Capitolo 14.

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Aveva ragione Francisco,alla fine sarebbe stato meglio così.
Eravamo sdraiati a fare colazione sul divano quando un'altra volta ebbi un senso di nausea.
"C-credo di dover andare in bagno a vomitare." Dissi correndo su per andare in bagno. Appena aprì la porta buttai le ginocchia a terra vicino al wc e vomitai dentro,alcuni secondo dopo arrivò Francisco e mi tenne i capelli,aveva il fiatone,molto probabilmente per lo spavento.
Dopo pochi minuti il vomito cessò e mi alzai per lavarmi io viso tutto sudato.
"Aspetta,aggrappati a me." Disse prendendo il mio braccio e attorcigliandolo nel suo collo.
Finì di sciacquare il viso e Francisco mi portò a letto.

"Credo che hai un po' di febbre." Disse toccandomi la fronte.
"È tutto okay.." Dico con un filo di voce,la gola bruciava e io lo non sopportavo molto.
"Chiamo il dottore." Detto ciò si chiuse la porta alle spalle.
Sentivo parlarlo,e con la sua voce calda mi addormentai.

"Amore svegliati."
Aprì gli occhi e trovai Francisco e il dottore vicino a me.
"Signorina,come si sente?"
"Stanca."
"Deve riposare,deve fare pochi sforzi."
"Ma.."
"Senza ma! Non si preoccupi,ci penserò io." Disse Francisco interrompendomi.
Il dottore annuì e prima di scendere giu con Francisco mi diede tre farmaci.
"Ei amore.. Tutto bene?"
"Eh.. Si,diciamo.."
"Non devi fare sforzi!" Dice baciandomi la pancia Fracisco.
Ciò mi fece sorridere.
"Adesso vado a fare la spesa,non muoverti dal letto."
Scappò via con un sorriso da ebete stampato in faccio. Passarono molti minuti e ancora Francisco non era arrivato,così mi preoccupai.
Decisi di chiamarlo,ma il telefono era giu.
Misi un maglietta più lunga di quella che avevo e scesi giu.
Appena misi piede nel quarto gradino la testa iniziò a girarmi e.. Buio.

Avevo gli occhi semichiusi e sentivo autobulanza,la voce di Francisco e altre persone urlare e per la seconda volta di nuovo buio.

Il mio domani. || Francesco Lachowski & Cara Delavingne||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora