Quando tornano dentro, io ho già pagato e loro sorridono con due facce da furbette.
-Ma che le avete detto? – domando loro.
-Mmmh... niente di che – risponde Sofia facendo la finta innocente.
-Soltanto che se non la pianta deve stare molto attenta – aggiunge Ellie, che sorride con uno sguardo malefico.
-Le ho detto che io ho fatto karate, che è vero, e questa matta le ha detto che ha già menato un po' di gente e che ha gli amici mafiosi giù in Sicilia, quindi nessuno le deve toccare le amiche... - prosegue a dire Sofia, mentre Isabella si guarda intorno e si mette le mani davanti alla bocca, lasciandosi scappare un "Ops!". Non la smettono di ridere, e nemmeno io. Ho delle amiche fantastiche, davvero molto protettive devo dire...
-Ma siete due stronze! Vi farò una statua, come vi vengono queste cose? Si è messa paura? –
-Se l'è svignata, l'abbiamo fatta spaventare sul serio! – dice Sofia, sistemandosi innocentemente i capelli lunghissimi raccolti in una coda. Che dire, le mie amiche sembrano tanto carine e coccolose ma hanno un caratterino da far scappare anche i maschi! Isabella sa mettere paura alle persone già solo per il fatto che guida un'enorme Ducati Monster. Roba che una come Asia non potrebbe neanche salirci sopra senza rotolare giù...
-Adesso ci meritiamo di mangiare qualche schifezza, che dici Sara? – Ellie mi poggia una mano sulla spalla e mentre usciamo dal negozio ci dirigiamo verso il bar più vicino.
-Ve lo siete meritato, ragazze! – Questa volta mi sono fatta prendere un po' dal panico e ci hanno pensato le mie amiche, ma se questa psicopatica dovesse tornare all'attacco... mi difenderò da sola. Ora sento di poter affrontare tutto, perché ho delle amiche fantastiche e un ragazzo che credevo irraggiungibile al mio fianco.

***

Oggi è il 30 ottobre, ed io sto finalmente andando all'aeroporto per prendere l'aereo che mi porterà a Londra. Mamma e Isabella mi stanno accompagnando a Fiumicino, ora siamo in taxi ed io sono completamente agitata e nervosa. Agitata (e felice) perché fra due ore rivedrò Theo, nervosa perché questo è il mio primo viaggio all'estero... e la prima volta che prendo un aereo da sola.
-Tesoro, ti vuoi calmare? – Questa è Isabella che cerca di rassicurarmi, in taxi sono seduta in mezzo tra lei e mamma.
-Rebecca, Sara si è presa almeno le gocce o no? – domanda Isabella a mia mamma, mentre sorride vedendo che sono più agitata per l'aereo che per il fatto che trascorrerò cinque giorni a casa di Theo James, in una bellissima capitale europea. Fino a pochi mesi fa avrei riso in faccia a chiunque mi avesse detto che sarebbe successo.
-Sì, le gocce le ha prese... ma è il fatto di stare da sola che la spaventa – risponde mamma.
-Ehi, la smettete di parlare come se fossi una bimba? – intervengo cercando di calmarmi un po'.
-Se vuoi compro un biglietto last minute e ti accompagno, dirò a Theo che mi sono autoinvitata per stare accanto alla mia amica fifona – mi dice Ellie. Mi scappa da ridere. Mi dispiace Ellie, ma ho ben altri piani, e per metterli in atto, io e Theo dovremmo stare da soli...
-Ti metti la musica o un film, e vedrai che passano in fretta – prosegue a dire mamma. – Come mai che quando sei andata ad Agrigento ed era la prima volta che prendevi l'aereo non eri così agitata? -
-Perché c'erano Sofia ed Elena che mi tenevano la mano – rispondo decisa.
-E dai Sara, che così ci metti l'ansia pure a noi! – Ellie e mamma ridono.

Quando è arrivato il momento di imbarcarmi, qui a Roma sono le sette di sera, e questo significa che arriverò a Londra che saranno le otto. Ho portato solo il mio fedele bagaglio a mano, sono sicura che Theo non mi farà mancare nulla.
-Stai tranquilla e divertiti! – Abbraccio Isabella e lei mi rivolge uno sguardo malizioso, sicuramente io e Theo ci divertiremo!
-Chiamami appena arrivi, okay? E fatti sentire almeno due volte al giorno. – Poi abbraccio mamma. Fa finta di non darlo a vedere, ma in questi pochi giorni sentirà la mia mancanza e si preoccuperà che io stia bene. Ma il mio sguardo basta a farle capire che non potrei essere più felice di così, perché sto vivendo il mio sogno diventato realtà.

***

Londra - due ore dopo

Il viaggio è andato bene, è stato tranquillo. Appena mi sono seduta, nel posto vuoto accanto a me si è seduta un'altra ragazza che viaggiava da sola, e abbiamo iniziato a parlare. Ci siamo anche scambiate i numeri di telefono, si chiama Chiara. Le ho raccontato che era la prima volta che prendevo un aereo da sola, e che comunque avevo volato pochissime volte. Le ho raccontato anche che sto andando dal mio ragazzo inglese a trascorrere i cinque giorni più attesi della mia vita.
Lei invece mi ha detto che sua sorella più grande vive lì da molti anni e spesso la va a trovare, ormai fare Roma/Londra è diventata per lei un'abitudine.
Una volta scesa dall'aereo, mi sono guardata intorno completamente spaesata, ma poi ho riconosciuto subito Charles che teneva in mano un cartello con il mio nome.
Ci siamo abbracciati, ha insistito per portarmi la valigia e poi ci siamo diretti subito verso l'auto dove ci sarebbe stato Theo.
Con mia grande felicità e sorpresa me lo ritrovo in piedi, appoggiato alla macchina. Spalanca le braccia ed io corro verso di lui, saltandogli praticamente in braccio. Charles nel frattempo mette la mia piccola valigia nel portabagagli.
-Theo!! Oddio, quanto mi sei mancato! Sono a Londra, non ci sto ancora credendo! – Tra le braccia di Theo inizio a dire frasi sconclusionate, e ci scambiamo almeno due baci prima di salire in macchina, con la gente che si gira a guardarci ignara del fatto che sto baciando Theo James.
-Sara... - Amo quando dice il mio nome con la sua voce roca e sexy. - Non ce la facevo più ad aspettare, stavo diventando pazzo. Davvero. - Mi bacia sulla fronte spostandomi i capelli dietro le orecchie, e finalmente entriamo in macchina. Lui si toglie gli occhiali e il cappello, e Charles inizia a dire: "Destinazione: casa di Theo!".
Mi do un pizzicotto per assicurarmi che sia tutto vero, e prendo il cellulare per mandare almeno un messaggio a mamma e a Isabella. Theo mi cinge i fianchi avvicinandomi a sé, mentre sono intenta a scrivere i messaggi.
-Sappi che in questi giorni dovrai... disintossicarti un po' da quel cellulare – mi dice.
-Ah sì? E... sentiamo. Per quale motivo? – Invio i messaggi e lo rimetto in borsa, sporgendomi verso di lui per toccargli il filo di barba appena accennata che lo rende davvero... da urlo.
-Perché non ti darò il tempo di usarlo, piccola pazza. – Mi osserva con i suoi occhi incredibilmente profondi, facendomi sciogliere. – Sarai tutta per me – aggiunge. E credo che questa volta accadrà davvero...

Buona domenica ^_^
Purtroppo c'è stato un incontro sgradito, ma Isabella e Sofia si sono dimostrate delle vere amiche e hanno fatto passare a Sara un bel pomeriggio di shopping.
E poi, sorpresa! Sara è a Londra, e ne leggerete di tutti i colori. Spero che sopravviverete al capitolo 12, LOL

P.S. Volevo precisare che Charles è un personaggio di mia fantasia, mi sono sempre dimenticata di scriverlo.

Alla prossima, commentate e votate mi raccomando!☆
Greta

Resta con Me ~ Theo James (Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora