Capitolo 13

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Mi misi il braccio sugli occhi, stiracchiandomi. Mi sfregai un occhio e mi alzai andando in bagno. Mi sciacquai la faccia e mi sistemai il ciuffo.

Uscii dal bagno e mi infilai degli skinny neri strappati al ginocchio e le mie solite converse.

Uscii dalla stanza e chiusi la porta per poi scendere di sotto. Vidi tre ragazzi ma non ci feci caso. Mi sedetti sul divano e accesi la tv.

Maggie si sedette di fianco a me. -Hey Luke- mi disse sorridente.

-Ciao Maggie- le sorrisi mentre facevo zapping tra i canali.

-Come va?- mi chiese.

-Beh... Mai lamentarsi- mi grattai la spalla soffermandomi su un canale.

-oh quindi non sono la sola ad adorare la canzone di Madonna- indicò la tv.

-si è la mia canzone preferita- sorrisi.

-Bitch i'm Madonna, Bitch bitch i'm Madonna- iniziò a cantare.

Scoppiai a ridere. -grazie,grazie- si alzò e fece un inchino. Lei sapeva farmi ridere in qualsiasi momento. Era la mia migliore amica.

-io vado a trovare Madison- disse lei. -posso venire con te?- le chiesi. -Certo. Vieni- mi prese per mano e uscimmo di casa.

-peccato che dobbiamo farcela tutta a piedi- sbuffò sonoramente. -Ma no, possiamo andare con la mia range rover.

-HAI LA RANGE ROVER?!- urlò lei. -ADORO QUELLA MACCHINA MA I MIEI NON ME LA VOGLIONO COMPRARE PERCHÉ ANNO PAURA CHE IO SBANDIIII- piagnucolò.

Risi. -vieni andiamo- salimmo sull'auto e partimmo. -è bella anche all'interno- disse lei.

Quando arrivammo, scendemmo dall'auto e Maggie suonò il campanello. Non aprii nessuno.

-strano... non c'è..- disse Maggie. La chiamai al cellulare. -c'è la segreteria- in quel momento chiamarono Maggie al cellulare.

Maggie's pov
Sentii il mio cellulare suonare e risposi. -pronto?-

-pronto, lei è Maggie Beer?- disse l'agente.

-si perchè?- misi il vivavoce.

-sua sorella è in ospedale. Ha avuto un incidente con il motorino.-

-COSA?!- urlai io facendo segno di andare all'auto a Luke.

-signorina venga qui.-

Chiusi la chiamata e salimmo in auto. Partimmo a tutta velocità verso l'ospedale.

-

Entrammo e ci mettemmo a correre verso la stanza dove stava Madison. Mi fecero entrare e lasciarono Luke in sala d'aspetto.

La vedevo li, sdraiata sul lettino, con una mascherina per respirare e una fascia sul braccio inzuppata di sangue.

Scoppiai a piangere e mi sedetti su una sedia, mettendomi le mani in faccia. Come avrei fatto senza di lei? Come lo avrei detto a papà che adesso era nell'esercito?

Mille domande senza risposta.

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