ciò che è successo, rimettere le cose al loro posto. Indossa un ampio mantello ed esce dal palazzo senza farsi notare.  Prende il suo cavallo e corre alla locanda. Per prima cosa deve chiarire tutto con Drew, poi andrà a cercare Nathanian. Lega il quadrupede vicino alla stalla ed entra nella bettola. Ricorda ciò che aveva vissuto li, è parte della sua storia ormai.

I soliti ubriaconi e le donnine poco vestite festeggiano allegramente. Tutto quello stona con il suo volto tetro e preoccupato. Individua fra la folla il giovane Black, seduto di fronte ad una ragazza. Si avvicina a passo sicuro e giunta davanti al tavolo abbassa il cappuccio. Drew la guarda con aria sorpresa e felice -Non pensavo saresti venuta..-. Lei abbassa la testa -Non sono venuta per restare. Sono qui per parlarti-. L'espressione del ragazzo muta rapidamente -Non qui..-. Si alza e sussurra qualcosa alla ragazza ancora seduta, che le ha dato per tutto il tempo le spalle. Questa li alza e si pone davanti a loro -Lei è Lydia, mia sorella- dice Drew con aria fredda. Victoria spalanca gli occhi. La donna che aveva considerato sua rivale, è semplicemente la povera sorella del ragazzo.  Il senso di colpa la assale quando si accorge che questa guarda nel vuoto -Salve signora. Mio fratello mi ha molto parlato di voi.. Non posso vedervi, ma sono certa che siate stupenda come lui vi ha descritta-. Il nodo alla gola si stringe. Non può ferirlo, non adesso che sa di Lydia. In quell'istante ripensa a ciò che dovrà fare. Scegliere fra la sua felicità e quella di un altro. In fondo entrambi amano lei, ma lei sa bene a chi il suo cuore appartiene. Pensa che in fondo, Nathanian potrà avere tutte le donne che desidera. Quel ragazzo sarebbe capace di conquistare chiunque. La sua bellezza, la sua dolcezza, la lealtà del suo animo, non sono comparabili con quelle di Drew. Il giovane brigante l'ha pretesa, l'ha ferita e poi l'ha lasciata andare via. Il barone Wetemore ha avuto il coraggio di rinunciare a lei, affinché fosse felice. Ma adesso.. tutto va visto in un'altra prospettiva. -Mia sorella.. è stata per tutto questo tempo in un convento. Le monache si sono prese cura di lei dopo che ha perso la vista. Adesso grazie al cielo sta bene. Anche se sono molto povero riuscirò a cavarmela, e la farò vivere in modo dignitoso. Victoria.. è bellissimo averti qui. Dopo tutta questa sofferenza, finalmente un raggio di sole-. La ragazza sente le gambe molli, il cuore a pezzi. Non può fargli del male. -Drew.. sono venuta per dirti delle cose..- gli fa cenno di seguirla fuori dal locale -Volevo farti sapere che intendo aiutarti. Ti procurerò una casa qui vicino, e pagherò le cure per tua sorella. Parleremo in un altro momento di tutta la storia fra noi. Intanto voglio che tu e lei stiate bene-. Lui la abbraccia commosso -Ti ringrazio Victoria, grazie infinitamente-. Detto ciò la giovane risale sul suo cavallo e torna a casa -Vieni al boschetto domattina alle 9!- grida prima di allontanarsi. Le lacrime scendono dai suoi occhi stanchi, non può andare avanti così.  Il giorno dopo Drew e Lydia si presentano puntuali all'appuntamento. Victoria stringe fra le mani una chiave di bronzo -Questa è la chiave della vostra nuova casa. Si trova nel boschetto, è la casa del nostro vecchio custode, ma adesso è libera- cammina per pochi metri e raggiunge una baita piccola ma accogliente. Inserisce la chiave ed entra, mostrando le due stanze ai nuovi ospiti. -Non è una reggia, ma è tutto ciò che posso darvi senza che mio padre lo scopra. Ecco a voi anche delle monete, vi saranno utili..-. Drew e la sorella si abbracciano felici -Grazie mille contessa, è molto più di quanto potessimo sperare..- dice Lydia. In qualche modo Victoria sente sollevata. Ma ciò non toglie che prima o poi dovrà dire a Drew la verità sui suoi sentimenti. Dopo quel giorno va a trovare i due ogni mattina, lasciando monete e del cibo. Non ha più notizie di Nathanian orami da un mese, e la sua mancanza la distrugge. Sente un vuoto dento, vuoto che colma solamente l'aiuto dato ai due poveri giovani. Le giornate passano lente, nella folle attesa di notizie o lettere del Barone. Sa che lui non la cercherà, ma controlla lo stesso la posta ogni giorno. Nel tempo libero sta con Lydia, ascoltando le sue storie, i suoi ricordi, e raccontando a sua volta ciò che ha vissuto con Drew. -Signorina.. nel paese in cui siamo nati non esistono persone come voi. Li quasi tutti i nobili ignoravano al nostra esistenza, e noi siamo stati costretti a vivere in povertà. Siamo andati via da li quando avevamo solo dieci anni. La nostra città è a confine con al vostra, la fazione si chiama Wetmore. Ne avete mai sentito parlare?- Lydia sorride. Victoria invece sente lo stomaco rigirarsi -Si Lydia, li vive un amico di mio padre..- ingoia tutte le sue lacrime. Nei giorni a seguire evita di toccare con lei l'argomento, non potrebbe trattenere ancora le lacrime. Una di quelle mattine trova nella scatola una lettera firmata "Barone Wetmore". Il suo cuore perde un battito. La scarta rapidamente e si siede sotto un albero per leggere tranquilla :

"Conte, è con tutto il mio dolore che vi annuncio la prematura scomparsa del Barone Wetemore, a seguito di una caduta da cavallo. I suoi familiari sono addolorati quanto me, e terremmo tanto che veniste per rendergli l'ultimo saluto, dopo domani alle 5. Il funerale si terrà nella grande cattedrale. Attendo risposta. Saluti alla vostra giovane figlia".

"Prematura scomparsa del barone Wetmore."

"A seguito di una caduta da cavallo."

Occhi appannati, la testa gira.

"Funerale dopo domani alle 5."

Non sente più il suo stesso respiro.

Victoria sente soltanto la sua voce, come se provenisse da un altro luogo. La sua voce grida, grida il nome del suo amore.


L'ultimo bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora