Capitolo XX

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Alle nove puntualmente Victoria si trova in giardino, nell'attesa che Nathanian arrivi. Il nervosismo e l'ansia la divorano, deve restare calma e respirare. Si appoggia alla balaustra di marmo e chiude gli occhi per ascoltare meglio il canto rilassante degli uccelli. -Buon giorno..-. Si volta velocemente. Nathanian è molto elegante in divisa da cavalcata, al sole sembra quasi risplendere.
-B-Buon giorno a voi.. Se volete possiamo andare, ho fatto già sellare i cavalli-. Il giovane annuisce compiaciuto, e le fa cenno con la mano, per farla passare avanti -Dopo di voi-. La ragazza si avvia impacciata verso la scuderia, seguita dal giovane Wetmore. Lui non le stacca gli occhi di dosso, e questo la intimorisce e la imbarazza. Non riesce ad essere tranquilla e naturale quando lui è presente. I due salgono sui due migliori cavalli della scuderia. Due stalloni arabi dal pelo lucente e liscio. -Lei è Romilda. Ce l'ho da quando avevo 10 anni.. il vostro si chiama Tigher, è più giovane e ribelle-.
Nathanian accarezza la creatura -Sono magnifici esemplari. Ne avete altri?- i cavalli cammino molto lentamente verso il lago.
-Sì, ne ho uno bianco, ormai troppo vecchio per la caccia, ma ne sono molto affezionata, quindi spesso lo porto a fare delle passeggiate. Abbiamo 4 cani, per la caccia alla quaglia. E delle galline nel cortile. Io adoravo giocarci da piccola.. mio padre mi regalò dei pulcini e una capretta, una volta..- gli occhi di Victoria brillano, e per la prima volta sorride spensierata, come se il giovane, incantato da quello spettacolo, non ci fosse.
-Oh, perdonatemi... vi starò annoiando-. La ragazza ritorna a guardare in basso, timida e impacciata.
-Ma no, anzi, è un piacere sentire i vostri racconti e vedervi così spensierata. Noto che in mia presenza siete a disagio. Sono io a provocare il rossore sul vostro viso?- la guarda con falsa innocenza.
Ancor di più il suo viso si infiamma -Ma no.. non è questo. Mi sento in imbarazzo davanti a persone che non conosco..-.
-Non ne avete motivo. Non intendo mettervi in imbarazzo. Rilassatevi...-. Si ferma e scende dal cavallo. Senza essersene accorti sono già arrivati al lago. Si trova in una radura molto isolata, lontana dalle zone di caccia. Li vi è una sorgente di acqua fresca e cristallina, attorno alla quale molti alberi fanno da barriera naturale. Victoria scende aiutata da Nathanian e si siede vicino al lago. Il giovane siede accanto a lei -Posso parlare chiaramente? Desidero intanto che mi chiamate con il mio nome, non sopporto le formalità. E poi vorrei riuscire a diventarvi amico. Sono certo che sotto questa veste da riservata e timida dama si nasconda un'anima forte e ribelle. Vorrei vederla. È possibile?-.
Victoria lo guarda con occhi da cerbiatta, lusingata dalla veritiera descrizione fatta da lui -È possibile..-.
Lui sorride enigmatico -Molto bene, Miss Victoria- comincia a togliersi gli stivali e la giacca. La ragazza lo guarda perplessa. Continua con la camicia e il gilet, rimanendo solo con i pantaloni del completo -Dovresti provare a fare qualche follia ogni tanto- indietreggia sempre più verso il lago continuando a guardarla. -Tu sei pazzo!- grida la giovane divertita. Entra nell'acqua fresca e si immerge completamente -È stupendo, prova..- immerge la testa e rimane sott'acqua. Victoria si alza e si avvicina all'acqua. Nathanian non risale, e le bolle d'aria sulla superficie dell'acqua diminuiscono notevolmente. -Nathanian! State bene?- grida senza ricevere risposta. Ad un tratto il giovane riemerge -Aiuto! Vi prego, aiutatemi, ho un crampo e non riesco più a nuotare. Aiuto!- cercando di rimanere a galla. Victoria ha imparato a nuotare in quel lago, sa bene che li non riuscirebbe a toccare, ma deve salvarlo. Toglie velocemente le scarpe e il soprabito, rimanendo con una veste candida e bianca. Entra in acqua e nuota più svelta che può fino a ragiungere il giovane. Cerca di sollevarlo e lo abbraccia a sé per trascinarlo a riva -È di questo che parlavo- sussurra lui sensuale. Victoria si accorge che lui riesce benissimo a nuotare, e non ha nessun crampo. Allora indignata lo lascia -Mi avete ingannata per farmi entrare in acqua? Siete meschino. Io mi ero preoccupata che voi.. Oh che stupida- si allontana e cammina zuppa sulla ghiaia. Lui ride e la tira giù per il braccio, di nuovo in acqua.
-Non mi dirai che ti sei offesa! Volevo solo capire fino a che punto questa ragazza si sarebbe spinta per aiutarmi. Grazie di averlo fatto-.
La ragazza si solleva -Non dovresti ringraziarmi - Prende la sua testa fra le mani e lo spinge giù sott'acqua. Lui fa lo stesso e comincia a ridere nel vederla boccheggiare. Escono infreddoliti, consapevoli della pazzia fatta gettandosi nell'acqua gelida. La veste bianca bagnata e attaccata al corpo, lascia intravedere le sue forme rotonde e perfette. Nathanian la guarda nuovamente incantato -Tieni prendi il mio mantello, avrai freddo..- Victoria lo prende e si copre completamente -Sarà il nostro piccolo segreto. Siamo d'accordo?-. Lui annuisce sorridente. I due tornano a casa quasi all'ora di cena, esausti ma divertiti. -Chi sa cosa penserà mio padre vedendomi così.. - ride con quei suoi splendidi occhi. Lui la guarda e non può non unirsi alla sua risata -È stata la passeggiata nel bosco più entusiasmante di sempre. Adesso devo solo visitare il castello, poi avrò visto davvero tutto di questo posto-.
-Domani. Domani vi porterò a vedere il castello. Ci sono posti che neanche io ho mai visto... sarà un'avventura. Buona notte signor Wetmore..- sorride.
-Buona notte Miss Victoria-.
I due si ritirano nelle loro stanze. Victoria pensa di essere stata stupida valutando il giovane senza conoscerlo. È migliore di quanto non sembri.

L'ultimo bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora