Parte 22 - Alessia mi invita a casa sua

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Sentii il mio telefono suonare, ma visto che ero ancora mezzo addormentato, non mi alzai per rispondere.
Dentro di me avevo davvero tantissima speranza che fosse stata Sara a chiamarmi, pensavo che magari avesse cambiato idea su di me, ma una volta che mi alzai per andare a vedere chi fosse, mi accorsi di essermi sbagliato.
Infatti era stata Alessia a chiamarmi e non Sara, inizialmente ci rimasi molto male, l'essermi immaginato un suo ritorno mi aveva portato a molta sofferenza, ma prima o poi me ne sarei dovuto fare una ragione del fatto che io e lei non avremmo mai più fatto nulla.
Guardai l'orario e notai che era ormai mezzogiorno e quindi avevo dormito per tante ore, in seguito non esitai a chiamare Alessia e avemmo la seguente conversazione:
Alessia: Martin è da molto che non ti fai sentire, mi preoccupi, è successo qualcosa?
Io: No tranquilla, ero andato in ferie a Djerba e mi ero dimenticato di avvisarti.
Alessia: Ah va bene, ti sei divertito vero?
Io: Più o meno si, ma speravo fosse una vacanza migliore.
Alessia: Come mai? È successo qualcosa?
Io: Mio nonno non stava bene e i miei genitori sono dovuti tornare a casa, poi io non riuscivo a non pensare a Sara.
Alessia: Oh mi dispiace, a proposito, come va con lei?
Io: Non mi va di parlarne.
Alessia: È successo qualcosa che non so?
Io: Ti ho detto che non mi va di parlarne.
Alessia: Ho capito Martin, ma io sono una delle tue migliore amiche, se non ne parli con me non so proprio con chi ne dovresti parlare...
Io: Scusami, se non ti dà problemi ne possiamo parlare di persona, non ho molta voglia di parlarne per telefono.
Alessia: Martin se ti va puoi venire a casa mia, anche ora, tanto i miei genitori sono andati al mare e mi hanno lasciata da sola per questo fine settimana, quindi puoi venire e stare quanto vuoi, così mi racconti tutto per bene, ti va?
Io: Va bene Alessia, adesso arrivo.
Alessia: Ok, ti aspetto.

Una volta chiusa la telefonata, visto che c'era la possibilità di rimanere lì anche a dormire, preparai uno zaino con tutto il necessario, avvisai i miei genitori e andai a piedi a casa di Alessia.
Quando arrivai citofonai, lei mi aprii ed entrai in casa sua.
Ci sedemmo entrambi su un divano e iniziai a raccontarle di cosa era successo quel giorno quando io e Sara avemmo un rapporto nel bagno di quel ristorante, e del fatto che lei fosse rimasta incinta.
Alessia non avrebbe mai pensato che tutto ciò potesse essere stato vero, sapeva che non ero un ragazzo che avrebbe mai fatto sesso in un bagno di un ristorante, e per di più senza precauzioni.
Dopo un primo momento in cui regnava il silenzio, mi disse di cercare di stare tranquillo, che il modo migliore per fare passare questo mio innamoramento sarebbe stato distrarmi un po'.
Le dissi che non ero sicuro che sarei mai riuscito a dimenticarla, perché per me lei era unica.
In seguito, visto che non mi faceva molto piacere continuare a parlare di Sara, le chiesi se mi avrebbe preparato il pranzo.
Mi disse di si e andò in cucina, dove mi preparò una cotoletta alla milanese.
Una volta pronta ci mettemmo a tavola e la mangiammo.
Ritornammo a sederci sul divano della sala e passammo tutto il pomeriggio a guardare la televisione e a parlare tra di noi.
Quando si fece sera, visto che non me la sentivo molto di mangiare per colpa del dolore che mi portavo dentro, augurai la buonanotte ad Alessia e me ne andai a dormire a letto, infatti, quella sera rimasi a dormire a casa sua.

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