31 Ottobre 2014 Ore 01:32

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Salve,sto scrivendo queste righe per documentare tutto ciò che accade intorno a me e lasciare delle testimonianze a qualche agente esterno,poiché so che ce ne sono diversi,in giro per il manicomio.

Perdonatemi per la grafia,ma devo fare in fretta.

Una tempesta di mosche m'insegue.Mi aspetta.Mi aspetta.Mi aspetta.Mi aspetta.

Non posso rischiare un'altra volta di sfiorare l'inferno.

Il mio nome è Marilyn Tayson,ho 26 anni e sono una paziente del manicomio di Mount Massive.
Nonostante fu chiuso nel 1971 e poi riaperto nel 2009 sotto forma di "clinica" per poi essere sabotato da un ex tecnico,tutt'oggi è ancora aperto.
O almeno,tutt'ora continuano a torturarci.

Negli scorsi mesi ho visto degli estranei intrufolarsi all'interno del manicomio per documentare gli strazianti avvenimenti che avvengono tutti i giorni,ma in vano.
Li ho visti distrutti dalla Murkoff ed uno di loro ha perfino preso preso le vesti del nuovo Walrider.
Io non voglio fare la loro stessa fine.

Arrivai qui quando ero ancora una ragazzina.
Le ragioni?La mia follia,il mio sadismo.
Tuttavia,a differenza dei pazienti che mi circondano riesco ancora a pensare come una persona lievemente sana e non ho rivelato problemi cutanei come loro.

Sono stata fortunata.

Sono anni che sono rinchiusa qui dentro e voglio solo riuscire a fuggire da questa merda.

Ore 03:12

Stavo ancora annotando alcuni dei miei fatti personali,quando sentii delle urla provenienti dalle docce maschili.
Oggi le vittime sono state:3;
Mutilate con un pezzo di vetro trovato per terra.
Ho inciso loro delle magnifiche cicatrici e scuoiato la loro pelle ricca d'imperfezioni.
In confronto a loro,sono perfetta.

Riprendo quindi a scrivere.
Sono rinchiusa nell'ala nord femminile da quando sono iniziati gli esprimenti e fin ora nessuno mi ha scovata.
Ho affogato la mia sete di vendetta contro i dottori,sui cadaveri delle mie ex compagne di stanza.
Ricordo ancora quei giorni oscuri in cui venivo ripetutamente violentata da quei bastardi.
Se solo non avessi avuto quella dannata camicia di forza!!

All'interno del manicomio non sono più presenti Dottori,la maggior parte sono morti o fuggiti.
Ma non temete,i bastardi a cui mi riferisco stanno ormai bruciando all'inferno.

A proposito d'inferno,qualche mese fa ho esplorato l'ala maschile e ho notato con grande sorpresa che la cappella del presunto:"Padre" Martin era inghiottita da lingue di fuoco.
Prego ancora per lui.

Anche oggi andrò in spedizione,per mia "fortuna",i dottori erano interessati al mio corpo altri scopi e non ho difetti fisici.
Sono veloce ed in forze rispetto ad i pazienti ancora in vita.
Ma a differenza loro,ho bisogno di nutrirmi,non sono una mutata.
Ho salutato le mie compagne,le signorine Pierce e Jackson,ormai ridotte a scheletri.
Scavalco il cancello di ferro delle docce femminili e sfruttando l'ombra riesco ad arrivare senza problemi alle cucine.
Grazie agli atti degli infiltrati,molti dei miei problemi sono morti.
Dolorosamente.
Che cosa magnifica.
Chris Walker;Quel lerciume del Dott.Treagger;E perfino
Il rinomato fanatico dei matrimoni,in cui non ho mai avuto la sfortuna d'imbattermi.
Purtroppo però,sono rimasti molti altri mutati,che sgusciano nell'ombra.

Ore 04:00

La cucina è piena zeppa di cadaveri e mosche.
L'odore di morte si diffonde sempre di più.
Che merda.
Riesco a trovare qualche barattolo di fagioli,ma mangiarlo in compagnia d'intestini e sangue impuro,mi fa letteralmente schifo.

Oggi ho vomitato di nuovo.
Vedo sangue ed organi interni ovunque.
La rabbia si è di nuovo impossessata di me ed ho iniziato ad incidermi le braccia.
Il mio sangue è uscito.
Così rosso e vivo.
Così puro.
Le vittime sono difficili da trovarmi e sono sempre più sicura che un giorno sarò sia la carnefice che la vittima.

Sto quasi per ritornare nell'ala femminile,quando percepisco dei passi,sul corridoio alla mia destra.

Salve lettori!Questo è stato un piccolo assaggio alla storia che sto scrivendo.
Comincio col dirvi che quest'inizio l'ho scritto in modo molto veloce e che i capitolo seguenti saranno molto più articolati.
Ho preferito non dirvi troppo sulla protagonista,perché vorrei che le cose su di lei si scoprissero da ciò che fa e non da ciò che dice!
Ovviamente dovete aver giocato,visto giocare o essere almeno a conoscenza del videogioco per poter leggere bene questa storia.
Inoltre ricordate che la protagonista,nonché narratrice delle vicende non è del tutto sana di mente,di conseguenza anche la narrazione lo sarà.

Outlast 3: Dagli occhi di una pazienteWhere stories live. Discover now