1.The proposal

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A New York il clima era freddo, ma le luci dei negozi che illuminavano le strade rendevano l'atmosfera calda e famigliare. Da una piccola pizzeria in un angolo della città la porta d'ingresso si spalancò, uscirono due ragazzi che si tenevano per mano, erano così innamorati che l'atmosfera della bellissima New York per loro era così banale. Alla fine della strada c'era una figura, una ragazza sopra pensiero dai capelli lunghi e castani con indosso un cappotto abbastanza pesante. Era Lily, Inglese, ma abitava li da molti anni, minuta, 20 anni, abitava in quelle zone e come ogni venerdì aspettava qualcuno. Lily si girò di scatto quando si accorse della coppietta che usciva dalla pizzeria pensando quando arriverà per lei il ragazzo giusto. Pensieri che la tormetavano da sempre. Lily era semplice e qualsiasi cosa facesse ci metteva il cuore, non ha mai avuto relazioni serie perchè qualsiasi ragazzo le cercava ben altro. Ma non si poteva dire lo stesso del suo migliore amico, Jamie. Si conoscevano dalle medie, erano come fratello e sorella. Lui era biondo, molto più alto di lei e con uno stile tutto suo.

"Lily!" Urlò Jamie dall'altra parte della strada.

La ragazza attraversò vedendo il sorriso smagliante dell'amico.

"Jamie, ti stavo aspettando! Hai fatto mezz'ora di ritardo!" Si lamentò.

Jamie si spostò il ciuffo biondo dalla fronte e ridacchiò abbracciando l'amica.

"Ma lo sai che ti voglio un mondo di bene!" Esclamò Jamie abbracciandola.

Lily ricambiò l'abbraccio sorridendogli.

"Si, ma sto morendo di fame!"
"Stasera quale prendiamo?" Chiese Jamie.
"È il tuo turno scegliere la pizza, venerdì scorso e toccato a me" esclamò Lily.

Jamie rise e prendendola leggermente con il braccio la trascinò nella pizzeria. Era un locale Italiano, il proprietario si chiamava Antonio e la sua pizza era una delle migliori in città. Jamie e Lily conoscevano già il proprietario e i camerieri, soprattutto il vecchio Gigi, lavorava lì da quando erano bambini.

I due ragazzi si sedettero al loro tavolo preferito davanti alla vetrata che affacciava alla strada.

"Ragazzi, stasera cosa prendete?" Chiese Gigi.
Portava dei pantaloni neri e una camicia bianca con un taschino dal qualche fuoriusciva il taquino per gli ordini.

"Mmh, stasera una con il salame per due e coca-cola" disse Jamie.

Gigi si annotò tutto e girandosi scomparve in mezzo alla folla del locale.

Lily e Jamie iniziarono a parlare di cosa succedeva ultimamente, dei loro programmi e delle ragazze che cercavano di sedurre Jamie, ma inutilmente. Arrivò la pizza e quando la finirono, Lily si buttò sullo schienale della sedia.

"Mi sento piena, mamma mia" esclamò

All'improvviso Jamie diventò più silenzioso, e non disse una parola. Continuava a giocare con gli anelli che portava alle dita e sbatteva il tacco delle scarpe contro il pavimento. Lily arricciò il naso e si rimise composta sulla sedia.

"Ehy, tutto bene?" Gli posò la mano sulla sua appoggiata al tavolo.
Jamie la guardò e spostò la mano.

"Lily, dobbiamo parlare" disse con un tono serio.
La ragazza riaddrizzò la schiena e gli fece cenno di andare avanti.
"Sono entrato in un brutto giro, ti ricordi quando ti dissi che la Ferrari nel garage non era mia? Ti ho mentito. Mi serve per delle gare, sei la prima persona a cui lo dico." Jamie tossì e avvicinò il suo viso a quello di Lily.

La giovane non poteva crederci, il suo amico era sempre stato un tipo leale e sincero con lei. Non voleva che gli capitasse qualcosa, non voleva che alla fine entrava a far parte di qualche banda criminale perchè lui meritava altro.

"Non ci credo, Jamie! Come ti è saltato in testa? Se lo fai solo per soldi, ci sono altri tantissimi lavori! Oh, aspetta questo non è un vero lavoro!" Disse Lily con tono accelerato.

"Zitta, o lo sentirà tutto il locale! Lily, tu non capisci-"
"Io non capisco mai niente, vero?" Lo interruppe lei.
"Mi aspettavo questa reazione da te, ma avevo bisogno di soldi e così se ne guadagnano tanti in poco tempo." Spiegò lui.
"Non credo alle mie orecchie, sei sempre stata una bravissima persona fin da bambino e adesso? Però, aspetta... hai detto che io sono la prima a cui lo dici, ma quando si parla di queste cose ti confronti prima con Taylor. Mi spieghi?" Disse Lily appoggiando i gomiti sul tavolo.

Taylor era una specie di fratello per Jamie, come Lily, lo conosceva da quando erano bambino e sono sempre stati grandi amici. Per qualsiasi decisione "maschile" ha sempre chiesto prima a lui, e ciò non convinceva Lily.

Jamie deglutì e si avvicinò al suo viso.
"Voglio che tu venga con me ad una gara" disse senza battere ciglio.
Lily spalancò gli occhi.
"Te lo sogni, non verrò da nessuna parte!"
"Per favore Lily, ho bisogno di una ragazza da portare in macchina. La gara di questa sera lo richiede." Implorò Jamie.

Lily guardò gli occhi dell'amico e non poteva crederci. Gli stava chiedendo di fare una cosa che nella sua vita non gli sarebbe passata neanche per l'anticamera del cervello. Era rimasta sbalordita al pronunciare della proposta, era confusa perchè voleva aiutare il suo amico ma era anche tutto così sbagliato.

"Per favore Lily, non mi va di andarmi a prendere Sarah e portare il suo sedere da stronza nella mia auto. Non ti accadrà niente, dovrai solo tenerti forte."

"Anche Sarah fa parte di quel giro? La Sarah che al liceo ti disse "Jamie ti farei di brutto!" davanti a tutta la scuola? Quella Sarah?"

Jamie iniziò a ridacchiare.
"Si quella, ma è cambiata... in peggio. È una che se a fa con tutti, li conosci quei film dove c'è la ragazza che da il via alla gara sventolando la bandiera? Lei fa quello, ma mezza nuda" rise di nuovo.

Lily scoppiò a ridere.

"Lily, se non porterò una ragazza con me verrò squalificato e non voglio dare questa soddisfazione a quel leccaculo di Max."

"Chi è Max?" Chiese Lily.

"Fa parte della banda avversaria, è un coglione se la crede, ma una volta stava morendo per fare il cretino e farsi sbavare dalle ragazze" disse.

"Convincente la storiella che mi hai detto" disse Lily.

Jamie guardò l'orologio da polso e saltò quasi dal tavolo quando vide l'ora. Sperava che Lily accettasse, ma anche di no. Si sentiva un coglione ad averlo chiesto a lei, non voleva farla spaventare e dimostrare che il suo migliore amico era un deficiente. Le voleva bene ed era l'unica a starle sempre vicino. Jamie si sentì un emerito stronzo quando gli chiese di aiutarlo, ma non aveva scelta. E l'ora della gara si avvicinava sempre di più.

"Jamie..." disse Lily.
Il ragazzo stava ancora fissando l'orologio quando sentì la voce di Lily e alzò di scatto il capo. La guardò.

"Verrò con te".

Get your guns. |Jamily's ff|Where stories live. Discover now