Capitolo 1- Ehi Stoessel.

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Ecco qui, settembre. La scuola ricomincia, migliaia di compiti da fare, ansia per le interrogazioni, tutto torna.

Solo una cosa non torna, una persona che se ne va per sempre.

Si, perché dopo l'estate mia madre se n'è andata, per sempre.

Non sarà più con me, pronta a stringermi la mano, a darmi un consiglio, ad aiutarmi, a farmi sentire a casa.

Non so come sia potuto succedere, così all'improvviso. E all'improvviso è cambiata anche la mia vita.

E come se non bastasse, devo venire a scuola e subirmi occhiatine e risatine da parte di tutti. Ora mi considerano la ragazza che ha perso la mamma, perché ovviamente secondo la preside era necessario comunicarlo all'intera scuola.

Fortunatamente ci sono i miei amici, gli unici che non mi hanno mai giudicato, gli unici che mi hanno sempre appoggiato.

Lodovica, Candelaria e Facundo. I miei amici più fidati.

Poi ci sono Diego, Xabiani, Ruggero, Mercedes e Alba. Insieme siamo pazzeschi.

Mi avvicino ai miei amici, che mi accolgono con un sorriso.

"Ehi Tini, come va?" Lodovica mi accarezza la schiena.

"Va, più o meno." sospiro.

"Non essere triste, non ce la faccio a vederti così." mormora Candelaria.

"Si Tini, cerca di non pensarci." aggiunge Facundo.

Abbasso lo sguardo.

Facu ha ragione, ma è difficile non pensare a quello che è successo anche se è passato quasi un mese.

"Basta con questi momenti tristi, ora vi tiro su il morale io!" esclama Lodovica.

In quel momento ci raggiunge Xabiani.

"Si dice che sia arrivato un ragazzo nuovo, e che sia un figo da paura! Ma ci pensate?" aggiunge la mia migliore amica.

Rido per l'espressione che assume Xabi dietro di lei.

"Voglio informarti che il tuo ragazzo è qui, e che ti ha sentito." dice Xabiani, facendo girare Lodo.

"Tesoro tu sei più di un figo, tu sei Xabiani!" esclama Lodo.

Scoppiamo tutti in fragorosa risata.

"Ehi eccolo, giratevi!" urla sempre Lodovica.

Mi giro, aspettandomi chissà quale ragazzo.

Non è possibile, non ci credo.

Come fa lui ad essere qui, a Buenos Aires?! Mi disse che abitava in Messico.

È ancora più bello di quanto ricordassi.

I capelli con il ciuffo all'insù, quell'aria da cattivo ragazzo, quegli occhi inconfondibili. Lui.

Il mio cuore ha cominciato a battere, pensavo che mi fosse passata la cotta. Ma certo che mi è passata, sarà solamente la paura di iniziare la scuola, vero?

"Sta venendo qui!" esclama Cande.

E in effetti si, stava venendo qui. Ma perché? Mi avrà riconosciuto? Che imbarazzo.

"Sembra che si stia dirigendo proprio verso Martina." aggiunge Facu.

E si, eccolo qui proprio di fronte a me, con i suoi occhi puntati nei miei. Ho i brividi.

"Ehi Stoessel, ho sentito di tua madre, mi dispiace." dice.

Annuisco.

"Adesso studio qui, quindi ci becchiamo!" esclama prima di andare.

Annuisco di nuovo.

Perché non ho detto una parola? Che stupida che sono! Chissà cosa avrà pensato! Sicuramente che sono ancora più pazza di quel giorno sull'aereo.

"Hai un po' di cose da spiegarci, non credi?" afferma Lodo.

"Solo un po'?" interviene Cande.

***

Durante l'ora del pranzo, mi sono seduta al tavolo con Lodo e Cande e ho spiegato loro ciò che volevano sapere.

"Non c'è molto da raccontare, però." anticipo una parte del racconto.

"Si, come no! Sei stata un mese con quel figo e non c'è molto da raccontare, pff!" esclama Lodo.

"Allora, l'ho conosciuto in aereo rovesciandogli per sbaglio il succo addosso. Si chiama Jorge, Jorge Blanco. Avevamo scoperto di essere nello stesso albergo, quindi ogni giorno ci vedevamo al mare. I miei genitori non sapevano di lui, quindi nella mensa dell'albergo ci scambiavamo qualche occhiatina e qualche sorrisisno di sfuggita. Un giorno però, decidemmo di andare soli in piscina, e dopo un lungo discorso lo vidi avvicinarsi a me. Sapevo che stesse per baciarmi e così d'impulso l'ho buttato in piscina, ma lui ha trascinato anche me. Alla fine ci siamo baciati, è stato il mio primo bacio. Poi però il giorno dopo sono ripartita, e quello che è successo, bhe, lo sapete." spiego, prendendo di tanto in tanto qualche pausa.

"Cande, non trovi che sia una storia molto romantica?" dice Lodo, formando un cuore con le mani.

"Secondo me vi piacete ancora!" esclama Candelaria.

"Che? No, assolutamente no! Mi è passato, era solo una cotta." dico.

Era davvero così? Mi era passata davvero?

"Vallo a raccontare a qualcun altro. Vi siete mangiati con gli occhi stamattina." aggiunge Lodo.

"Ma cosa dici!"

"Perché non ci vai a parlare alla fine delle lezioni?" suggerisce Cande.

"È un'idea fantastica!" Lodovica batte le mani, facendomi ridere.

"Non lo so, ho un po' di paura." ammetto.

"Tu andrai da lui, con la paura o meno." dice dura Candelaria.

Mi toccherà andare a parlarci, che mi piaccia o no.

***

Ed eccomi qui, in preda al panico nascosta dietro un muro ad osservarlo. È da qualche minuto che lo sto osservando, mentre lui ascolta musica seduto su una panchina.

Non ho il coraggio di avvicinarmi, ho paura di fare un guaio.

Su Tini adesso tu vai da lui con calma, tanto è solo un amico no?

Siamo amici? Non so neanche cosa siamo precisamente.

Devo smetterla di farmi complessi e andare da lui.

Finalmente ho preso coraggio, e adesso sono davanti a lui.

Si toglie le cuffie e sorride, mostrando quelle adorabili fossette che mi hanno fatto innamorare il mese scorso.

"Ciao." agito la mano a mo' di saluto.

"Ehi Stoessel." sposta la sua borsa, per farmi sedere.

Perché mi chiama per cognome? È imbarazzante.

Mi siedo, più nervosa di prima. Non capisco a cosa sia dovuto questo nervosismo.

"Questa scuola sembra carina, anche se io e la scuola non andiamo d'accordo." ride.

"Davvero?"

"Sono stato sbattuto fuori da tre scuole, quindi devo cercare di non essere cacciato da qui, altrimenti mio padre mi ammazza."

"Oh."

"Ti va di ascoltare?" mi porge una cuffia.

Annuisco.

Che bella musica quella che stava ascoltando.

"Che canzone è?" gli chiedo.

"You belong with me di Taylor Swift." dice, quasi come se fosse riferito a noi.

Ma cosa dico? Non è riferito a noi, è solo una mia impressione.

Ora che Jorge sarà nella mai scuola, sarà tutto diverso.

Sarà tutto più bello.

Paradise||JortiniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora