Operator, Smooth Operator

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Continuava a girarsi e rigirarsi nel letto in un fastidioso fruscio di lenzuola, mentre passava da un fianco all'altro, e infine sulla schiena, per poi ricominciare da capo in quella che poteva essere tranquillamente definita come la patetica imitazione di un kebab. Il tutto, ovviamente, senza che riuscisse a prendere sonno, nemmeno per scherzo. 

Per quanto ormai fosse passata più di una settimana dalla fine delle feste e dal suo effettivo stabilirsi nella casa di Carlos a Monaco -la loro casa, ora-, non era ancora riuscita ad abituarcisi. Non alle pareti, di colori non scelti da lei, non ai mobili, lussuosi e certamente selezionati da qualche designer di interni strapagato, e nemmeno a quel gigantesco letto in cui si trovava ora. Da sola. 

Ruotò per l'ennesima volta sul fianco, fissando il posto vuoto accanto a lei e lasciando ricadere pesantemente la mano, con fare annoiato, proprio dove avrebbe dovuto trovarsi il pilota. Che però non c'era. 

Carlos era da qualche parte in casa, perso nei suoi pensieri, troppo sveglio e forse agitato, o emozionato, per anche solo cercare di dormire. Al contrario di lei che, dopo l'ennesima giornata passata a stilare ed esaminare moodboard e a litigare con ogni ottuso membro possibile della regia del film a cui stava lavorando, si era sentita fisicamente esausta e dopo cena aveva immediatamente cercato rifugio tra cuscini e coperte, illudendosi di poter varcare le porte del regno di Morfeo in pochi secondi. Sfortunatamente per lei gli ormai abituali calcetti della sera le avevano impedito di addormentarsi e così tutti i pensieri che le affollavano costantemente la testa. 

Uno in particolare la teneva sveglia, con gli occhi sbarrati, e faceva correre all'impazzata il suo criceto mentale neanche si stesse allenando per la maratona di New York. Aveva la forma di una busta bianca formato A4, con il logo della clinica stampato nell'angolo in basso a destra, e da qualche giorno aspettava chiusa nel cassetto della cucina, quello che Carlos -e ora anche lei- riservava ai documenti, che qualcuno l'aprisse. Qualcuno come lei, per esempio...

Si abbandonò ad un sospiro cambiando di nuovo posizione, questa volta stendendosi sulla schiena, e il materasso si affossò leggermente sotto di lei, più di quanto fosse abituata a percepire.

Non sapeva bene per quale motivo lo avesse fatto, se per paura, per scaramanzia o semplicemente per puro masochismo psicologico, ma era stata così risoluta, durante la morfologica, a non voler conoscere il sesso del nascituro. L'unica cosa che le importava era avere la certezza che tutto stesse procedendo bene, che il loro bambino fosse in salute e assicurarsi che il resto della gravidanza, soprattutto in quegli ultimi tre mesi che mancavano, proseguisse nel migliore dei modi. Il resto non aveva poi molta importanza, lo avrebbe comunque scoperto, a tempo debito. E di fronte alla sua decisione, Carlos si era dimostrato d'accordo con lei, e nemmeno lui aveva voluto sapere. 

La cosa, doveva ammetterlo, l'aveva sorpresa. In quei pochi mesi che avevano passato insieme lui le aveva dato l'idea di essere uno piuttosto impaziente e curioso, il genere di persona che preferisce sapere subito piuttosto che aspettare la sorpresa. Invece aveva accettato con un sorriso sereno la sua scelta di non conoscere e anzi, il giorno dopo, finito l'allenamento, si era presentato a casa con quell'orrida tutina da ciclista e due latte di vernice di uno splendido e soffice color verde menta, per dipingere la nursery.

«Perfetto per ogni opzione» le aveva detto con un sorriso orgoglioso e gli occhi che luccicavano.

Si, quella nuance sarebbe stata perfetta con qualsiasi colore avrebbe riempito la cameretta, che fosse rosa, come credeva Carlos, o azzurro, come invece lei aveva la certezza sarebbe stato. 

Si erano messi subito all'opera, solo loro due, tra pennelli, rulli e vernice, e quando avevano terminato si era quasi commossa nel vedere le pareti della piccola stanza tinteggiate. Il madrileno senza il "quasi". 

Due Linee - Carlos SainzDonde viven las historias. Descúbrelo ahora