~prologo~

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Corro sulla spiaggia, l'aria intrisa di salsedine che mi sferza il viso.

Le labbra sono tese in un sorriso ormai perenne mentre la luce calda del tramonto mi bacia la pelle.

I miei piedi affondano nella sabbia tiepida mentre con grandi falcate supero gli ultimi metri che mi separano da quel posto.

Dal nostro posto.

Sposto la fronda di alcuni alberi vicini alla spiaggia e mi ci infilo sotto.

Come sempre quella vista mi toglie il fiato.

Una piccola cascata scende giù da un'altura creando un fiumiciattolo che poi si riversa in mare.

Le migliaia di goccioline che vengono sparate nell' aria dall' impatto con il suolo sprigionano riflessi iridescenti.

La vegetazione avvolge tutto e il caldo che sennò sarebbe soffocante viene spezzato dall' ombra delle fronde e dalla leggera brezza che spira tra di esse.

Mi arrampico in cima alla cascata.

Una figura esile, con la pelle abbronzata e il lunghi capelli biondi, schiariti dal sole e un po' rovinati sulle punte mi dà le spalle.

Mi avvicino cauta, in punta dei piedi, attenta a non produrre alcun suono.

Quando sono a meno di un metro da lei le salto addosso -Aaaaaaa!- urliamo insieme, io per spaventarla, lei per lo spavento.

Dopo un secondo di realizzazione la sua faccia si contorce in un giugno arrabbiato - A si? Adesso te la faccio vedere io brutta..-

Mi afferra la vita e mi tira giù fino a buttarmi addosso a lei, le sue dita affusolate trovano spazio sulla pelle morbida della mia pancia e inizia a farmi il solletico.

Rido continuamente, non riesco a fermarmi e le lacrime mi bagnano gli occhi.

-Oddio, basta ti prego basta!- urlo tra le risate .

La pancia mi duole terribilmente e il fiato comincia a mancarmi, sono sicura di essere diventata paonazza.

-Oh, vuoi che mi fermi?- chiede lei arcigna.

Annuisco dimenandomi dato che non ho più fiato per parlare.

Con uno scatto felino che mi lascia stupita le sue mano lasciano la mia pancia per stringermi di scatto i polsi.

Con uno slancio mi fa finire spalle a terra e monta a cavalcioni su di me arrivandomi con il viso a un millimetro dalla faccia.

Il suo respiro mi sollettica le labbra e il mio cuore impazzisce.

-Ma se non ho ancora iniziato- sibila sulle mie labbra

Non riesco più a resistere e scatto con le labbra per premerle sulle sue che ricambiano senza esitare.

Le nostre lingue si intrecciano e il mio cuore impazzisce.

Libero i polsi e infilo le dita tra i suoi capelli morbidi stringendoli e tirandoli.

Le passo un braccio sotto le ginocchia e uno dietro la schiena sollevandola.

Lei si aggrappa a me' con un gridolino divertito.

Mi avvicino alla cascata e lei si dimena debolmente ridendo e insultandomi allo stesso tempo.

Sporgo le braccia oltre l'orlo ridacchiando e la butto giù.

Lei urla tra le risate finendo nell' acqua fresca e io mi tuffo dietro di lei.

Riemergiamo insieme e prendiamo a schizzarci.

Twinge - Always Too LateWhere stories live. Discover now