The Professor L.S

Il profumo della sua anima

- Nascosi la faccia tra le mani cercando di soffocare i singhiozzi.
Poi, quando mi calmai e abbassai le mani, lui non c'era più. Sentii solo il profumo della sua anima.
Aveva smesso di piovere e il cielo si era fatto più luminoso. Non mi voltai a guardare la tomba. Di buon passo guardagnai l'uscita. Ecco questo è tutto.
Rimanemmo in silenzio per qualche istante.
Il racconto del mio amico Louis mi aveva colpito profondamente.
Ma non mi aveva turbato, anzi.
Gli feci una domanda stupida - L'hai più rivisto?
- No, penso che ci fossimo detti tutto. Senti, io non so se tu credi a quanto ti ho raccontato, ma ti assicuro che è vero. Tu lo sai, sono sempre stato un tipo pragmatico, concreto. Non avrei nessun motivo di inventarmi qualcosa. Ma, ti prego, tieni per te questa storia, non parlarne con nessuno.
- Nemmeno con ..
- No, nemmeno con Rosie. Le birre le offro io.
Rientrai in albergo e aprii la porta della camera con cautela, cercando di fare meno rumore possibile.
Ma la luce era accesa e Rosie stava uscendo dal bagno avvolta in un accappatoio bianco, troppo largo per lei.
- Non dormi?
E mi resi conto di aver fatto nuovamente una domanda stupida.
Mi tolsi la giacca e mi sedetti sul letto mentre lei si asciugava energicamente i capelli.
- Vieni qua.
Le dissi.
Lei si avvicinò e docilmente si sedette accanto a me.
L'abbracciai e per un attimo mi parve di sentire il profumo della sua anima.
Ma forse era solo il bagnoschiuma.