004

18 0 0
                                    

La mora si trovò in una distesa enorme, piena di alberi. Un rumore forte la spaventò dietro di lei. Iniziò a correre, ma delle mani, o qualcosa di tremendamente viscido e insopportabile, la afferrarono per le gambe trascinandola giù in un burrone che non era lì alcuni secondi prima.

Iniziò a sudare e ad urlare aiuto, ma nessuno le tese il braccio per portarla sulla terra ferma e per impedire ai suoi demoni di poterla torturare ancora. Non era abbastanza forte per cercare di aggrapparsi al limite del dirupo. Ma lei ci aveva provato, le sue unghie erano affondate nella roccia, e lei aveva urlato e urlava ancora. Le mancava il fiato per quanto aveva gridato. La gola secca supplicava dell'acqua, era graffiata e per quanto Annabelle avrebbe potuto resistere anche a quello sforzo,-minimo rispetto a quello di non farsi trascinare tra le viscere della terra-lei si lasciò andare. Mollò la presa delle mani, non sentì più i muscoli implorarle di smettere di tirare. Era stanca di lottare per sé e per le persone che la amavano. Per cui non fece altro che far sì che tutto prendesse una svolta diversa. Lasciò che la morte si impossessasse di lei. Non poteva-non doveva-vivere ancora, non meritava un altro respiro. Mentre volava giù, la sua mente le mostrò l'immagine di un ragazzo, i quali occhi divennero totalmente rossi. Solo la parte bianca, quella nera e le striature nelle iridi, rimasero così come erano.
Un altro grido, nel nome di Allison, e poi il nulla. Se n'era andata per sempre.

《Annabelle, Annabelle, svegliati!》 Spalancò gli occhi incapace di capire ciò che aveva sognato. Il sudore era colla che appiccicava la sua pelle al lenzuolo e non poteva liberarsene. Era in trappola. Alzò lo sguardo e vide quegli occhi che non l'avrebbero mai tradita. Aaron la guardava terrorizzato da tutte le urla che aveva sentito dal piano di sotto ma che i suoi genitori avevano completamente ignorato, ormai abituati.

Nessuno era mai andato da lei per svegliarla dai suoi incubi dopo così tanto tempo. Era sempre lei a salvarsi, aveva bisogno solo di respirare. Non aveva altro se non Aaron. 《Scusami, non avresti dovuto rivedermi così. Sono un completo disastro.》
Si tenne la fronte con la mano cercando le parole giuste, ma sapeva benissimo che le parole adatte per quel momento, non esistevano. Aaron la fissava preoccupato, con la bocca semiaperta e le labbra secche.

《Speravo che con l'aiuto della psicologa, tu saresti guarita. Cosa hai sognato?》 Sospirò. Ma non disse nulla, era ancora sotto shock. Non poteva dire di quelle strane visioni ad Aaron. Certo, lui non l'avrebbe mai giudicata, ma era impaurita ugualmente.

《Sono solo incubi. È difficile da spiegare, quando mi sveglio non ricordo più nulla. Ciò che ho visto svanisce dalla mia memoria.》 Mentì. Il fratello le accarezzò la guancia. Non si accorse che per lo spavento si era seduta sul cuscino e che Aaron teneva in mano un bicchiere colmo d'acqua come faceva sempre l'anno prima. Era preparato a tutto questo, sapeva ciò che lo avrebbe aspettato ogni tremenda notte. Ma sua sorella era più importante dei suoi limiti e timori.

《Vuoi?》 Annabelle sorrise in ricordo dei vecchi tempi. Prese il bicchiere fra le mani e rabbrividì per quanto era fredda tanto da ghiacciarle il cervello.《Mi dispiace, ho fatto di fretta, avrei dovuto prenderla dal rubinetto, non dal frigorifero.》 Si scusò, cercando di scaturire un sorriso nella mora e ci riuscì. Quando Annabelle sorrideva, il mondo si fermava per poterla guardare. La sua bellezza era introvabile, impossibile da paragonare a qualcun'altra, eccetto che ad Healey. Loro due erano opposti in tutto e per tutto. Ma una cosa avevano in comune: l'amore puro.

《Grazie Aaron. Non so come ho fatto senza di te.》

Il ragazzo sorrise a disagio, sentendosi tremendamente in colpa per averla lasciata solamente per essere stato più debole di chi aveva perso non solo sua sorella, ma bensì la sua migliore amica, la sua anima, la sua voglia di vincere sempre, la sua vita.《Hai letto molto, eh?》Notò Aaron osservando il diario aperto in due come a segnare fin doveva aveva letto Belle.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Jan 30, 2017 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Blind.Where stories live. Discover now