Sorridi, che fa bene!

Capitolo 14

É mattina. Mi sveglio con gli occhi socchiusi e con la faccia pallida. Mi guardo allo specchio nella mia camera, sicuramente ho la febbre. Ho giá visto d'apperttutto e non ce traccia del termometro. Decido, di andare a chiedere alla nonna che ancora sta dormento beata. Salgo lentamente le scale e apro la porta di camera sua.

Buio totale.

***
Mi sento debole, mi sento morire. La nonna é a terra piena di sangue. Mi sono appena svegliata dal mio schok e sto piangendo come una fontana a dirotto. Sento una parte di me a frantumi. La persona chr mi ha cresciuto...Bhe....é morta.
Non respira, e non da un segno vitale. Non appezzi. Prendo immediatamente la polizia.
E chiamo, anche il 118.

***
Mi hanno confermato che nonna, la mia adorata nonna, é morta. E adesso con chi vivro? Con chi posso farmi qualche risata? Con chi posso parlare? Con chi? Nessuno. Ecco la risposta, proprio nessuno. Mi mettole miani fra i capelli, me li vorrei stapparr tutti. Prima i miei genitori, poi la mia migliore amica, e adesso la morte di mia nonna. (sencoda madre)
Sono sempre stata sfortunata. Adesso sono abbandonata e non so con chi vivere. Neanche sono maggiorenne. Sono, solo uan 16cenne sfigata e sola. Si, in questo momento mi sento sola.
Sono strozzata di lacrime e i miei occhi, gonfi e rossi guardano il vuoto. Non riesco a parlare.

<<Signorina, calmatevi. Chiami i vostri genitori.>> dicr una voce maschile.
<<I miei, genitori? Sono morti entrambi.>> mormoro con voce acida e i singiozzi diventano sempre più forti.
<<Allora, chiamate a qualche vostro amico o amica.>>
<<Okay.>>

Non, so a chi chamare. Will? No.
Alla fine chiamo Giorgio.

***
Mi trovo a casa di Giorgio con lui che mi consola. Mi fa mangiare qualcosa e poi, mi fa sedere abbracciato a lui. Ci vediamo un film, quelli d'amore. Non sto, ascoltando niente del film dato che 1000 pensiri in testa. Sono stanca e abbilita.

Angolo autrice. ♥

Hey!
Scusate il ritardo.
Pomeriggio!♥

Francesca.