Siamo arrivati in aeroporto, e lui si è messo il solito travestimento che serve a ben poco: Ray Ban e cappello con la visiera. Probabilmente quando aprirò Facebook mi ritroverò altre news su di noi, dopo le foto al museo delle cere. Non mi importa, sono pronta anche ad affrontare il gossip, o almeno credo. Theo mi accompagna al gate, dove ci salutiamo l'ultima volta prima della partenza del mio volo. Dopo un lungo bacio, ci abbracciamo forte ed è molto difficile lasciarsi andare.

-Fai buon viaggio, ci sentiamo appena arrivi. Stasera ho il volo per New York, mi faranno finalmente sapere qualcosa su chi mi affiancherà nel film - mi dice continuando ad accarezzarmi le guance. Ho bisogno di toccarlo e di essere toccata da lui, perché il pensiero di stargli lontana per un mese si fa sempre più opprimente ad ogni secondo che passa.

-Fammi sapere tutto, okay Muffin? - Poggia di nuovo le sue labbra sulle mie e mi solleva da terra. Qui c'è talmente tanta confusione che nessuno farà caso a noi, e i miei capelli gli vanno a finire sul viso, separandoci dal mondo esterno.

-Adesso niente tragedie, un mese non è niente, okay? Ciao, Sara. - Mi bacia sulla fronte.

-Ciao, Theo. - Mi appoggio al suo petto un'ultima volta e mi decido a staccarmi, sfiorandogli di nuovo la mano. Sì, ne sto facendo decisamente una tragedia.

-Quando sarai in aereo, dai un'occhiata nella tua borsa - mi dice mentre mi allontano. - Ti amo piccola pazza. -

Non faccio in tempo a rispondere perché sono già troppo lontana, così faccio il gesto di dargli un bacio a distanza, e lui mi sorride. Non mi volto più indietro perché non voglio fare la bambina che si mette a piangere...

In aereo sono seduta accanto al finestrino, ma stavolta non ho paura. Le hostess ci dicono di spegnere i cellulari o di inserire la modalità aerea, e al momento del decollo sono troppo impegnata a pensare a Theo che a farmi venire l'ansia. Quando l'aereo prende quota, guardo giù e scopro che l'altezza non mi dà poi tanto fastidio. Ripenso a quando ho guardato giù dal London Eye e mi viene da sorridere. La borsa... devo vedere che cosa ha combinato, penso.
Trovo subito una busta bianca, deve essere questa la sorpresa di Theo. La apro e trovo un intero foglio scritto da lui, forse ieri sera quando mi sono addormentata... Inizio a leggere.

Londra, 3 novembre 2015

Hey, c'è posta per te! Questa è la seconda volta che te lo senti dire, giusto?
Ciao Sara, o mia piccola pazza come mi piace chiamarti. Avrei voluto un giorno in più per dirti quanto questi giorni insieme siano stati straordinari, ma stavolta ho dovuto affidare i miei pensieri ad una lettera. Sì, lo so che non si usano più, ma ho troppe cose da dirti per scriverle su un banale messaggio, e poi non voglio dimenticarne neanche una. So che apprezzerai, lo so perché sto imparando a conoscerti. In questi giorni ho scoperto di avere un punto debole, si chiama Sara Leoni ed è bellissima. Lo sai che il tuo nome significa "principessa"? Ed è proprio così che ti vedo io, una piccola principessa con un bel caratterino. Sei tutto ciò che cerco in una donna: intelligenza, bellezza, determinazione e forza. Ma come tutte le principesse nascondi anche una parte di te che è più fragile, che ha bisogno di essere compresa e amata. Ti ho promesso tutto il tempo del mondo per parlarmi di questo tuo lato, e ti prego di non avere mai paura di confidarti con me. Perché voglio darti tutto me stesso, voglio darti quella fiducia che le persone ti hanno fatto mancare. Tu dici di essere stata la persona più fortunata del mondo a conoscermi, ma lasciami dire che sono io l'uomo più fortunato del mondo. Non ti avrei mai conosciuta se la tua amica Isabella non avesse fatto in modo di realizzare il tuo sogno, ed io non avrei mai saputo che da qualche parte, nel mondo, si nascondeva una persona capace di amarmi così tanto. Mi hai colpito subito, Sara, e questo non è da tutti. Volevo che fossi mia non appena ti ho visto. Non ti volevo per capriccio, ma perché ho letto nei tuoi occhi più cose di quanto tu possa immaginare.
Abbiamo avuto uno strano inizio, questo è vero. Ci siamo presi fin da subito la libertà di certi gesti, perché ci desideravamo troppo. Niente è stato un errore, perché pur senza pianificare nulla ci siamo scelti a vicenda. O meglio, sono io che ho scelto te... tu mi amavi anche senza conoscermi, ed è strano se ci penso. Hai capito tutto di me, semplicemente guardando i miei film, le mie interviste, il mio modo di parlare. In realtà è come se mi conoscessi da molto prima di questi tre mesi... ma in un certo senso è stato così anche per me. Mi hai permesso di entrare nel tuo mondo, e mi hai permesso di innamorarmi di te. In soli tre mesi, ho capito che sono completamente pazzo di te. Fanculo il tempo, puoi conoscere qualcuno da dieci anni e non sapere niente di lui, e poi ci sono quelle persone che in poco tempo ti entrano nel cuore. Tu lo hai fatto, e non ho paura di dirtelo perché so che tu non hai paura di sentirtelo dire.
Dopo esserti confidata con me hai deciso di essere completamente mia, e ti ho amata ancora di più per questo. E' vero, ho nove anni più di te e ho fatto le mie esperienze, ma per me è stato come fare l'amore per la prima volta. Quella era la tua prima volta, ma è come se lo fosse stata anche per me. Forse ti sembrerà una frase fatta, ma non ho mai provato ciò che mi hai fatto provare tu, mentalmente e fisicamente. Non ho mai desiderato nessuna donna quanto te, e stare un mese lontani, adesso, sarà ancora più difficile delle altre volte. Credevo di doverci andare piano... e invece sei stata tu a sconvolgermi, come hai fatto dalla prima volta che ti ho vista. Adesso non potrò più bere quella cioccolata calda bianca senza pensare a te che me la rovesci addosso "perché così è più buona", non potrò più fare una doccia senza pensare che entrerai da un momento all'altro... Ancora non so quanta acqua abbiamo sprecato, siamo vergognosi! E non potrò più suonare il mio pianoforte senza distrarmi, perché inevitabilmente penserò a te sdraiata proprio lì, dopo aver fatto l'amore con me. Quel "Niente letto, ti prego" non potrò mai dimenticarlo, davvero. Okay, scherzo! Dico solo che non ne ho ancora abbastanza e che se fosse stato per me non ti avrei più fatta alzare da quel letto. Prima di pensare che sono un pervertito, voglio dirti ancora altre cose. Voglio esagerare, perché sento di doverlo fare. Voglio dirti che visitare Londra con te è stato come vistare un posto nuovo, perché con te tutto ha assunto un sapore diverso. Mi fa impazzire quando inizi a parlarmi in italiano, e sentire il mio nome detto con il tuo accento. Mi fanno impazzire le tue mani, piccole e delicate ma capaci di stringermi fino a farmi male (sì, mi hai lasciato qualche graffio con le tue unghie!). Mi fa impazzire quando salti in braccio a me e mi baci, con i tuoi capelli che mi sfiorano il viso e che mi fanno sentire come se fossimo soltanto noi, e il resto del mondo non esistesse. Mi piace quando ti vesti sportiva e quando ti vesti elegante, perché sei sempre la cosa migliore che io possa desiderare di guardare. Mi piace quando indossi quei tuoi collarini con le borchie, perché mi fai venire voglia di prenderti e farti di tutto. (Questo non era molto romantico, ma so che la mia ninfomane anonima preferita approverà).
Credo che questa sia la cosa più sdolcinata che io abbia mai scritto. L'ho scritta di getto, senza pensare a non essere troppo romantico, troppo zuccheroso o troppo... pervertito, sì.
Adesso stai dormendo, sei nel mio letto ed io sto per tornare da te, ma quando leggerai questa lettera sarai già in aereo.
Ti amo, spero di essere stato abbastanza convincente! Non vedo l'ora che sia dicembre...

Resta con Me ~ Theo James (Fanfiction)Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum