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Aprii con malavoglia gli occhi, costretto a svegliarmi dalla mia domestica Rosaline.
« Su signorino Dylan si alzi.»
Urlò la mia insensibile domestica che non prova pietà nemmeno per un povero sprovveduto stanco studente universitario.

« Si muova oggi ha un sacco di faccende da sbrigare.»
Mi stropicciai gli occhi socchiusi e mi misi seduto sul letto con la schiena sulla testiera.

« Rinfrescami le idee.»in quel momento il mio cervello era in uno stato post trauma da risveglio forzato , non ricordavo nemmeno cosa mangiai la sera precedente.

« Bé inanzi tutto,Olivia é andata via» sistemò le tende facendo entrare tanta luce da accecarmi e costringermi a chiudere gli occhi.
« Grazie.»

« Non me dicas grasias signorino Dylan sono la prima a non voler sentire la signora urlare.»

« Oggi deve andare a prendere la macchina dal meccanico, portare il cane in giro, fare visita al signorino Joseph ..»

« Cosa? Tocca a me questo mese? Ti prego non farmici andare. »
Non sopportavo andare a trovare quel l'alcolizzato di mio fratello.
É rivoltantante andare in quella sottospecie di manicomio abbandonato.

« Mi dispiace signorino deve andare per forza, ha già saltato due visite gli scorsi mesi quindi le tocca. »
Sbuffai esasperato cercando di seguire Rose che si destreggiava nel mettere a posto la mia camera e farla assomigliare a una stanza ordinata piuttosto che un rifugio per un adolescente tossicodipendente in preda agli ormoni.
Che per la cronaca non sono più.

« Poi deve andare a scuola e quando torna a casa si prenda un minuto di pausa perché deve andare a fare tirocinio dalle tre alle nove.»
Essere uno studente di medicina complicava il mio essere una persona con una vita sociale .
Passavo praticamente tutto il tempo tra le lezioni e il lavoro , per giunta non pagato, all'ospedale.

« Oggi non ho voglia di fare niente.»
Borbottai portandomi il piumone sulla testa - che a anche se era maggio - nascondendomi al calduccio del mio amato materasso ad acqua.

« Si muova signorino Dylan oggi non abbiamo tempo da perdere. »
Scostò velocemente il piumone trovandomi svestito e altamente scopabile.
Si voltò immediatamente portando una mano sugli occhi, arrossendo e ordinandomi di muovermi.
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Presi il giornale posto sul tavolo e lessi solo la prima pagina.
«Consiglio cittadino abolisce l'uso di corrente elettrica, " l'interesse per l'ambiente deve essere da parte di tutti " dice il vicesindaco ai suoi concittadini, venerdì prossimo dalle 14.30 alle 18.00 corrente elettrica saltata per chiunque.»
Passai velocemente al seguente articolo dato che il giornale cittadino e soprattutto il sistema governativo di Danvers non sanno svolgere un'iniziativa neanche a pagarli.
Probabilmente quel giorno la corrente saltaterá per massimo venti minuti.
«Ragazza ricoverata al Lunatic aggredisce infermiere da poco laureando.
Una assistente di quell'ospedale ci rivela - Non é cattiva , non lo fa per fare del male  ma per un malattia. Tutte ciò che posso dire è che per noi che ci lavoriamo non è mai così. Sono eventi rari e distanti tra loro nel tempo.".
Il nome della ragazza non può essere rivelato vista la giovane età.

Mi preparai velocemente e mi sistemai davanti alla porta della dependance con il guinzaio in mano cercando il mio irruento e stupido cane.

« Mike »
Urlai per tutto il giardino.
Non lo trovavo e non era normale, é un cane che odia la solitudine e assolutamente non esista a venire se richiamato.
Non feci in tempo a urlare il suo nome che mi ritrovai sul terreno cosparso di foglie e terriccio con quaranta chili di cane sulla schiena intento a leccarmi le orecchie e a scavare a vuoto sulla mia giacca con le zampe.

« Mike scendi ti prego non ce la faccio più. »
Ascoltò il mio ordine e con una calma estenuante scese dalla mia schiena lasciandomi respirare.
Mi alzai e tolsi tutti i rimasugli di terreno e foglie dai miei vestiti e mi incamminai verso il cancello affianco a un Mike saltellante e entusiasta per l'imminente giretto mattutino.

PROTEIN PRPSCWhere stories live. Discover now