Capitolo 1.

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Speriamo che questa nuova storia possa piacervi e che riesca farvi provare qualcosa.Grazie per il vostro sostegno. Buona lettura!
-Lidia.

Ho sempre odiato la routine...

Cercandola nel dizionario troviamo: "Sequenza invariata di azioni, di procedure, con un senso di monotonia" , che però non dice il vero significato della parola.
Pensandoci la routine è qualcosa interamente organizzata senza tralasciare neanche un minuto.
La routine non è da umani, è da robot.
Il mondo è quasi interamente fatto da robot umani e ne facevo parte anche io , prima di conoscere lei.

25 Marzo 2015, ormai erano passati 4 anni da quel giorno e più i giorni passano, più lei mi manca.

Situazione familiare? Normale

Genitori abbastanza presenti con i loro difetti ovviamente.

Situazione scolastica? Normale

Tutto sarebbe perfetto se naturalmente non ci fossero quei maledetti 115 chili di peso.
Già, peso 115 chili e naturalmente non è l'unico problema della mia vita.
Da qualche giorno mi sono trasferita in questa nuova grande immensa città, abbandonando tutto quello che avevo....in realtà no avevo nulla d'importante nella vecchia cittadina in cui abitavo, rimaneva di mio solo qualche scatolone che nel camion non era entrato. Per tutti Londra sarebbe un sogno.Si vede che io sono diversa.Il mio unico tentativo sarà quello di non iniziare ad odiare pure essa.
L'acqua della doccia non era troppo calda quel giorno, ma come ogni mattina, mi faceva rilassare e alcune volte quasi addormentare. Ero troppo tesa per questo primo giorno di scuola però prima o poi dovevo affrontarlo con o senza la mia volontà.
Indossai la nuovissima divisa rossa e beige che la scuola mi aveva mandato per posta a Lancaster e intrecciai i miei lunghi capelli rossi, cercando di non lasciare nessun ciuffo fuori. Presi lo zainetto non dimenticandomi il telefono con le cuffie e corsi giù per la colazione. Ecco i miei genitori in divisa: entrambi lavoravano all'aeroporto di Luton ( uno dei motivi del trasloco), tanto che si incontrarono lì per la prima volta e , come dicono loro :"Fu subito un colpo di fulmine!"

Sinceramente la trovo una cosa molto stupida, ma di questo poco mi interessa.

"Buon Giorno a tutti" - dissi prendendo dal frigo un frutto diverso giorno per giorno per evitare la routine

"Ciao cara, come ti senti oggi?" E fu così che la solita domanda di routine arrivò anche quest'anno.

"Normale"- risposi senza degnarla di uno sguardo.

"Dovresti parlarne con qualcuno di come ti senti.Non puoi tenere tutto questo per te. Hai solo 17 anni non puoi stare in quella soffitta a leggere tutto il giorno."

"Mamma, va tutto bene! Giornata normale, emozioni normali...Tutto qui. Viviamo in questo posto da solo 3 giorni, con chi dovrei parlare? Adoro quella soffitta! E' l'unico posto nel quale mi sento vera e se proprio dobbiamo dirla tutta, farò diciotto anni a Luglio."

Alzai gli occhi al cielo mentre morsi la mela verde chiaro che avevo tra le mani.

"Si sta facendo tardi, mi avvio a scuola."

Aprì la porta e dopo essermi sistemata lo zaino mi avviai verso la scuola.

Il cielo era sempre più grigio e fortunatamente la scuola non distava molto da casa mia.

Ormai sapevo la strada. Mio padre mi aveva costretto ad impararla ogni mattina per tre giorni percorrendola insieme in macchina. Come sospettavo, arrivata a scuola, ricevetti delle occhiatacce da tutti gli studenti mettendomi così, ancora di più, in soggezione. Guardai la visuale: tutti guardavano verso di me e cercai di dare meno nell'occhio dirigendomi direttamente verso l'ufficio del preside nel avrei dovuto ricevere le chiavi del mio armadietto e l'orario scolastico. La scuola era enorme, molto più grande di quella in cui andavo prima. I colori delle pareti, dei mobili, degli addobbi richiamavano i colori della scuola che appunto erano rosso e dorato. I corridoi erano larghi e lunghi, gli armadietti erano uno rosso, uno dorato, uno rosso, uno dorato e così proseguivano per tutto il corridoio dell'ala sud. Una grande targhetta con scritto "Preside" attirò la mia attenzione e mi avviai abussando leggermente nella porta di legno di quercia.

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⏰ Last updated: Jul 29, 2018 ⏰

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