116. Veronica Spell - Marcus ed Hellen, Hellen e Marcus.

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Erano lì seduti a riflettere del proprio rapporto. Marcus aveva le braccia conserte, guardava in un punto indefinito. Pensava. O forse no. Forse voleva levarsi proprio tutti quei pensieri che lo circondavano.
Hellen era con le gambe conserte, nel suo abito giallo tendente all'oro.
Guardava a terra, anche lei pensierosa, forse più di Marcus.
Il paesaggi faceva da sfondo. Un cupo, malinconico, triste cielo.
Hellen guardò Marcus, ma poi distolse lo sguardo e si concentrò sulle sue ballerine.
Marcus guardò Hellen, ma poi ritornò nella sua cupe e grigia posizione.
Erano stanchi, soprattutto stanchi. Sapete, loro si amavano, ma non volevano darlo a vedere. Non volevano che quella loro stanca illusione finisse. Non volevano fare un passo avanti ognuno per incontrarsi. No, se ne stavano lì, con i loro problemi in uno sguardo indefinito e in un paio di rosse ballerine posate a terra.
Tirava freddo, e forse stava proprio per piovere, giudicando il cielo.
Erano infelici, dopotutto. Perché non si erano amati fino in fondo, per paura di cadere proprio lì. In fondo.
Marcus voleva dirle qualcosa, ma aveva paura. Hellen voleva dirgli qualcosa, ma non trovava le parole. Avevano paura, dopotutto.
Marcus amava Hellen, ma non riusciva a capirla. Era così complicata, a volte. E la detestava per questo.
Hellen amava Marcus, ma credeva lui lo sapesse, ormai. Stavano insieme da quattro anni.
Lui poi partiva e la lasciava sola con i suoi pensieri, con i suoi continui dubbi se fosse lo stesso per lui. Se lui in fondo l'amava. Forse era solo abitudine, si ripeteva sempre lei. Chi lo può sapere. Non mi dice mai quello che pensa.
Erano in dubbio, dopotutto. Su loro stessi e sul loro futuro.
E chi poteva trovare una risposta, se non loro?
Erano ormai stanchi e avviliti, ma si amavano ancora. Si odiavano sempre di più, ma questo non faceva altro che aumentare il loro amore. Erano diversi, ma avevano questo in comune.
Erano contrapposti, dopotutto, ma gli opposti si attraggono. Gli opposti si amano. Come fanno madre e figlio. Figlia e padre. Come fanno i parenti.
Questo era il loro rapporto, ma c'era quel qualcosa in più che li teneva uniti e che li faceva litigare raramente. Forse era proprio questo il problema. Loro sapevano chi erano, sapevano chi non erano, ma non sapevano chi potevano diventare.

- Veronica Spell.

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